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Come gestire i legami in una non monogamia etica

Consigli per una non monogamia etica
Sappiamo già cos'è la non monogamia etica, ma come si fa a gestire in maniera rispettosa e trasparente i legami che si stringono nel contesto di questo rapporto non esclusivo?
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Se è vero che si fa un gran parlare della non monogamia etica, è altrettanto vero che scendere nel dettaglio di questo tipo di rapporto riesce davvero complicato, se non lo si vive in prima persona. Il peso di secoli di schemi precostituiti nuoce gravemente all'apertura mentale e spesso anche chi vorrebbe esplorare una relazione diversa si trova attanagliato da dubbi e quesiti, per altro del tutto leciti.

Uno di questi quesiti - forse il più posto a coloro che dichiarano apertamente di essere non monogami etici - è il seguente: come si gestiscono le relazioni? Esistono degli schemi, delle buone "norme" per non trovarsi in difficoltà?

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Una sana presa di coscienza

Di fatto, rispondere a questa domanda non è semplice. Il concetto stesso di non monogamia etica è incredibilmente generico e abbraccia, sotto la sua definizione di nuovo conio, moltissimi modelli relazionali che ampliano quel concetto d'amore che per molto - troppo - tempo abbiamo ingabbiato e inscatolato.

È proprio da qui che occorre partire. Anche se la definizione di non monogamia etica è di nuovo conio, che l'essere umano sia non monogamo è un fatto assodato e naturale. Semplicemente, per costrutto - e imposizione - sociale e talvolta religiosa, è stato creato delle convinzioni dannose. Queste convinzioni hanno dato forma a ciò che chiamiamo tradimento e alle conseguenti bugie, delusioni, confusioni e ossessioni.

Dunque, quando si pensa a gestire i legami in una non monogamia etica, occorre innanzitutto accantonare il concetto di tradimento, fare spazio alla sincerità e iniziare a riflettere su chi (e quante) sono le persone che coinvolte.

Decostruire il concetto di esclusività

Accantonare il concetto di tradimento significa anche decostruire il concetto di esclusività. Ciò è alla base della corretta gestione di ogni legame che andremo a creare: nessuno è di nessuno, non esiste possesso né tantomeno può esistere un reale sentimento di gelosia.

Questo perché ogni legame viene stretto in totale trasparenza: l'ingresso di un nuovo partner nella nostra relazione non avviene di nascosto, di soppiatto, fra omissioni e colpi di scena degni di soap opera. Viene, invece, messo sul fiato con sincerità.

È difficile? Lo è. È un percorso privo di delusioni, confusione e spiazzamento? No. Sia come esseri umani che come persone che hanno a lungo vissuto dando per scontato un certo tipo di schema, proveremo sempre qualcosa di complesso, ma la sincerità deve restare al primo posto.

Anche perché, a voler ben riflettere, ci sono persone che pur volendo esplorare la non monogamia etica si frenano, vivendo quelle che alla fine sono delle relazioni poco trasparenti e infelici. Quando si inizia a vivere una relazione non monogama etica, non esiste più esclusività e non c'è dunque più bisogno di non essere trasparenti.

Ciò significa che non esiste più il concetto di coppia? Nì. Anche qui, tutto dipende da quale schema relazionale decidiamo di vivere.

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Partner primari e legami occasionali

Facciamo degli esempi: nelle relazioni aperte, così come nel poliamore, una coppia a lungo monogama (o almeno apparentemente monogama) può decidere di aprirsi ad altre relazioni, sia romantiche che sessuali.

Sta tutto nelle decisioni e nel sentire della coppia scegliere come gestire i partner che arriveranno: si può, per esempio, decidere che i due partner della coppia saranno sempre e comunque i partner primari e che chi arriverà andrà ad arricchire il rapporto ma non ad avere pari rilevanza.

In alternativa, si può decidere di aprirsi ancora di più e di fare spazio, sia affettivamente che romanticamente che sessualmente, ad altre persone che andranno ad avere, appunto, pari rilevanza, prendendo parte attivamente a quelle che sono le decisioni relazionali.

Si può anche decidere che i partner in arrivo non saranno altro che legami occasionali/transitori/effimeri, sia a livello affettivo che sessuale. Cosa che, attenzione, non implica e non sottende l'uso né l'abbandono di nessuno: anche in questo caso, tutto si basa sul consenso e sull'informazione e ogni mossa non deve mai prescindere dalla chiarezza.

I difficili concetti di apertura e chiarezza

Sulla carta sembra tutto molto facile: la coppia si apre, gli orizzonti si ampliano, si vive liberamente e senza sensi di colpa. Diversi studi confermano anche che chi vive relazioni non monogame etiche è più tranquillo, più felice e subisce meno gli effetti di ansia e stress.

Tuttavia, ciò che chi si limita a osservare da lontano la non monogamia non comprende, è che per arrivare all'equilibrio perfetto e alla gestione coerente e serena dei legami in una relazione simile, occorre una (spropositata) dose di onestà, coniugata a una forte apertura mentale e a un'estrema chiarezza.

Serve, insomma, saper comunicare con l'altra metà della coppia, con gli altri partner. Serve ascoltare, perché ognuno di noi ha dei bisogni e necessità di cure e rassicurazioni. Ognuno di noi, tra l'altro, ha bisogno di sapere fin da subito qual è il suo "posto", qual è il suo "ruolo" e anche qui occorre molta forza e trasparenza per stabilirli.

Niente è semplice, questo è certo. Ma per gestire al meglio ogni partner e ogni legame, si parte proprio da qui: dalla più profonda, serena e immediata trasparenza.

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