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Esiste un modo giusto di reagire a una storia finita?

reagire a una storia finita
Non esiste il modo giusto per reagire a una storia finita, o forse sì, ma è diverso per ognuno di noi, dobbiamo trovarlo passando attraverso il nostro dolore e non seguendo la via degli altri, che potrebbe non essere giusta per noi.
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Quando finisce un amore non c’è una ricetta per smettere di soffrire: reagire alla fine di una storia comporta una serie di passaggi obbligati ma diversi per ognuno di noi, e degli errori che comunemente si compiono. A parte il dolore, la rabbia, e l’accettazione, che sono fasi indispensabili, come reagire, cosa fare per andare avanti, come tornare a sorridere, dipende da noi, dal nostro carattere, da ciò che ci fa stare bene o male nella vita di tutti i giorni.

Possiamo consigliarvi, però, una serie di possibili scenari sul vostro futuro dopo la fine di un amore, e la scelta sarà vostra, se restare in un angolo a piangere per espellere tutto il malessere che avete dentro, o affrontare di petto la situazione e reagire in maniera differente e più impattante per voi.

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Reagire a una storia finita chiudendo per sempre con l’ex

L’amicizia con un ex, quando possibile, viene con il tempo, ma dopo la fine di una storia, quando il dolore ha il sopravvento, la cosa migliore da fare è chiudere ogni rapporto con l’ex. Niente messaggi, chiamate, i classici vediamoci per parlare, niente ricadute a letto. Ma, soprattutto, niente social. Smettetela subito di farvi del male guardando le sue stories, le canzoni che condivide, i suoi post e gli aggiornamenti sulle sue giornate. Non c’è niente di peggio di passare le ore a spiare un ex, spesso con la convinzione di capire ciò che sta postando (nel bene o nel male, anche illudendosi) e tormentarsi facendo teorie su nuove possibili fiamme o scanzonate reazioni alla vostra rottura. Gli ex sono un capitolo chiuso, non inseguiteli, neanche virtualmente.

Dài libero sfogo alle reazioni

Se vuoi piangere, piangi: non ascoltare i canonici “non ne vale la pena”, perché il nostro corpo ha bisogno di un modo per buttare fuori le emozioni, soprattutto quelle negative. Il pianto non è sbagliato, non bisogna reprimere ciò che sentiamo. La fine di una relazione può portare una serie di sentimenti contrastanti a cui bisogna dare sfogo. Hai bisogno di urlare per buttare fuori il male che hai dentro? Fallo, magari in riva al mare o in aperta campagna, per entrare in contatto con la natura, non essere giudicati (e non turbare la quiete degli altri).

Tristezza, dolore, rabbia, gelosia, vergogna, sono spiacevoli, possono tormentarci, ma non dobbiamo vergognarcene.

Non colpevolizzarti e non trovare giustificazioni

Una delle conseguenze peggiori della fine di una storia è colpevolizzarsi anche quando è stata una decisione interamente dell’ex partner quella di chiudere. Se siamo state tradite, rifiutate, maltrattate, non è colpa nostra: non passiamo settimane o mesi a prendercela con noi stesse per la fine di un amore, a meno che non siamo state davvero noi a compiere un’azione che ha leso la coppia.

E non dobbiamo trovare giustificazioni a un partner fedifrago e bugiardo: ognuno si deve assumere solo e soltanto le proprie responsabilità, non ha senso incolparsi per “alleggerire” il peso della rottura e illudersi che si possa ancora risanare.

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Rispetta i tuoi tempi

C’è un tempo per piangere, per essere adirate, per non voler vedere e sentire nessuno, ed anche per aprirti al mondo. Ma devi rispettare i tuoi di tempi, non quelli che gli altri ritengano siano giusti. Non avere fretta di aprirti al mondo, fallo quando ti sentirai pronta e avrai superato il dolore della rottura. Però, d’altro canto, non devi neanche castrarti e sentirti in colpa a vedere o sentire nuove persone perché è “troppo presto”: non ci sono un presto o un tardi, ci sono dei tempi che sono diversi per ognuno di noi, in base al peso di ciò che è successo, ai sentimenti che ancora proviamo, al nostro carattere.

Riprendi in mano la tua vita

Indipendentemente dai tuoi “tardi” o “presto”, rispetta la tua quotidianità, vai avanti con le piccole cose di ogni giorno, riprendi in mano pian piano la tua vita, e non rinunciare a tutto solo perché sei triste. È importante saper gestire la propria quotidianità (pasti, lavoro, svaghi, famiglia) anche quando non si sta bene, perché noi ci fermiamo ma il mondo va avanti. Cerca di non lasciarti schiacciare dalle emozioni in tal misura da trascurare il lavoro e la famiglia e te stessa.

Poi per il resto, il ritorno ad uscire con gli amici, i nuovi incontri, i viaggi, ci sarà tempo, avrai modo di ricaricare le batterie e prendere con i tuoi ritmi una vita piena e soddisfacente, ma non fermare mai la tua quotidianità, per non essere risucchiata in una spirale di problematiche che possono ledere la tua serenità.

Cerca stimoli positivi

Parliamo delle famose “good vibes”, quelle vibrazioni positive che possono rimetterti in carreggiata e superare una brutta delusione d’amore. Circondiamoci di stimoli, di buoni propositi, di rivoluzioni nella nostra vita che ci facciano stare bene, e ritrovare l’equilibro ormai smarrito.

Può sembrare difficile, quasi impossibile, tornare a “vivere” dopo la fine di un amore, specie se si è molto giovani o se si è stati legati a quella persona a lungo, ma ognuno di noi ha il proprio cammino da fare, che non si ferma con un addio.

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