La scala Kinsey è un sistema di classificazione degli orientamenti sessuali dell'essere umano. Il sistema fu ideato dal biologo e sessuologo statunitense Alfred Kinsey ormai un secolo fa, con l'intento di rendere meno rigida e schematica la concezione di orientamento sessuale. La scala Kinsey fu, infatti, uno dei primi tentativi in ambito scientifico moderno, di introdurre il concetto di una sessualità umana fluida, ricca di sfaccettature e scardinando le polarità opposte, rappresentate a compartimenti stagni. Un primo passo verso la frattura del muro che ha sempre diviso la sessualità in modo netto e dogmatico.
La scala Kinsey ha il merito di avere introdotto un criterio di gradualità e di variabilità, anche nel medesimo individuo, a seconda delle circostanze ambientali e legate all'età. In poche parole, il dottor Kinsey ha cercato di dare una base scientifica agli orientamenti sessuali "non tradizionali". Se una volta esistevano solo i due poli opposti, eterosessualità e omosessualità, il lavoro dello studioso pose le basi per comprendere anche le vie di mezzo, i cambiamenti personali, arricchendo le spettro delle possibilità e facendo il primo passo verso la concezione di nuovi orientamenti.
Cosa è la scala di Kinsey?
La scala di Kinsey è una sistema di classificazione, che cerca di suddividere l'orientamento sessuale per gradi. Essa è formata da sei livelli che vanno da 0, che indica una tendenza esclusivamente eterosessuale a 6, che indica invece una propensione esclusivamente omosessuale. Nel centro si collocano coloro in cui le tendenze etero e omosessuali si equivalgono, ovvero le persone bisessuali, infine in mezzo ai tre poli ci sono le relative sfumature intermedie.
Lo studioso dichiarò che «Il mondo non è diviso in pecore e capre. Non tutte le cose sono bianche o nere. È fondamentale nella tassonomia che la natura raramente ha a che fare con categorie discrete. Soltanto la mente umana inventa categorie e cerca di forzare i fatti in gabbie distinte. Il mondo vivente è un continuum in ogni suo aspetto. Prima apprenderemo questo a proposito del comportamento sessuale umano, prima arriveremo ad una profonda comprensione delle realtà del sesso»
Esiste un test di Kinsey?
Su internet molti siti riportano il "test di Kinsey", ovvero un quiz a crocette per stabilire il proprio orientamento sessuale. Sappiate che si tratta di "bufale". Il team di ricerca dello studioso non ha mai elaborato un test standard, la classificazione avveniva attraverso lo studio della storia e delle esperienze sessuali dei soggetti, non vi era l'utilizzo nessun questionario. Quindi prestate attenzione, si tratta di quiz non professionali e molto riduttivi.
Circa il tentativo di Kinsey di classificare gli orientamenti sessuali umani mediante questa scala indicativa è importante ricordare che punteggio del soggetto in esame, quindi il suo orientamento sessuale, non è stabile per l'intero arco della vita ma è molto spesso soggetto a variazioni, che possono risultare anche piuttosto significative.
La Scala Kinsey non è del tutto inclusiva
La scala di Kinsey ha sicuro il merito di avere introdotto le sfumature dell'orientamento sessuale nel dibattito medico e scientifico, ma non si tratta di una classificazione del tutto inclusiva. Rimangono esclusi da questo sistema la pansessualità, l'asessualità, assolutamente non contemplata dallo studioso, la cupiosessualità, la demisessualità, la lithsessualità e altre forme di orientamento sessuale, meno conosciute ma altrettanto valide. Il metodo di Kinsey prevede alcune sfumature tra l'orientamento etero e quello omosessuale, non offre altre possilità.
Lo spettro dell'orientamento sessuale è una vasta gamma di sfaccettature, offre tantissime possibilità, fluidità e non niente compartimenti stagni. Questo genere di classificazione non tiene conto di ulteriori sfumature e opzioni, rendendo il discorso più ampio ma ugualmente rigido.
Ha senso classificare il proprio orientamento sessuale?
Kinsey ha suo tempo aiutò ad allargare il dibattito in merito agli orientamenti sessuali, slegando le persone da schemi vecchi e rigidi. Il suo contributo nella comunità scientifica è stato utile poiché ha aiutato molti studiosi ad uscire dalla polarità omosessuale-eterosessuale. Il tema però è stato ulteriormente indagato e approfondito e la Scala Kinsey oggi rischia di risultare un po' riduttiva.
Bazzicando sul web ci sono moltissimi siti che offrono l'opportunità di fare un test della personalità per ricevere un riscontro in merito al proprio orientamento sessuale, classificandolo secondo i paradigmi della Scala Kinsey. Ma a cosa serve? Per molte persone è utile trovare una categoria in cui incasellarsi, aiuta a costruire una comfort zone e a trovare una comunità di riferimento. Ma volere ad ogni costo classificare il proprio orientamento sessuale è una forzatura, non è necessario riuscire a dare un nome ad ogni sensazione e pulsione. Abbracciare la propria personalità e la propria sessualità, conflitti e incoerenze compresi, accettarsi e fare pace con le ogni sfumatura, questo è decisamente più utile.
La Scala Kinsey ha avuto meriti ed è stata il punto di riferimento per moltissimi sessuologi a suo tempo, ma attenti a non cadere in trappola. Etichette e classificazioni sono utili quanto potenzialmente dannose, specie se si cerca di incasellare delle persone, non lasciatevi condizionare.