Se non sapete cosa significa essere abrosessuale, oggi cerchiamo di fare chiarezza sul termine e portare maggiore consapevolezza in merito a questo orientamento sessuale. Spesso chi non si identifica come etero e cis vive momenti di confusione e disagio, difficili da spiegare, specie se il soggetto dell’attrazione primaria è difficile da definire e in evoluzione.
L’orientamento sessuale è uno spettro complesso e sfaccettato dell’individualità, proprio come lo è del resto la natura umana. L’abrosessualità è un orientamento di cui si sente poco parlare, ma per questo non deve essere considerato meno valido.
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Con il termine abrosessualità, si fa riferimento ad un orientamento sessuale fluido e in evoluzione. La persona abrosessuale vive una sessualità in continuo divenire, instabile, che oscilla fra i molti e diversi orientamenti sessuali, fra cui anche l'asessualità. Non fraintendere, l'abrosessualità non è mancata chiarezza di idee riguardo la propria sessualità ma un passaggio tra diversi orientamenti sessuali e spesso anche affettivi.
In parole povere, chi è abrosessuale può alternare fasi della vita in cui prova attrazione per le donne, in altri momenti per gli uomini, oppure per nessuno o entrambi i generi. Si tratta di un orientamento sessuale che non rimane immutato nel corso della vita ma che tende a cambiare più o meno rapidamente, senza seguire un corso regolare.
Fondamentale è marcare la differenza tra i soggetti abrosessuali e quelli bisessuali. Nel secondo caso, si parla infatti di attrazione concomitante per persone sia di sesso maschile, sia di sesso femminile.
Che differenza c'è con la pansessualità?
Le persone pansessuali sono sessualmente attratte contemporaneamente da ogni sesso e genere esistente, compresi agender, bigender, genderfluid, eccetera. L'attrazione primaria è rivolta alla personalità dell'individuo più che ai caratteri sessuali. La differenza con l'abrosessualità è che la pansessualità è un orientamento sessuale che rimane stabile per tutto l'arco della vita. Chi è abrosessuale può provare attrazione per ogni genere si, ma alternando diverse fasi nel corso del tempo.
Essere abrosessuale significa abbracciare la propria mutevolezza, alternarne fasì in cui ci si sente attratti da un genere piuttosto che l'altro. La pansessualità è un orientamento più lineare nel tempo, sebbene ricco di sfumature.
Non confondere abrosessualità e novosessualità
Come ogni orientamento sessuale minoritario spesso l'abrosessualità viene confusa o minimizzata. Così si finisce per toglierle importanza o delegittimarne l'esistenza. Spesso essere abrosessuale viene definito come un sintomo di confusione in merito alla propria sfera intima. Non è così.
Inoltre, è bene non confondere l'abrosessualità e la novosessualità. Infatti, il soggetto novosessuale è una persona che non ha ancora ben chiara la propria sessualità, che vive in maniera complicata l'attrazione verso gli uomini e verso le donne cambiando periodicamente il genere da cui è attratto. Per parlare di novosessualità, però è fondamentale che assieme all’orientamento sessuale cambi anche l’identità di genere. Le persone novosessuali quindi presentano anche una fluidità di genere, mentre le abrosessuali vivono questo aspetto in maniera continua e stabile.
Abrosessualità e coming out
Spesso le persone LGBTQIA+ sentono di dover giustificare il proprio comportamento e sessuale. Nello specifico, le persone abrosessuali, che cambiamo spesso il proprio orientamento, possono vivere la pressione del doversi conformare ed etichettarsi. C'è poca consapevolezza e informazione in merito all'abrosessualità e questo non aiuta. Spesso chi è abrosessuale non conosce nemmeno l'esistenza di questo orientamento sessuale e vive i propri cambiamenti come deviazioni momentanee, magari con disagio e spaesamento. Arrivare alla consapevolezza di essere abrosessuale non è sempre facile e scontato.
Aderire ad una categoria e fare coming out non sono atti dovuti però. Sono questioni delicate da vivere in maniera del tutto soggettiva. Nessuno dovrebbe sentire la pressione di spiegare agli altri la propria intimità, tanto meno sentirsi in difetto perché appartenete ad un orientamento sessuale minoritario. Se ti riconosci in questo orientamento sessuale sappi che non sei solo, non devi dare spiegazioni a nessuno e va benissimo così.
Abbracciare se stessi a prescindere dalle etichette
Per molte persone rientrare in una categoria è importante, aiuta a definire la propria identità e sentirsi vicino a chi appartiene alla medesima comunità. Spesso, quando ci si trova fuori dalle categorie tradizionali sentire di appartenere ad gruppo altrettanto valido è rassicurante. Potersi confrontare e ricevere supporto non è scontato, specie se per arrivare a raggiungere alla consapevolezza del proprio orientamento sessuale si è passati per fasi di confusione, dolore, rifiuto e solitudine. Sentire di non essere soli e riconoscere le proprie emozioni come legittime è catartico.
C'è invece chi soffre le etichette e le categorie: superflue, ingiuste e strette. Una parola non può definire una persona e tutta la sua complessità, questo è indubbio. Incasellarsi in un orientamento sessuale o all'interno di un genere può creare disagio e sembra proprio una cosa vecchia e tradizionalista.
Il succo del discorso è che non è necessario identificarsi in una categoria o scegliere la propria etichetta, ciò che conta è abbracciare se stessi, contraddizioni incluse. Se le etichette ti fanno sentire bene, ben vengano. Altrimenti si vive splendidamente anche senza.
Tutti noi che non apparteniamo a questo orientamento sessuale sappiamo cosa significa essere abrosessuale solo sulla carta. In una società come la nostra, in cui c'è ancora tanta strada da dover fare, solo chi appartiene a una minoranza sa davvero cosa si significhi nel concreto. Per questo è importante offrire il massimo supporto e comprensione a tutti e tutte, senza giudicare.