Essere promiscui dal punto di vista sessuale può avere molte sfumature e significati e non sempre è un comportamento facile da identificare: un po' perché difficilmente lo ammettiamo a noi stessi, un po' perché viviamo in una società che non sempre condanna questo comportamento, a patto che non sia troppo "sbandierato" in pubblico.
Ci sono però dei rischi reali? E cosa significa davvero promiscuità sessuale? Questo comportamento può avere molte sfumature diverse e non è sempre automatico riconoscerlo. Se diventasse però patologico potrebbe comportare anche dei rischi sia nelle relazioni sociali, sia di salute - dal punto di vista fisico ed emotivo.
Cosa è la promiscuità sessuale?
Secondo gli esperti essere promiscui significa avere rapporti sessuali frequenti con molti partner diversi e indiscriminatamente. Nei casi più acuti, chi è promiscuo non fa caso a chi sceglie come partner ma è motivato principalmente da un desiderio di auto-soddisfazione dal punto di vista sessuale.
La promiscuità è anche un concetto culturale, che viene generalmente molto più accettato quando riguarda gli uomini. Quando però sono le donne la loro sessualità in modo promiscuo, spesso vengono giudicate negativamente.
Se è vero che non c'è nulla di male ad avere molti rapporti sessuali consensuali anche con partner diversi, a patto di prendere le dovute precauzioni, è anche vero che spesso quando diventa patologica, la promiscuità può essere la spia di un disagio più profondo. Ad esempio potrebbe esse la spia di patologie come psicosi, episodi maniacali, abuso di sostanze e dipendenza, disturbi dissociativi di identità, nonché quelli borderline, narcisista e antisociale.
Ma come distinguere una vita sessuale varia e "sana", dall'essere promiscui in modo patologico? Non è sempre facile ed è bene rivolgersi a un terapista nel caso venga questo dubbio, ma ci sono delle spie che possono essere indicatori attendibili di un comportamento patologico.
Quando essere promiscui diventa un problema
Essere promiscui, se diventa un comportamento patologico e che lascia più insoddisfatti di prima, sempre alla ricerca di un nuovo partner, potrebbe diventare un problema.
Il rischio più evidente è sicuramente quello legato alla trasmissibilità delle malattie veneree. Secondo l’istituto superiore di Sanità, più dell’80% di nuovi casi di infezione da HIV registrati in Italia sono imputabili a sesso non protetto.
Al di là di questo tuttavia, un problema spesso sottovalutato è quello che riguardale implicazioni psicologiche della promiscuità sessuale che potrebbe portare a conseguenze gravi come depressione, auto-isolamento, difficoltà nel costruire relazioni durature e nei casi più gravi anche dipendenze di altro tipo.
Questo non significa che chi ha molti rapporti sessuali con partner diversi abbia un problema. Tuttavia bisogna fare molta attenzione, dal momento che la promiscuità sessuale potrebbe rappresentare una tecnica per tentare di far fronte a stati depressivi e sensazione di vuoti da colmare.
In particolare, sono proprio i casi caratterizzati da estrema impulsività, ad essere i più correlati a un rischio di trasmissione di malattie veneree, in quanto i partner non vengono selezionati e si presta minor attenzione alle precauzioni da prendere. Senza contare che spesso questo tipo di promiscuità patologica si accompagna anche all'abuso di altre sostanze, come droga o alcool.
Come capire se si soffre di promiscuità patologica
Ma è davvero così difficile capire se l'essere promiscui è un problema, oppure no? In realtà nella maggior parte dei casi basta una piccola autoanalisi, condotta con una buona dose di onestà intellettuale.
Innanzitutto, il cercare nuovi partner è vissuto con ansia, come un bisogno insopprimibile da soddisfare, altrimenti si sta male? Questo tipo di sessualità è vissuta di nascosto, con vergogna, magari nascondendolo a un partner ufficiale? Dopo il rapporto occasionale, si rivede la persona con cui è stato consumato? Si prova un senso di vergogna e disprezzo verso sé stessi?
In questi casi, il comportamento promiscuo potrebbe essere da analizzare in profondità in quanto potrebbe essere la spia di un disagio più profondo, come un modo della nostra mente per rispondere a un trauma ancora irrisolto, a una sindrome forte di abbandono, o a un disturbo dissociativo della personalità.
Se invece i rapporti sono vissuti in serenità, con lo scopo di divertirsi e prendendo tutte le precauzioni, allora essere promiscui non è un problema, e non va vissuto con ansia o vergogna.
In generale, come in tutte le cose, anche la sessualità va vissuta con tranquillità e attenzione: finché facciamo qualcosa per stare bene e in trasparenza, non c'è nulla di male a vivere un rapporto che sia promiscuo o meno, tra adulti consenzienti.
Il rischio è quando la sessualità diventa uno strumento per compensare altre aree della nostra vita in cui non ci sentiamo bene o a nostro agio: in questo caso è bene rivolgersi a un terapeuta o a uno psicologo per indagare i motivi del proprio comportamento ed evitare che sfoci nel patologico. Ma questo va fatto innanzitutto senza vergogna e per stare meglio, non per timore del giudizio degli altri o della società in cui si vive e tornare a vivere un'emotività sana ed equilibrata.