Se non vi siete mai chiesti cosa significa essere sex-negative, non temete, non siete i soli, e molti di noi lo sono senza saperlo. I comportamenti che la società giudicante ci impone, in particolare nella sfera sessuale e in quella che riguarda il rapporto con il nostro corpo in pubblico, portano la maggior parte di noi a essere sessualmente negativi, e non ne abbiamo colpa. Ora vi spieghiamo perché.
VEDI ANCHE LifestyleSex Positivity: dagli hippie alla nuova serie di Gwyneth Paltrow, un viaggio alla (ri)scoperta delle gioie del sessoCosa significa essere sex-negative
Con il termine sex-negative si indicano quelle persone che, per i più svariati motivi, hanno problemi con la sessualità, l’esibizione del proprio corpo, persone di genere o orientamento diverso dal loro, e che vedono alcuni (o tutti) questi aspetti come sporchi, sbagliati, da evitare.
Con sessualità negativa si indica, dunque, quella posizione radicata nel mondo in cui opera la nostra intera società, che bolla come sbagliati certi atteggiamenti che per alcuni di noi (sex-positive) sono normali. La gamma di esempi può essere molto ampia, ma andiamo per ordine.
Sex-negative: i comportamenti più comuni
La negatività sessuale dice alle donne di indossare più vestiti anche nei giorni più caldi prima di uscire di casa, è un ammonimento alle mamme per l'allattamento al seno in pubblico, è un guardare male i ragazzi che mostrano le ascelle, è ritenere un capo d’abbigliamento troppo provocante, è dirci cosa indossare e cosa, invece, ci rende sessualmente “equivoci” o fuori luogo.
Per intenderci siamo sex-negative ogni volta che nascondiamo il nostro corpo (o parti di esse) considerate disdicevoli (da chi, poi, dobbiamo ancora capirlo). Ma non si tratta solo di una repressione nel nostro aspetto, ma anche del modo in cui ci comportiamo in pubblico.
Questo spesso viene da una educazione sessuale basata esclusivamente sull’astinenza, sulla repressione degli istinti sessuali e un indottrinamento sul sesso visto solo come un gesto riproduttivo, e non come forma di piacere.
Non solo, patti di purezza e castità, astinenza sino al matrimonio, paura e stigma degli atteggiamenti sessuali, sono altri segnali forti di una negatività sessuale, da non confondere con sentimenti più comuni come pudicizia, riservatezza e senso del decoro. Rispettare gli altri non vuol dire reprimere aspetti normali e naturali del nostro io.
Lo stesso etichettare brava/cattiva ragazza è dannoso sempre, specie se si basa sulla vita sessuale di una persona, che, a prescindere, non dovrebbe essere di interesse degli altri. La negatività sessuale presuppone che la sessualità umana sia intrinsecamente sporca, pericolosa, disgustosa, innaturale e persino incontrollabile.
VEDI ANCHE LifestyleDa dove nasce davvero la vergogna nel sesso e come superarla una buona voltaCome nasce il termine sex-negative
I termini sex-negative e sex-positive sono attribuiti allo psicoanalista Wilhelm Reich, che li avrebbe coniati negli anni '20 quando affermò, contrariamente alla credenza popolare, che il sesso è in realtà una cosa buona e salutare. Come potete immaginare, l’idea non ha preso molto piede in quel periodo. Ma durante la rivoluzione sessuale degli anni ’60, ebbe una seconda vita.
Cosa significa essere sex-positive
Facilmente immaginabile, il termine sex-positive indica che il sesso è qualcosa di positivo nella vita delle persone, e quindi la sessualità è vissuta come un arricchimento, un essere se stessi, e non come qualcosa di negativo da evitare e scongiurare.
In particolar modo, la positività sessuale è l'idea che le persone dovrebbero avere spazio per incarnarsi, esplorare e conoscere la propria sessualità e genere senza giudizio o vergogna. Implica, dunque, essere non giudicanti e rispettosi nei confronti della diversità della sessualità e delle espressioni di genere.
L’educazione sessuale è dunque un tassello importantissimo: soprattutto, la positività sessuale valorizza il consenso, la comunicazione, l’educazione che consente alle persone di fare scelte informate sul proprio corpo e il piacere.
Mostrare il nostro corpo, sempre nei confini della decenza pubblica quando siamo con altre persone, e rispettando le loro altrettanto importanti libertà, è un diritto fondamentale, che spesso dimentichiamo quando veniamo attaccati (specie sui social) per uno scatto che fa storcere qualche naso, e che diventa bersaglio degli odiatori del web (che spesso sono persino nostri amici).
Vivere liberamente la propria vita sessualità, esplorando e provando ciò che ci piace, non è disdicevole o innaturale, ma sintomo che siamo sex-positive e, dunque, in armonia con il nostro io e la nostra sessualità. Esplorare anche le nostre espressioni di genere non può essere oggetto di discriminazioni, illazioni, attacchi o moniti morali, tutti retaggi di una società basata sulla negatività del sesso che, purtroppo, ha gravi effetti ancora oggi sulla nostra quotidianità.