Si potrebbe parlare di compromesso o di uno dei tanti modi con cui si sceglie di tenere accesa e di proteggere una relazione a lungo termine. Fatto sta che il sesso di mantenimento è praticato da molti e, così come viene consigliato da alcuni come un elisir e un aiuto concreto per il benessere della coppia, c’è chi lo vede in modo del tutto opposto. Motivo per il quale è bene capire di cosa si tratta e le ragioni che spingono a farlo, tenendole sempre in considerazione.
Ma cos’è davvero il sesso di mantenimento? Cosa si intende con questo termine e quali son i pro e i contro nell’avere rapporti sessuali finalizzati più al bene della coppia che al proprio e reciproco piacere? Cerchiamo di capirlo meglio.
Cosa si intende con il termine sesso di mantenimento
Come facilmente intuibile, con il termine sesso di mantenimento o maintenance sex, si va a indicare la condizione per cui in una coppia, il rapporto fisico nasce dalle voglie o le necessità di un solo membro della stessa. E non dal desiderio comune di entrambi, condiviso e intimo. Aspetto che, però, viene accettato e soddisfatto dal partner per il “bene del rapporto”. Ma non solo. Il sesso di mantenimento avviene anche quando, di comune accordo, viene pianificato il momento del sesso o deciso nel momento stesso. Più come una parte integrante della relazione, quindi, che come un qualcosa scaturito dalla passione e dal desiderio reciproco.
Una modalità, quest’ultima, non poco frequente e che viene adottata soprattutto per conciliare la consapevolezza dell’importanza che il sesso ha all’interno di una relazione e la stanchezza causata dei tanti impegni che si vivono durante la giornata e/o settimana e che portano ad arrivare a sera privi di forze e a volte di umore non proprio sereno.
In poche parole, si fa sesso non per un desiderio o una passione reciproca del momento, ma perché è giusto farlo, fa bene alla coppia e alla felicità della stessa e perché è un modo per alimentare tenere vivo un rapporto di lunga durata.
I pro del maintenance sex
Nonostante, quindi, il sesso di mantenimento non sia fatto come conseguenza naturale di un’emozione o un desiderio spontaneo e istintivo tra i due partner, svolge una funzione positiva all’interno del rapporto. Accendendo l’intimità tra le parti e portando comunque vivere i benefici insiti nella pratica sessuale. Quali?
Per esempio l’abbassamento dei livelli di cortisolo anche conosciuto come ormone dello stress, andando invece ad aumentare quelli di ossitocina, anche detto ormone dell’amore, e serotonina. Che aiutano nelle relazioni sociali e sentimentali. Favorendo la vicinanza e l’affinità con il partner. Ma non solo.
Tra i benefici del sesso e quindi anche del sesso di mantenimento, infatti, ci sono:
- la diminuzione della pressione sanguigna;
- il miglioramento della salute del proprio sistema cardiovascolare;
- il rinforzo del sistema immunitario;
- la riduzione degli stati tensivi, ansia e stress;
- il miglioramento del sonno;
- la riduzione dei dolori ossei e dell’emicrania;
- ecc.
Oltre poi alla possibilità di aumentare il desiderio reciproco proprio attraverso l’attività sessuale. Insomma, tanti benefici sia per il corpo che per la mente, e ovviamente per la coppia. Ma attenzione al risvolto della medaglia.
I contro del sesso di mantenimento
Seppur i benefici nella pratica del sesso di mantenimento siano reali e concreti, in molti pensano che questo modo di approcciarsi al sesso non sia poi così sano per la coppia. E i motivi sono diversi.
In primo luogo, per esempio, c’è la delicatissima questione del consenso. Il sesso di mantenimento, infatti, deve essere fatto solo ed esclusivamente se c’è la volontà di entrambe le parti, anche e soprattutto di quella che, in quel preciso momento, sta accettando di avere un rapporto più per il bene della coppia che per un suo piacere intimo.
In più, la pratica sessuale “programmata” deve avvenire in entrambe le direzioni. Questo significa che non è unicamente la donna a dover acconsentire a soddisfare un desiderio che in quel momento è maggiore nel proprio partner. Ma questo deve avvenire anche all’opposto. Come una pratica e un modus operandi reciproco e condiviso.
Infine, è bene che il sesso di mantenimento non sia inteso come una nuova routine di coppia, poiché così facendo si andrebbe via via perdendo l’intimità tra le due persone, l’attrazione, la passione, il desiderio e tutti quegli aspetti che rendono l’atto sessuale un valore aggiunto nel rapporto e un tramite di connessione e manifestazione di amore verso la persona che si ha accanto.
Come dire, ben venga ma solo se inteso nel modo corretto e come protezione di una fiamma che continua ad ardere, sempre, comunque e da entrambe le parti.