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Come capire se qualcuno ti sta facendo “curving” e come difenderti

Ragazza che non capisce messaggi di lui
06-05-2022
Ti senti e frequenti qualcuno che c’è e non c’è, non sparisce ma non risponde mai ai tuoi inviti per tempo? Potresti essere vittima di curving, un’altra tendenza del dating davvero poco simpatica

Nel tuo dizionario del dating, conosci la parola curving? Anche se ti ritieni un’esperta in materia di appuntamenti e di tendenze (più o meno antipatiche) sul modo di comportarsi online, forse non hai dimestichezza con il curving.

Nonostante le origini del termine, che potrebbero fare sorridere, questo comportamento è tutt’altro che piacevole, anzi. È perfino più subdolo di quelli ben più noti che fanno scattare l’allarme rosso «Scappare a gambe levate». Ecco, quindi, tutta la verità sul curving e come neutralizzare, possibilmente sul nascere, gli aspiranti “curver”.

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Che cosa significa curving

Come accennato all’inizio, siamo nel vasto e (non sempre) allegro mondo del dating e degli appuntamenti, che a volte è popolato da soggetti che hanno comportamento a dir poco antipatici. Il curving è il termine (inglese, naturalmente) che indica un modo di respingere che, tuttavia, è talmente ambiguo da essere spesso frainteso.

In parole spicce, chi fa curving non è interessato a te, ma non lo dice esplicitamente, anzi, continua a messaggiare con te in un modo per cui ti risulta davvero difficile capire che è meglio lasciar perdere e non farti abbindolare.

La definizione più popolare del curving è quella pubblicata sull'Urban Dictionary all'inizio del 2019, secondo cui «[il curving, ndr] È come fare ghosting ma più brutale, perché chi lo fa vuole sembrare carino. Forse impiegano giorni, o addirittura settimane, per rispondere al tuo ultimo messaggio WhatsApp.  Ma invece di sparire (come farebbe un ghoster), un curver risponderà, ma le sue risposte saranno sporadiche, inaccessibili e spesso di scusa. Per esempio, "Mi dispiace così tanto per non aver mandato messaggi, sono stato solo molto impegnato con… (qui inserisce una scusa prevedibile)”. Certo, potrebbe davvero essere stato troppo occupato con il lavoro, la famiglia, gli amici o il bucato per prendersi un minuto della sua giornata per inviarti un messaggio.... oppure no».

Per comprendere meglio cosa sia il curving, si può partire anche dalle origini del termine. Questo, infatti, fa riferimento all’emoticon sorridente nella sua forma più primitiva, formata da due punti e la parentesi tonda chiusa. Proprio quella curva, infatti, è quella che dà il nome al fenomeno di dating. La pratica del curving, infatti, consiste nel respingere qualcuno “col sorriso”, per rimanere nell’ambiguità. Non è un sorrisino per risultare amichevoli ma chiari – per esempio, scrivendo a qualcuno «No grazie, non sono interessato» con lo smiley per addolcire la frase. Il sorriso usato da chi fa curving non smorza la chiarezza ma, al contrario, contribuisce a aumentare la confusione del destinatario.

La storia del fenomeno

Documentato per la prima volta da Brittany Cox sul magazine digitale Thought Catalog nel 2017, il termine curving è stato poi trattato come fenomeno diffuso anche su altri giornali come Huffington Post, New York Post, The Independent, Metro UK e altre pubblicazioni, fino a diventare oggetto di un articolo sul blog di Tinder (Swipe Life).

Come funziona il curving

A rendere ulteriormente fastidioso il fenomeno del curving è anche il fatto che la sua stessa natura ambigua non permette di individuare un unico modus operandi. Nel ghosting, infatti, la persona sparisce di colpo senza dare spiegazioni. Chi fa curving, invece, non sparisce. La conversazione (virtuale, tramite chat) non si interrompe mai definitivamente, ma rimane sempre nella dimensione virtuale. Questo avviene proprio perché chi fa curving non risponde mai per tempo alle vostre proposte (per un film al cinema, un drink, un evento). Si fa vivo dopo qualche giorno, senza dire «No, grazie, non sono interrssat*» né facendo una controproposta (per esempio, «Non potevo, che ne dici di fare domani?») ma limitandosi, appunto, a mandarti uno smiley.  Questo tipo di comportamento diventa abituale, e, a conti fatti, passerai più tempo nell'attesa che questa persona risponda alla tua proposta che nella conversazione e frequentazione concreta.

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C'è poi un'altra forma del curving, che forse risulta perfino più meschina per la vittima che la subisce. Il curver insiste per vederti, ti illude di avere davvero interesse per te, ma poi, proprio all'ultimo – in genere, quando ti stai già preparando per uscire o peggio, sei già fuori per l'appuntamento – ti scrive con una scusa banalissima per tirarti il pacco. Magari ti dice anche qualcosa di vago, tipo «Però organizziamo presto per un’altra volta». Peccato che quando tu proporrai qualcosa, non riceverai risposta affermativa (o negativa) per tempo, ma solo uno smiley.

Perché il curving è parente del ghosting

Brittany Cox, la giornalista che per prima parlò del curving, lo definì come «un brutto cugino alla lontana del ghosting». La Cox ha scritto infatti che quando qualcuno ti fa ghosting, improvvisamente smette di rispondere ai tuoi messaggi, senza spiegazioni o addio. Quando qualcuno ti fa curving, invece, continua a rispondere, ma respinge qualsiasi domanda sull'impegno o qualsiasi tentativo di definire (e praticare) la vostra frequentazione.

In un certo senso, il curving può essere peggio del ghosting, perché, se non altro, chi sparisce lo fa una volta per tutte. Se qualcuno ti fa curving, invece, può andare avanti per settimane, mesi e perfino di più.

Cosa fare per evitarlo

Per evitare di passare il tempo ad aspettare chiarezza e un rifiuto netto (che non arriverà mai) da chi ti fa curving, è meglio individuare subito i soggetti che potrebbero prenderti in giro a suon di smiley. Se ti imbatti in qualcuno cui interessi, avrà tutti gli interessi del mondo a risponderti in tempi brevi e, in caso di mancato incontro, a proporti un’alternativa a stretto giro. Se a un tuo invito non ricevi risposta, mai più, hai subito ghosting. Se, invece, a distanza di tempo ricevi uno smiley e/o un messaggio non pertinente, ti trovi davanti a un caso di curving. Come neutralizzarlo? Fai altrettanto. Al suo messaggio non chiedere spiegazioni e non rilanciare con un’altra proposta. Aspetta qualche giorno e manda lo stesso identico emoticon. Se la persona è sveglia, coglierà l’antifona. Se gli interessi, correrà al riparo, altrimenti puoi passare avanti e riderne con le amiche.

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