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La cute aggression è funzionale alla coppia: cosa è, perché lo facciamo e quando è sana

Coppia che si bacia
Ti amo così tanto che... potrei mangiarti! La cute aggression è quel tipo di gioco di coppia che prevede morsetti e piccole "aggressioni", ovviamente innocue. Ma cosa ci spinge a comportarci così?
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Coppia che si bacia

Quante volte, guardando alla nostra metà, abbiamo pensato di morderla, pizzicarla, dare dei piccoli buffetti e via dicendo? O quante volte abbiamo pronunciato frasi del tipo "ti mangerei di baci"? Bene, ciò significa che abbiamo sperimentato la cute aggression. In linea di massima non c'è nulla di cui preoccuparsi, ma occhio, perché ci sono momenti in cui l'istinto potrebbe un tantino sconcertarci.

Come mai? Semplice, perché l'onda amorosa e tenera che proviamo è in contrasto con l'intensità con cui vorremmo "aggredire" la persona che amiamo. E adesso cercheremo di capire il perché.

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Cosa è la cute aggression: gli studi

Si sa, l'amore è un sentimento intenso e totalizzante. Quando lo sperimentiamo iniziamo a comportarci in maniera diversa e, spesso, rimaniamo colpiti da come riusciamo ad adattare i nostri modi di fare alla vita di coppia. Proprio per il suo essere totalizzante, l'amore attiva diverse aree del nostro cervello che, finché non proviamo questo sentimento, rimangono quasi "sopite".

L'attivazione di alcune di queste aree spiega proprio la cute aggression. A studiarla, per la prima volta, sono stati i ricercatori dell'Università di Yale, che hanno analizzato delle coppie per cui uno dei due partner, in condizioni di intensa emozione, tendeva a mordicchiare e strapazzare l'altro.

Il risultato della ricerca è tanto complesso quanto semplice: in caso di forti stimoli (sessuali, emozionali, sentimentali) il cervello lancia dei segnali per reagire. E, in alcuni individui, la reazione è una sorta di difesa che prevede dei comportamenti generalmente reputati come aggressivi.

Il fil rouge tra cute aggression e commozione

Secondo gli studiosi di Yale, il principio è lo stesso che porta alcune persone a piangere quando accadono cose belle. L'atto del piangere, infatti, è una risposta emotiva a situazioni generalmente spiacevoli: il cervello si sente sopraffatto da qualcosa che non riesce a gestire e cerca una valvola di sfogo.

Allo stesso modo, il pianto può avvenire quando ci si sente, invece, sopraffatti da qualcosa di incredibilmente positivo. Bene, la cute aggression funziona allo stesso modo. In base alla varietà di situazioni cui le persone sono sottoposte, il cervello avvia dei meccanismi di regolazione che, sulla carta, riportano la capacità di ragionamento al suo stato naturale.

L'aggressività è una risposta estrema a situazioni di pericolo e, nei casi della cute aggression, il pericolo è proprio il sentimento straordinario che si prova nei confronti dell'altra persona, che, in quello specifico momento, rende incapaci di ragionare e di preservare sé stessi.

I pensieri aggressivi e la passione

Ma non è tutto qui. In contesti di fortissima stimolazione sessuale, sia nella fase dei preliminari che nella fase dell'atto sessuale stesso, la cute aggression può essere ancora più spiazzante. Chi la sperimenta può formulare pensieri fortemente aggressivi, che comprendono la sottomissione totale dell'altro e atti che possono quasi rasentare il violento.

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Questo accade perché nell'estasi, il cervello cerca ancora di prendere il controllo e di "difendersi", rispondendo al sesso come se fosse quasi un attacco. Resta inteso che ciò non è un problema finché non è lesivo del partner, mentre chiaramente diventa abusivo e preoccupante quando l'aggressività prende il totale controllo. Ma come si fa a stabilire il limite (e a correre ai ripari)?

Cute aggression e violenza: i limiti

In realtà, stabilire i limiti tra cute aggression e violenza è semplice. Come abbiamo già detto, la cute aggression è innocua e non è volta a ferire la persona con cui si sta avendo una relazione, sia essa sentimentale che sessuale. In alcuni casi, la cute aggression può anche condurre a sperimentare nuove forme di piacere sessuale che comprendono il sadomasochismo.

A fare la differenza restano sempre e comunque due cose: la sicurezza di entrambi gli amanti e il consenso, che è fondamentale nel sesso e nelle relazioni. Se dovessimo mai sperimentare forme di cute aggression che si rivelano eccessive o se i pensieri che formuliamo dovessero trasformarsi in qualcosa di più complesso, l'unica cosa da fare è rivolgersi a un terapeuta che può aiutarci a comprendere perché l'amore si è fuso alla violenza.

Se invece continuiamo soltanto a limitarci a morsi (più o meno forte), pizzichi, buffetti e a gesti concordati con il partner, ben venga: basta accettare chi siamo e vivere al meglio la nostra sessualità, nel pieno rispetto del nostro benessere e di quello di chi si trova a "giocare" con noi.

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