Sembrava amore e invece era un calesse o meglio, una dipendenza. Perché si, la linea che separa l’amore dall’essere dipendente dall’amore è sottile e spesso non ci si accorge che, quella che si sta vivendo, non è una storia d’amore ma un legame molto più simile a un qualcosa di tossico da cui è bene proteggersi imparando ad amare davvero, in primis se stessi.
Ma cosa significa esattamente essere dipendente dall’amore, quali sono i segnali che dovrebbero far scattare dentro di noi un segnale di allarme e come capire davvero in quale tipo di rapporto si sta ponendo la propria fiducia e impegno?
VEDI ANCHE LifestyleE se non fosse amore, ma dipendenza affettiva?Cosa significa essere dipendente dall’amore
Per prima cosa è bene capire cosa si intende con l’essere dipendente dall’amore. Partendo dal presupposto che tutti ci meritiamo di amare e di essere amati, è importante essere consapevoli del fatto che amore non significa dipendenza e, dall’altra parte, nemmeno controllo, possessività, gelosia, ecc. Pur essendo un bisogno fondamentale dell’uomo, quindi, è importante che il sentimento che si prova o che si pensa di provare non diventi deleterio per se stessi e per chi si ha accanto, prevaricando la propria soggettività e indipendenza e diventando talmente totalizzante da trasformarsi in dipendenza dall’amore.
Una condizione ben diversa dall’amore e che nasce da uno stato di insicurezza della persona che la prova, che cerca nel partner un supporto, idealizzandolo e investendo nella persona che si ha a fianco ogni singolo pensiero, speranza o aspettativa.
Come si manifesta la dipendenza dall'amore
Di fatto, quindi, quando si parla di dipendenza dall’amore, è possibile distinguere due tipologie diverse di dipendenza:
- quella dall’idea di amore,
in cui viene idealizzato il sentimento e non tanto la persona, manifestandosi con la ricerca di emozioni intense o diventando dipendenti dall’atto della seduzione;
- la dipendenza nei confronti della persona amata
che fa vivere alla ricerca continua di rassicurazioni e conferme da parte dell’altro.
Oltre poi alla presenza di alcuni tratti e/o atteggiamenti tipici della persona dipendente tra cui:
- la paura di perdere la persona “amata”, di separarsi o di essere abbandonati/e;
- il timore di restare soli o lontani dal/la partner;
- la paura di mostrarsi all’altro per come si è davvero;
- la sensazione di essere inferiori rispetto a chi si ha accanto;
- la tendenza a fare affidamento sul partner per sentirsi bene con se stessi;
- senso di colpa:
- gelosia;
- possessività;
- rapporto totalizzante e poca vita sociale;
- rabbia e rancore generale;
- ecc.
Un mood di relazione che non permette di essere felici, poiché non considera la coppia come composta da due persone distinte ma, piuttosto, dalla famosa “cosa sola”, limitante e che impedisce di essere felici anche da soli, nel momento in cui non si ha accanto il/la partner. Cosa che spesso porta alla delusione, alla rabbia, all’insicurezza, all’insoddisfazione, ecc. Tutti fattori che, a lungo andare, minano il rapporto e la serenità di chi si ha accanto, arrivando alla rottura.
Come smettere di essere dipendente dall’amore
Se anche voi vi ritrovate in queste caratteristiche, quindi, è bene comprendere come liberarsi dalla dipendenza dall’amore. Un processo necessario per essere felici nella relazione e che parte dal diventare consapevoli di ciò che si sta vivendo.
Facendosi aiutare, se necessario, e capendo quanto sia importante cercare di riempire la propria vita con ciò che si ama fare, indipendentemente da chi si ha accanto, concentrandosi sui propri interessi, passatempi, lavoro, desideri, ecc., diventando padroni della propria vita e delle emozioni che si provano. E comprendendo che l’amore e la presenza di una persona accanto dovrebbero essere un valore aggiunto alla vostra vita, un qualcosa in più che la arricchisce, andando ad aggiungersi a qualcosa che è già stupendo di per sé, perché creato e plasmato da voi e da ciò che amate.