Un argomento affascinante e controverso: i giochi erotici di dominio e sottomissione. Con l'aiuto di due esperti abbiamo indagato oltre le apparenze, i tabù, i pregiudizi e le leggende
Frustini, candele, corde, dominio e sottomissione. Qualche anno fa la trilogia 50 sfumature ha ridestato la curiosità per i giochi erotici di potere. E il relativo dibattito. Qualcuno ne è spaventato e le reputa pratiche "perverse" di sesso, chiamandole semplicemente "sadomaso". Qualcun altro ne è affascinato ed eccitato, e forse vorrebbe avventurarsi in qualche sperimentazione di kamasutra estremo.
Di certo, attorno all'argomento gravitano tabù, pregiudizi, ideali e leggende.
«Ciò che fa paura dell’eros estremo in generale non è la realtà di queste pratiche ma le strane idee che ne abbiamo, e che derivano da un miscuglio di preconcetti, stereotipi (sbagliati) mediatici e mancanza o eccesso di immaginazione» commenta Ayzad, il principale divulgatore italiano in materia di sessualità alternative. Così, abbiamo deciso di fare qualche domanda a lui, e ad Alberto Caputo, psichiatra e sessuologo, per cercare di capire qual è l'essenza delle relazioni erotiche di dominio e sottomissione, oltre la finzione letteraria e l'immaginario comune. E abbiamo scoperto verità inattese.
Non sono giochi per persone "strane"
Infatti, «l'istinto di dominio e sottomissione è naturale e fa parte di un corredo evoluzionistico che garantisce l’adattamento della specie, ed è insito nella nostra biologia. Queste dinamiche sono presenti in gran parte della nostra vita e in ogni tipo di relazione (genitori, scuola, amici, coppia). Quando vengono intellettualizzate, rielaborate e sessualizzate, creano una dimensione di gioco e di eccitazione, che va oltre il puro aspetto di dominanza e assume aspetti creativi» spiega Caputo. «E che si possono esprimere in modo più o meno esplicito, dichiarato o consapevole nella sessualità di ognuno» aggiunge Ayzad.
Sono giochi per Adulti con la A maiuscola
Spesso ci si immagina che chi prova piacere nell'essere sottomesso, o nel dominare il partner, sia una persona fragile e immatura, ma è tutto il contrario.
«Perché questi giochi siano vissuti e praticati in modo positivo, occorre che i partner siano persone realmente mature, consapevoli di sé stesse, responsabili» sottolinea Caputo.
Inoltre, per quanto possano apparire sregolati, «i giochi di dominio e sottomissione hanno delle regole ben precise: devono essere sani, sicuri e consensuali, e ci deve essere una parola di sicurezza che, se pronunciata, interrompe immediatamente il gioco. Sono assolutamente necessari dialogo e rispetto reciproco. Il resto è (bellissima) esplorazione» aggiunge Ayzad.
Non fanno male (al corpo)
I giochi di potere, di autorità e BDSM (acronimo per Bondage & Discipline, Sottomissione e Masochismo, n.d.r ) «sono a tutti quei giochi erotici in cui un partner si affida totalmente alla volontà dell'altro, che possono andare da una sensuale e sottilissima complicità alla ricerca metodica dei limiti e delle possibilità più estreme del corpo e della mente umani» spiega Ayzad.
Il dolore fisico quindi non è necessario per definire un gioco di dominio e sottomissione, come forse in molti si aspetterebbero, e l'estremo è solo una delle possibili sfumature. A ognuno trovare la propria.
Non fanno male (alla mente)
«Una volta che si entra in contatto con queste dinamiche umane profonde - spiega Caputo - si ha un ampliamento dei propri orizzonti in termine di consapevolezza, di libertà di azione e pensiero. La possibilità che abbiamo di astrarre questi meccanismi universali e di giocarli in un ambiente protetto con una persona di cui ci fidiamo, apre la mente, permettere di conoscere ed esprimere sé stessi, e spesso rappresenta un arricchimento sia per l'individuo che per la coppia, attraverso un legame davvero intimo».
Sono romantici
E raramente sono giochi svincolati da un legame sentimentale «proprio perché l'intesa, la fiducia, l'intimità e il dialogo necessari a renderli un'esperienza positiva sono anche gli elementi fondanti della coppia» spiega Caputo. «Fare un gioco erotico in cui ci siano esplicite dinamiche di dominio e sottomissione - aggiunge Ayzad -significa semplicemente prendere sul serio questa frase che prima o poi si dicono tutti gli innamorati: fammi tutto quello che vuoi. E se non è romantico questo...».
Non è (solo) il dominante che comanda
Dimenticate l'idea di una volontà piegata in modo crudele alla legge del più forte.
Come spiega Caputo, infatti «dominare significa guidare il gioco, prendersi la libertà, ma anche e soprattutto la responsabilità di scegliere che tipo di sensazioni far provare al partner, mantenere alto il livello di eccitazione; sottomettersi, invece, vuol dire affidarsi al partner durante il gioco, abbandonarsi alle sensazioni e prendersi la libertà di lasciarsi andare. Questi giochi, che si basano su dinamiche di controllo, possono essere molto eccitanti e rilassanti perché permettono di sganciarsi da ruoli e contesti quotidiani e di esprimere liberamente parti di noi che altrimenti rimarrebbero represse».
Inoltre, «ciò che rende un gioco ben riuscito è il fatto che i partner interagiscano in modo da far fluire e incanalare l'energia che nasce da emozioni, sensazioni, fantasie» aggiunge Ayzad. Insomma, è un gioco di squadra, in cui i partner giocano semplicemente ruoli diversi.
Non è un fenomeno di nicchia
Come racconta Ayzad, «ad oggi sono stati stimati bene 4,5 milioni di praticanti del BDSM solo in Italia»: vuol dire poco meno del 10%. In più, c'è da calcolare un "sommerso" di coppie che praticano inconsapevolmente qualche gioco di dominio sottomissione. Un esempio? Farsi bendare durante il sesso.
Se qualcuno immagina questo genere di giochi come uno strapotere e un desiderio maschile egoistico a cui la donna si sottomette, sarà costretto a ricredersi.
Come spiega Caputo infatti «questo tipo di erotismo si basa in gran parte sull'eccitazione mentale, il che lo rende più affine alla sessualità femminile, per cui questa dimensione è predominante, oltre che necessaria. Inoltre, le donne sono più inclini a questo tipo di giochi perché hanno una capacità di intellettualizzare le pulsioni sessuali molto più articolata e vasta rispetto all'uomo. Più si investe sul desiderio e l'elaborazione delle fantasie erotiche, prolungando e mantenendo alta l'eccitazione mentale, più il rapporto sessuale viene valorizzato per la donna».
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