E se la persona che ami ti usasse solamente per aumentare il suo ego? Questo fenomeno si chiama ego boosting ed è la tendenza di alcune persone a vivere relazioni in cui l’altro – purtroppo – diventa solamente un riflesso di sé, un modo per amplificare l’amor proprio e nutrire l’ego.
Certo, non c'è nulla di male a coltivare l'amor proprio, ma questo non deve andare a svantaggio di un'altra persona, soprattutto se questa persone è un posizione "subordinata" per via del sentimento che prova.
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Se stai scuotendo la testa, pensando che la persona con cui stai non potrebbe mai sottoporti ad ego boosting, prima fermati un attimo a riflettere. Questa pratica infatti non è solamente fastidiosa, ma anche particolarmente insidiosa, così tanto che riconoscerla è quasi impossibile.
Quando vivi la storia d’amore (e ci sei in mezzo) valutare con chiarezza le dinamiche della coppia è molto complicato. I sentimenti – purtroppo o per fortuna – annebbiano la nostra capacità di giudizio, ma se impari a riconoscere i segnali, potresti fuggire a gambe levate da una legame sbagliato prima di farti davvero male.
Ma andiamo con ordine. Chi sono gli uomini che praticano ego boosting? Senza dubbio narcisisti, egocentrici e vanitosi. Il tratto che accomuna di più queste persone però è uno: sono incapaci di capire le emozioni dell’altro e di considerarlo come qualcosa di diverso da sé. In sostanza: non sanno amare, per lo meno non in modo sano.
I segnali per riconoscerlo
Come riconoscere chi pratica ego boosting? Ci sono alcuni segnali inequivocabili che dovrebbero accendere un campanello d’allarme.
- Chiede sempre di più - Le persone concentrate su se stesse spesso chiedono molto (troppo) a chi hanno accanto. Ciò coincide non solo con aspettative alte, ma anche con continui giudizi e critiche. Il motivo per cui si comportano così è semplice: vogliono esercitare il controllo sulla vita del partner.
- Viene prima di te, in ogni caso - Chi pratica l’ego boosting metterà sempre la propria persona di fronte a chiunque altro. Ciò significa non includere mai il partner nel “noi”, proiettando tutto su se stesso.
- Non si chiede mai come sta l’altro - L’ego boosting spinge chi lo pratica a non prendere mai in considerazione i bisogni di chi ha accanto. I problemi degli altri risultano sempre secondari: è più importante occuparsi dei propri.
Chi lo pratica
Le persone che praticano ego boosting possono essere di diverse tipologie. Hanno infatti una personalità complessa, difficile da comprendere. A volte questa persona è un "pavone", ossia adora stare al centro della scena e attirare l’attenzione, si mette in mostra e per farlo è capace di passare anche sopra alle persone che ama.
In altri casi invece è una persona chiuso, schiva e introversa, che tende a tenersi in disparte proprio in virtù della necessità di attirare le persone. Il cosiddetto “bello e tenebroso” che possiede un fascino senza tempo. Oltre a questi due estremi, ovviamente, esistono poi numerose sfumature di personalità. C’è però un tratto che accomuna tutti questi uomini: la totale mancanza dell’empatia e una incapacità di creare una sintonia di tipo emotivo con l’altra persona.
Cosa significa? Che chi vive di ego boosting non riesce semplicemente a vederti o a considerarti se non come un suo prolungamento. Le persone che soffrono di questo problema spesso hanno alle spalle un rapporto complicato con i genitori, considerati distanti oppure inarrivabili.
Vivono dunque le relazioni come qualcosa che deve necessariamente nutrire l’ego. In sostanza ti farà innamorare con un corteggiamento serrato e grande fascino. Una volta che sarai "agganciata" però la situazione precipiterà.
Le conseguenze
In una relazione in cui l’ego boosting è preponderante le conseguenze possono essere molte e piuttosto fastidiose. Inizialmente ti sembrerà di vivere una favola: l'altra persona sarà piena di attenzioni, il legame crescerà velocemente. Spesso uomini di questo tipo sono anche molto esperti sotto le lenzuola. Attenzione però, la loro generosità deriva solo dalla necessità di sentirsi appagati dal piacere della compagna, come se gli orgasmi fossero una sorta di trofei e la prova del suo valore.
All’inizio dunque la storia con chi pratica ego boosting ti sembrerà meravigliosa, ma a poco a poco scoprirai il lato oscuro di chi hai accanto. Finché sarai funzionale per nutrire il suo ego andrai bene, ma quando smetterai di farlo inizieranno i problemi.
Se inizierai a fare richieste oppure cercherai una indipendenza maggiore, allentando il legame simbiotico, la situazione diventerà problematica. Trovare una soluzione in questi casi è difficilissimo perché chi usa l’ego boosting non saprà mai mettersi nei panni dell’altro, considerando incomprensibili le richieste emotive di chi ha accanto. Ribellarsi o arrabbiarsi? Sarebbe inutile, perché l’altro ci leggerebbe solamente ingratitudine oppure una mancanza d’amore.
Cosa fare
L’ego boosting si può contrastare, ma per farlo è necessario avere una grande consapevolezza. Chi segue questa pratica infatti ha alle spalle una profonda insicurezza, per questo è necessario agire senza attaccare l’altro, ma cercare di comprendere il suo problema relazionale. Prendere ciò che c’è di buono nel legame non è semplice, ma possibile, servono però fermezza e un carattere forte.