Amare ed essere amati non è solamente sentire le “farfalle nello stomaco” e provare un sentimento potente per qualcuno. È molto di più. Ha a che fare con il condividere, con l’avere la certezza che l’altro ti tenderà una mano quando ne avrai bisogno, che ci sarà nei momenti belli e in quelli brutti. Ma se così non fosse? In questi casi parliamo di solitudine in amore.
Perché esiste la solitudine in amore e fa male.
Accade quando le aspettative non trovano una concretizzazione nella realtà, ma anche quando quel sentimento affievolisce e – consapevoli o meno – assistiamo al suo lento sfaldarsi.
Ed è un colpo al cuore, perché in quella relazione abbiamo investito tutte noi stesse, abbiamo pensato che dare il nostro meglio, ma aprirci anche al nostro peggio, fosse lecito. Perché l’amore accoglie nei momenti migliori e perdona in quelli peggiori.
Risvegliarsi da tutto questo è come ricevere un pugno nello stomaco.
E ci fa capire che esiste la solitudine in amore. Ma come si manifesta? E, soprattutto, c’è un modo per rimediare? O questa solitudine può essere anche positiva?
Solitudine in amore: i campanelli d'allarme
Quali sono i "sintomi" da non ignorare assolutamente? Di seguito spieghiamo quali sono i segnali più diffusi e da non sottovalutare, che si presentano quando pur stando in una relazione sei tecnicamente sola:
- Mancanza di comunicazione
- Scarsa condivisione
- Assenza di progettualità
- Distanza fisica (ma anche morale)
- Fine del sentimento
Andiamoli a vedere nel dettaglio.
Mancanza di comunicazione
Le giornate sono piene di impegni, di stress e fatica. E quando stacchiamo dagli obblighi l’unica cosa che desideriamo davvero è il silenzio, per concederci quel meritato relax che ci aiuta a ricaricare le pile.
E così, magari senza neppure accorgersene, non si parla più con l’altra persona. All’inizio si trovano delle scuse, poi quel silenzio diventa una consuetudine. E, probabilmente, se ci si ferma un attimo a riflettere è facile che faccia soffrire. Perché è inevitabile che la mente ritorni ai primi tempi quando la voglia di raccontare e di raccontarsi, creava un continuo scambio nella coppia ed era motivo di crescita. Insieme.
Il risultato è che ci si ritrova soli. Soli ad affrontare quelle giornate lunghe e piene di stress che fanno parte della vita. Che poi si trasformano nella solitudine ad affrontare i momenti difficili, perché lasciarli fuori dalla porta di casa ci sembra la soluzione migliore per prendere le distanze.
Una solitudine in amore, che diventa sempre più grande. Fino a quando non si rischia di trovarsi da soli davvero.
Mancanza di condivisione
Non sono solo le parole a costruire una relazione, ma la condivisione di momenti insieme: da quelli più importanti, fino a quelli più banali.
Anche sedersi sul divano e guardare una serie tv significa condividere qualcosa, così come coinvolgere l’altro nei propri progetti, nelle proprie passioni. L’amore è anche desiderare che chi ci sta vicino sappia cosa proviamo noi, cosa ci piace e cosa - invece - ci disturba. È chiaro che esiste la libertà di scelta e mai potremmo pensare di far appassionare chi amiamo in tutto quello che facciamo, ma parlarne e confrontarsi crea quel legame che ci fa sentire capiti.
Diversamente si mette in moto la solitudine in amore. E, anche in questo caso, una piccola cosa nel tempo si può trasformare in un enorme problema.
Mancanza di progettualità
Una coppia che funziona fa progetti, perché lavora ogni giorno alla costruzione di un rapporto che entrambi vedono proiettato nel futuro.
Attenzione, questo aspetto viene spesso sottovalutato, specie se siamo giovani: cosa dovremmo mai progettare? Magari è presto per pensare a una casa insieme, o a un figlio. E infatti i progetti non devono essere per forza enormi, quello che conta è proprio il modo di pensare e di muoversi. Anche se i vostri progetti sono minimi hanno dignità, e soprattutto sono i mattoni che usiamo per rendere solida la relazione, sono ciò che rendono la coppia una squadra. Senza la voglia di progettualità non ha nemmeno gran senso stare in una coppia, perché è evidente che ci si sente a proprio agio nel pensare unicamente ai propri progetti personali (e non c'è nulla di male, salvo avere l'onestà di ammetterlo all'altro).
Quando non ci sono progetti comuni, anche se la storia in qualche modo va avanti, è molto frequente che uno dei due cominci ad avvertire una solitudine molto profonda,
La distanza
A volte a creare quella sensazione di solitudine in amore non sono gli atteggiamenti, ma la distanza. Pensiamo alle relazioni che nascono tra persone che vivono lontane. La quotidianità viene a mancare e, molte delle cose che si condividerebbero con l’altra persona, si fanno da soli.
Spesso si riescono a colmare le distanze vedendosi appena possibile, cercando di raccontarsi tutto, condividendo pensieri e piccoli eventi di ogni giorno. Ma resta comunque il fatto che quella sensazione di solitudine permane e può fare sentire male.
La fine di un amore
L’esempio più doloroso del fatto che esiste la solitudine in amore è quando il sentimento finisce. Non è mai un evento repentino, ma piuttosto un lento dirigersi verso la conclusione.
Può accadere quando vengono a mancare fiducia, dialogo e condivisione. Oppure semplicemente ci si accorge che non si ama più. E se prima di parlarne con il partner passa del tempo, allora si corre il rischio di vivere un periodo di profonda solitudine sia da una parte sia dall’altra. Infatti anche chi ama, ma percepisce un aumentare delle distanze da parte del proprio partner, soffre e sente crescere ogni giorno la lontananza per lasciare spazio a una fredda incomprensione.
Come evitare la solitudine in amore
La solitudine in amore si può evitare? Sì, a patto di fare del proprio meglio e continuare a investire sul rapporto di coppia. Questo significa che non dobbiamo adagiarci sulla relazione, ma cercare di tenerla sempre viva.
Possono capitare dei periodi più difficili, ma non bisogna mai dimenticarsi che si è in due a viverli. Quindi aprirsi all’altro, cercare il dialogo, condividere un momento, mettere da parte la stanchezza, sono ottime strategie per non isolarsi nella propria bolla, ma fare in modo che con noi ci sia la persona che amiamo.
L’unica situazione, in cui la solitudine in amore prende una china pressoché inevitabile, è quando il sentimento finisce. In quel caso si può fare poco. L’unico tentativo che ci resta è cercare i motivi per cui ci siamo amati tanto e a quelli aggiungerne di nuovi. Non è impossibile farcela, ma ci deve essere la volontà di entrambi, solo così si può provare a seguire un percorso indubbiamente difficile e accidentato.
Quando la solitudine in amore è positiva
A volte, però, può esistere la solitudine in amore ed essere un bene. Perché è importante contare su di sé e perché dobbiamo imparare “l’arte della solitudine” come momento necessario per fare i conti con noi stessi e per amarci per primi. Uno spazio di isolamento, da conservare nel cuore, riesce a diventare il luogo in cui rifugiarci per prenderci cura di noi: è importante avere i propri spazi in una relazione.
La solitudine in amore - quindi - può esistere, spesso porta a conseguenze dolorose nel rapporto di coppia, però un pizzico di distanza in certi momenti fa bene a noi e alla relazione.