Con il termine esploratori sessuali si definisce chi sceglie di praticare un erotismo creativo, non convenzionale, che si basa su un approccio positivo alla sessualità. È stato persino stilato un vero e proprio Manifesto degli Esploratori Sessuali, un decalogo che spiega nel dettaglio questo modo di vivere i rapporti, in maniera diversa dal solito, per alcuni, ma molto naturale, per altri.
Viene spiegato come questo approccio all’erotismo, se praticato nel modo giusto, sia funzionale a tutti, sia nella vita del singolo che in quella di coppia, traendo numerosi vantaggi e benefici. Si supera la visione normativa dell’eros e se ne approfondiscono altri aspetti, convenzionalmente considerati “creativi”.
VEDI ANCHE LifestyleAlla scoperta dell'”erotic blueprint” per migliorare la vita sessualeChi sono gli esploratori sessuali
Gli esploratori sessuali sono coloro che scelgono un approccio all’erotismo non convenzionale per la società. Si tratta di una ricerca di nuove pratiche, o un avvicinamento a quelle che solitamente vengono considerate estreme o semplicemente differenti, cercando un approccio più positivo al sesso.
Secondo Ayzad, divulgatore di sessualità alternative e autore del manuale BDSM – Guida per esploratori dell’erotismo estremo, possiamo indicare coloro che decidono di non limitarsi alla visione normativa del sesso e si avventurano nei vasti territori dell’eros creativo.
Non si parla necessariamente di pratiche estreme, ma di una visione diversa da quella comunemente inculcata: persino il considerare le coccole più eccitanti del sadomaso rientra in un approccio non convenzionale all’erotismo.
Il sesso non è sempre naturale e istintivo: il desiderio può essere costruito, ampliato, modellato a nostro piacimento, secondo fantasie, desideri e pulsioni che possono anche richiedere una certa esperienza e preparazione. Insomma, per gli esploratori sessuali l’eros non si ferma al desiderio all’espletazione dell’atto, ma può avere tante e più articolate conformazioni come, molto più spesso di quanto si pensi, accade nella realtà.
Che cosa è il Manifesto degli esploratori sessuali
Il Manifesto degli esploratori sessuali è nato dall’esigenza di spiegare, anche in maniera semplice, i concetti prima enunciati. In un periodo storico molto delicato, in cui è nato il movimento #metoo, la sessualità è stata vista sempre più come qualcosa di negativo, da regolare e persino da censurare.
Il Manifesto, dunque, allontanando tutta la negatività che sembra avvolgere l’argomento, enuncia un decalogo di punti che vanno a mostrare l’approccio positivo verso le pratiche erotiche, allontanando quella demonizzazione verso alcune di esse. In pratica, il sesso è sano, è fantasioso, può avere varie forme, ma dipende tutto da come ci approcciamo ad esso, con quale testa e mentalità lo facciamo. Non c’è giusto e sbagliato, ma ci sono delle regole che vanno rispettate per noi e per gli altri, anche durante il sesso.
VEDI ANCHE LifestyleDa dove nasce davvero la vergogna nel sesso e come superarla una buona voltaL’imbarazzo nel sesso e la terminologia sbagliata
Gli esploratori sessuali spiegano come l’imbarazzo nel sesso nasca a causa di stereotipi irraggiungibili (come quelli che riguardano la propria fisicità e quella del partner), un linguaggio triviale o troppo infantile anche sugli organi sessuali, e dei tabù messi dalla società.
Questi tasselli non aiutano la naturalezza del sesso, anzi, tendono spesso a mostrarlo come qualcosa di negativo, da evitare, creando una discriminazione verso chi predilige certe pratiche “non convenzionali”. Gli esploratori sessuali cercano proprio di abbattere questo atteggiamento, che non è assolutamente salubre, come ogni altro di paura e discriminazione.
Anche il linguaggio influisce molto: dai termini ridicoli, banali o volgari utilizzati quando si parla di erotismo, al sessismo implicito con l’uso del maschile, sino alla terminologia sbagliata quando si parla di determinate pratiche. Si crea una confusione che non serve a nessuno, e che viene chiarita nel Manifesto.
La paura di esplorare eros
Ciò che “combattono” gli esploratori sessuali è la paura di essere se stessi nella sessualità: non parliamo solo dell’accettare la propria sessualità, qualunque essa sia, ma anche di accettare il desiderio, una fantasia, la voglia di esplorare.
La società, come sempre, ci impone dei vincoli anche in questo caso, e spesso ne siamo schiavi: ogni cosa che ci viene imposta non è sana, ogni cosa che vietiamo a noi stessi non fa che logorarci. Spesso ciò che ci turba è ciò che non piace a chi abbiamo intorno, e questo porta a interrogarci. Perché non possiamo accettarci e far valere il nostro punto di vista?
Non dobbiamo rinunciare alle coccole perché ci fanno sembrare deboli, non dobbiamo rinunciare al sesso occasionale perché non da una buona immagine di noi, non dobbiamo essere più femminili o più maschili perché lo dicono gli altri, non dobbiamo rinunciare a una pratica sessuale perché gli altri ci giudicano. Gli esempi potrebbero essere infiniti, ed è questo che ci insegnano gli esploratori sessuali: siate voi stessi, anche (e soprattutto) a letto.
Negli ultimi decenni il mondo ha vissuto una rivoluzione sessuale importante, il mondo dell’erotismo è in continua evoluzione, ma c’è ancora molto da fare per impedire che il giudizio degli altri limiti la nostra concezione più pura e spontanea del sesso.