Love

Che cos’è l’essenzialismo di genere, e perché dovremmo superarlo

i vari generi
Tanti ne parlano, ma pochi sanno cosa significhi davvero: alla scoperta dell'essenzialismo di genere

Mai sentito parlare di essenzialismo di genere? Oggi più che mai la sessualità e i rapporti vengono vissuti in modo differente, tenendo conto di sfumature e sfaccettature. Il risultato? Quello che viene chiamato essenzialismo di genere è stato ormai superato per lasciare spazio alla fluidità e alla possibilità per tutti – finalmente – di riconoscersi liberi da etichette e schemi precostituiti.

Cosa è l’essenzialismo di genere

L’essenzialismo di genere dunque fa riferimento a una teoria piuttosto obsoleta secondo cui fra gli uomini e le donne ci sarebbero delle differenze intrinseche. In sostanza questa visione identifica il genere maschile e quello femminile su due lati opposti e con diversità ben delineate legate al modo di agire, alle opzioni di vita e ad altri elementi che risulterebbero immutabili. Un modo per alimentare pregiudizi che per secoli hanno governato la nostra società e per giustificare incongruenze e stereotipi.

In realtà, come ben sappiamo, la realtà è molto diversa da quella che viene descritta dall’essenzialismo di genere. Il mondo non è diviso esclusivamente in uomini e donne. Al contrario: esistono anche persone che si identificano come non binarie.

Cosa vuol dire essere non binary 

Ma cosa significa essere non binary? Alla nascita ci viene assegnato solitamente un genere. Oggi sappiamo però che questa definizione va ben oltre la distinzione binaria di maschio e femmina, questo perché esistono persone che non si identificano in tali categorie.  

Questa espressione nasce proprio come una reazione verso lo standard sociale che suddivide le persone in femmine e maschi. Chi si identifica come non binario infatti rifiuta questa visione e rivendica il diritto a una complessità che, di fatto, non è mai stata presa in considerazione dall’essenzialismo di genere. In sostanza ciò che si afferma è la volontà di non essere incasellati, ma di vivere in modo libero la propria individualità e sessualità.

Non-binario, non a caso, è un termine ombrello che racchiude numerose identità di genere come genderfluid e agender. Il punto non riguarda dunque la transizione di genere, ma la necessità di essere visti per ciò che si è e la possibilità di esprimere il proprio io autentico pienamente e senza imposizioni o paure. Una battaglia portata avanti anche da tantissime celebrità che si sono dichiarate non binary come Demi Lovato, Jonathan Van Ness e Sam Smith.

L’amore non binary

Le persone non-binarie da chi sono attratte? Per dare una risposta alla domanda che molti si fanno dobbiamo prima di tutto chiarire un concetto importante. Non-binario fa riferimento a una identità di genere, l’orientamento sessuale, al contrario, è riferito a dove il desiderio di una persona è indirizzato. Ciò significa che l’essere non binari non può influenzare l’attrazione sessuale. Come tutti dunque, chi è non binary può avere una spinta verso molte identità o corpi differenti, percorrendo tutto lo spettro di identità.

Questo cosa significa? Semplicemente che una persona potrebbe dichiararsi eterosessuale e non binaria, asessuale e non binaria oppure lesbica e non binaria, con opzioni potenzialmente illimitate. Va poi sottolineato che il linguaggio è, per definizione, limitante quando si tratta di descrivere l’interiorità di ognuno di noi. Le etichette di sessualità e di genere infatti sono utili per aiutare le persone a sentirsi maggiormente riconosciute, questo però non vuol dire che il termine di orientamento sessuale o genere che viene scelto sia in grado di catturare appieno l’essenza di qualcuno. In questo caso, come sempre, è essenziale imparare ad ascoltare e fare domande, accettando la personale interpretazione di ognuno.

Perché superare l’essenzialismo di genere è importante

L’orgoglio non-binario è un concetto essenziale. Permette infatti di rappresentare tutte quelle persone che si sentono al di fuori e rifiutano il binomio di genere tradizionale. Parliamo di persone senza generi, con generi misti oppure multipli. Questo “termine ombrello” prevede anche una bandiera, proprio come accade per la comunità LGBTQ+. Si tratta di una bandiera ideata nel 2014 da Kye Rowan con i colori bianco, nero, viola e giallo.

Come sostenere amici o conoscenti che si dichiarano non binari? Per prima cosa è fondamentale informarsi e imparare a rispettare questa visione, superando l’essenzialismo di genere. Un passo importante è quello di chiedere il pronome e il nome che la persona in questione preferisce. Un altro modo per comprendere questo universo sarebbe quello di seguire sui social persone non-binary e che si rivolgono a questa comunità come i profili Instagram @BreakTheBinary e @Kai_Wes.

In generale è fondamentale capire che, dopo anni passati a non sentirsi comprese di fronte all’essenzialismo di genere, queste persone hanno deciso di sperimentare finalmente una libertà e la possibilità di essere più autentiche e la versione migliore di sé.  

Riproduzione riservata