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Come si gestisce davvero una relazione non monogama?

come gestire coppia aperta
20-09-2023
Esistono regole per gestire bene una relazione aperta? Certo che si, e sono incredibilmente simili alle buone pratiche di una relazione tradizionale

Se un tempo era ancora tabù, perlomeno ora se ne parla: avere una relazione non monogama è qualcosa che è sempre più normalizzato. Tuttavia questo non vuol dire che la questione non susciti ancora tantissimi dubbi. Se anche tu ti stai chiedendo come gestire una relazione non monogama in maniera concreta continua a leggere.

Ashley Madison, piattaforma internazionale dedicata proprio alle relazioni non-monogame, ha recentemente condotto un sondaggio tra i suoi utenti per esplorare quali sono le modalità più condivise per gestire in modo sano questo tipo di relazioni. Dai risultati emersi, è evidente che la felicità nelle relazioni non-monogame si basa su valori e principi molto simili a quelli delle relazioni tradizionali.

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Come gestire con responsabilità una relazione non monogama

Al contrario di quanto molti potrebbero pensare una relazione non monogama non vuol dire darsi alla pazza gioia senza curarsi dei sentimenti degli altri. Al contrario, un dato interessante è che il 31% degli utenti della piattaforma ha avuto esperienze di relazioni non-monogame dichiarate e gestisce con responsabilità sia la loro relazione principale che le relazioni secondarie.

Questo dimostra che, anche in un contesto di relazioni aperte, è fondamentale esercitare il buon senso e la responsabilità. È importante sottolineare che chi è coinvolto in una relazione non-monogama non lo fa a discapito della relazione principale. Al contrario, molte persone vedono il coinvolgimento con altri partner come un valore aggiunto alla loro vita di coppia, non come un qualcosa che sottrae energie e sentimenti alla relazione principale.

L'importanza delle regole

Tuttavia, è essenziale stabilire delle regole per evitare il caos, il 39% degli utenti in una relazione non-monogama dichiarata afferma che il loro partner principale ha il diritto di veto sui partner secondari.

Questo dimostra che i non monogami non sono libertini, egoisti o irresponsabili nei confronti dei loro partner. Al contrario, sono spesso considerati estremamente attivi sessualmente, ma anche questo stereotipo viene sfatato dai dati. I non monogami dichiarati tendono ad avere in media 2,9 partner diversi all'anno. Si tratta di una cifra molto vicina alla media di 2,5 partner degli utenti che hanno relazioni monogame affiancate da relazioni clandestine, di cui il partner ufficiale in genere non sa nulla. Questo dato suggerisce che la frequenza sessuale non è strettamente correlata all'impostazione della relazione.

Inoltre, il sondaggio ha rivelato un dato sorprendente: nonostante l'idea comune che siano gli uomini a sentirsi più a proprio agio in relazioni aperte, in realtà, le donne sembrano essere più favorevoli a questo stile di vita. Sebbene solitamente sia l'uomo a proporre l'apertura della relazione e la donna possa inizialmente esitare, una volta sperimentata, sono le donne a trovarsi più in sintonia con una relazione aperta. I dati dimostrano che attualmente il 26% delle donne ha una relazione non-monogama dichiarata, rispetto al 14% degli uomini.

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Gelosia e non monogamia

La condivisione sembra essere una componente importante per circa una coppia su cinque in queste relazioni, poiché il 18% delle coppie aperte decide di avere relazioni secondarie insieme. Anche tra gli utenti che hanno avuto avventure amorose e sono interessati a relazioni non-monogame, il 28% vorrebbe vivere questa esperienza con il loro partner principale.

Infine, è importante sottolineare che tutte le forme di relazione richiedono una comunicazione aperta e la definizione di regole. Anche se i non-monogami tendono a essere meno gelosi, non sono completamente immuni a questo sentimento, dimostrando che la comunicazione continua e il rispetto delle regole sono fondamentali in qualsiasi tipo di relazione.

Quanto alla gelosia, la Dottoressa Marta Giuliani – Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa Clinica e Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia spiega: “Si è soliti riferire questo sentimento al timore che il proprio partner possa interessarsi sentimentalmente o sessualmente ad un’altra persona. In realtà il concetto di gelosia abbraccia una paura più grande, ovvero quella di perdere la persona amata - o le sue attenzioni - a causa di altri. È chiaro quindi che un rapporto non-monogamo non liberi del tutto l’individuo da questo senso di fragilità, poiché anche in queste forme di relazioni la possibilità che le regole prestabilite vengano infrante e il coinvolgimento con gli altri partner si faccia più profondo di quanto deciso è un rischio comunque reale”.

Gli ingredienti di una non monogamia che funziona

In realtà la chiave per una relazione funzionale (che sia aperta o meno) sta nello stabilire delle regole che si accordino con i valori che i partner condividono.

Dal sondaggio emerge che una relazione non-monogama felice poggia su cinque pilastri:

  • Comunicazione aperta e senza segreti (71%)
  • La condivisione di valori comuni (57%)
  • La fiducia nel proprio partner primario (56%)
  • L’onestà (55%)
  • Il rispetto reciproco (54%)

È facile notare che questi ingredienti sono fondamentali anche nelle tradizionali relazioni monogame. Potrebbe essere un motivo in più per abbattere tutti i tabù, e riconoscere che monogamia e non monogamia non sono poi realtà così lontane e diverse. Infatti, anche secondo la Dottoressa Giuliani: “Le coppie non monogame vengono ancora fortemente stigmatizzate dalla società e considerate come disimpegnate e poco coinvolte. In realtà, come vediamo dai dati emersi dallo studio, all’interno di tale forma di relazione vigono le stesse regole che solitamente caratterizzano le coppie monogame funzionali, ovvero l’onestà, la fiducia, la definizione di regole e una comunicazione aperta e sincera. Infatti, non vengono meno le fondamenta su cui si basa il rispetto reciproco, ma semplicemente vengono ridefiniti i confini entro i quali questi principi si inseriscono”.

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