Ghosting e violenza psicologica
Hai mai provato a pensare il ghosting come una violenza psicologica? A un primo sguardo può sembrare esagerato, anche perché il fenomeno è diffusissimo, tanto da essere ormai quasi normalizzato. Usiamo la parola ghosting per indicare una modalità per terminare una relazione, soprattutto sentimentale. Il ghosting è una forma di rottura particolarmente estrema, in cui l’altra persona sparisce senza spiegazioni senza di fatto dire o fare nulla per lasciare l'altra persona. Come dice la parola stessa: scompare come un fantasma.
Proprio perché è ormai una pratica frequente e una parola molto usata nel contesto del dating, spesso tendiamo anche a sottovalutare il ghosting, e magari a scherzarci sopra - il che di certo non è un male. Ciò non toglie che non dovremmo dimenticare che il ghosting è un modo di lasciare che non ha nulla a che fare con la comunicazione e tanto meno con lo scherzo. Anzi, secondo gli esperti di psicologia può essere considerato una forma di abuso o di violenza psicologica, e in questo articolo scopriamo perché.
Definizione
Il termine ghosting contiene già la sua definizione, proprio per il riferimento (nell’espressione inglese) ai fantasmi, che appaiono e scompaiono senza lasciare traccia. L’elemento caratterizzante del ghosting, infatti, è che la sparizione improvvisa della persona che interrompe la relazione, senza fornire alcuna spiegazione.
VEDI ANCHE LifestyleSe la persona che frequenti manda messaggi ambigui: come capire quando non illudersiPoiché, appunto, il termine ghosting è diventato di uso comune, compare perfino sull’enciclopedia della lingua italiana Treccani. Nella sua versione online, il ghosting è definito «Comportamento di chi decide di interrompere bruscamente una relazione sentimentale e di scomparire dalla vita del partner, rendendosi irreperibile».
Se ti stai chiedendo come funziona il ghosting, si tratta quindi di una sparizione completa da parte di una persona che vuole interrompere una relazione, senza dare spiegazioni e senza lasciare aperta alcuna porta di comunicazione. Chi fa ghosting smette di rispondere alle telefonate, ai messaggi e spesso rimuove l'altro dai vari profili social (Facebook, Instagram, etc). In certi casi, potrebbe perfino bloccarti, in modo da impedirti in tutti i modi di raggiungerlo.
Spesso il ghosting avviene appunto nelle relazioni sentimentali, ma può succedere anche nelle amicizie. L’elemento in comune, per cui si parla appunto di ghosting, è la mancanza di spiegazioni. Il tuo ragazzo, la persona che stavi frequentando, oppure una tua amica, improvvisamente sparisce, smette di risponderti e ti cancella dai social.
Differenza tra no contact e ghosting
Interrompere una relazione, tuttavia, a volte è una modalità necessaria, quando si tratta di rapporti tossici. In questo caso, la tecnica del no contact serve a difenderti da qualcuno da cui vuoi separarti ma che non vuole lasciarti andare.
Se stai uscendo da una relazione disfunzionale e hai chiesto aiuto, potrebbe essere lo stesso terapeuta a suggerirti il “no contact”. Con questo termine si intende l’azzeramento di ogni forma di contatto con la persona da cui devi allontanarti, specie se è il caso di un manipolatore emotivo.
Se sei vittima di un manipolatore, praticare la tecnica del no contact è una forma di difesa da qualcuno che ha abusato emotivamente di te.
Fare ghosting, quindi, è qualcosa di molto diverso dal no contact. Nel secondo caso, sei tu che sei costretta a troncare i rapporti con chi ti ha fatto del male. Nel primo caso, invece, sei vittima di un abuso emotivo, poiché chi ti fa ghosting (il partener, un’amica, etc) ti vuole abbandonare attraverso una modalità estremamente punitiva, senza lasciarti modo di chiarire eventuale conflitto, e senza che questa persona abbia la necessità di proteggersi da un tuo abuso.
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Interrompere una relazione è una scelta legittima. Certo, essere lasciati non piace mai, perché un addio, anzi, un abbandono, è sempre doloroso. Tuttavia, a fare la differenza è proprio la modalità con cui una persona può chiudere un rapporto. Nella vita, può capitare che due amiche a un certo punto non si capiscano più, che abbiano un litigio così forte da pensare che sia meglio allontanarsi. In amore, non ne parliamo: può succedere che una coppia non funzioni e che la separazione sia la cosa migliore, almeno per uno dei due. Spesso succede nella parte iniziale di una relazione: uno dei due non è preso come l'altro, ed è legittimo che la persona meno coinvolta scelga di chiudere la storia.
Però chiudere una relazione, sentimentale o d’amicizia, è una scelta che va presa con senso di responsabilità e rispetto nei confronti dell’altra persona. Entrare nella vita di un altro, infatti, comporta delle responsabilità. Questo vale anche se si decide di uscire. In altre parole, fornire spiegazioni dovrebbe essere la dinamica più corretta.
Anche se non si ha intenzione di dire tutta la verità, magari per non ferire la persona che viene lasciata, una spiegazione e delle parole di addio sono fondamentali per permettere all'altra persona di rielaborare in modo più sano (e si spera più veloce) il dolore dell'abbandono. Sparire e fare ghosting è il suo esatto contrario.
Perché si parla di abuso
Sai perché subire ghosting rende ancora più doloroso l’abbandono? La mancanza di spiegazioni viene interpretata, nella mente di chi subisce la sparizione dell’altra persona, come la negazione di quello che è stato. Se il tuo ex o una tua amica è sparita improvvisamente, certo provi una sofferenza più intensa. Magari avete avuto una lite e vi sareste separati in ogni caso, ma dopo un ultimo confronto. Se una persona che è stata importante dalla tua vita ti nega qualunque spiegazione, è come se ti dicesse che in realtà non meriti un chiarimento, che non eri poi così importante. È una manipolazione affettiva molto forte, se ci pensi bene. Non solo devi fare i conti con il dolore della rottura. Ma ti ritrovi a dubitare anche della relazione passata e della sua importanza. Ecco perché il ghosting viene considerato una forma di abuso o violenza psicologica. Perché lascia la vittima addolorata, confusa e in preda a pensieri svalutanti.
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