Il filosofo Platone, nei dialoghi riportati nel Simposio, considerava l'attrazione fra i corpi il primo dei vari livelli di amore, ma sosteneva anche che questo livello andasse finalmente superato per poter arrivare ad amare l'anima. Questo concetto filosofico è la base dell'intimità platonica.
Si tratta di quel tipo di rapporto che va oltre la fisicità e implica una serie di situazioni in cui si ama profondamente qualcuno, a tal punto da raggiungere una profonda intimità, ma senza coinvolgere la sfera sessuale. Analizziamo da vicino questa tipologia di rapporto e scopriamo insieme perché tutti ne avebbero bisogno.
Cosa significa Intimità Platonica?
Si tratta di una relazione emotiva e spirituale fra due persone che si amano e si ammirano, senza nessun interesse sessuale. Un legame profondo che coinvolge anche gli interessi in comune, che porta le due parti a fidarsi reciprocamente e che spesso si traduce in amore incondizionato. Se fossimo in una puntata di Grey's Anatomy, potremmo definire la persona per cui proviamo tutto ciò come la "nostra persona".
Nonostante questo tipo di relazione non sia di stampo sessuale, nell'intimità platonica il contatto fisico è contemplato, perché traduce in gesti l'affetto quello che si prova. Quindi diamo il via ad abbracci e coccole!
Non è detto che l'intimità platonica si ottenga subito. Si può sviluppare un legame profondo anche dopo dieci anni di amicizia casuale, oppure raggiungere una forte sintonia dopo pochi minuti di conoscenza. Come ogni tipo di rapporto ci vuole il giusto tempo e bisogna coltivarla per mantenerla viva.
Quando un legame non è platonico?
Spiegarlo potrebbe sembrare scontato, ma molte persone confondono l'intimità platonica con altre tipologie di rapporto. Partiamo con il sottolineare che un legame che implica un legame sessuale o romantico non è un legame platonico. Quindi eliminiamo dall'equazione le amicizie di letto, che non hanno nulla di romantico e potrebbero rivelarsi profonde, ma non si possono inserire nella sfera dell'intimità platonica.
Anche gli amori non corrisposti vengono spesso confusi con i rapporti platonici, proprio perché non implicano un'interazione sessuale. In questo caso, è il romanticismo che complica le cose e potrebbe portare molta sofferenza.
Alcune persone utilizzano l'intimità platonica come ripiego, dicendo che l'amore che provano nei confronti dell'altro o dell'altra è del tuttto platonico e privo di interessi. In questi casi, occorre essere onesti con sé stessi e con gli altri e accettare il fatto che l'altra persona semplicemente non ci ricambia.
Anche le amicizie dopo la rottura non portano necessariamente ad un legame platonico, perché coinvolgono una serie di situazioni ambigue che non rendono abbastanza chiaro il tipo di legame. I più sensibili possono interpretare questo tipo di amicizia come un tentativo di riprovarci e anche in questo caso le complicazioni sono dietro l'angolo.
Attenzione anche alle amicizie con secondi fini, perché l'intimità platonica non è un tunnel che ci porta ad avere un rapporto romantico con qualcuno, o almeno non necessariamente. Il bene che si prova per qualcuno nell'intimità platonica, non deve avere condizioni e non deve portare a sperare che prima o poi quella persona diventi il nostro o la nostra partner.
Come coltivare l'intimità platonica?
L'intimità platonica va oltre l'essere semplici migliori amici. La persona che definiamo come nostra "migliore amica" può essere legata ad un periodo specifico della nostra vita in cui si aveva tutto in comune, come il liceo o le vacanze estive. Non appena si perdono queste comunanze è possibile che il rapporto non regga, mentre le relazioni platonicamente intime vanno oltre il tempo e lo spazio, ma devono essere coltivate e mai date per scontate.
Vivere dei momenti insieme è fondamentale, che siano uscite fuori, giocate di ruolo online oppure gite fuori porta. Parlare evitando di messaggiare sui social è un ottimo modo per mantenere vivo questo rapporto e arricchirlo nel migliore dei modi. I social network sono un'arma a doppio taglio perché ci aiutano a mantenere i contatti ma rischiano di appiattirli. Paradossalmente il mantenere costantemente il contatto via Whatsapp o Instagram può portarci a non aver nulla da dire, impoverendo così il legame.
Come in tutti i rapporti sani, occorre sempre rispettare gli spazi di entrambi, perché la morbosità è il male di qualsiasi relazione. Nell'intimità platonica si ama incondizionatamente e si vuole il bene dell'altro, quindi la gelosia e le pretese non sono assolutamente contemplate. La persona che abbiamo accanto ci sostiene nei momenti brutti e vive con noi i momenti di gloria, che spesso vengono vissuti con astio da persone che consideriamo "amiche".
Ricordiamo che i legami sono tutti diversi perché le persone sono diverse, ma solo pochi rapporti si rivelano davvero speciali, quindi non c'è alcun bisogno di provare gelosia se la "nostra persona" vede altri amici o amiche, nemmeno se ha altri legami forti. Se così fosse allora toccherà rivalutare un po' questo tipo di rapporto.
Perché ne abbiamo bisogno?
Un rapporto senza secondi fini e lontano dalle dinamiche di coppia ci da la possibilità di essere noi stessi al 100% e di poterci veramente fidare di qualcuno, mostrando anche i lati più oscuri del nostro io. La bellezza dell'intimità platonica sta nell'amare e nell'accettare, cosa che dovrebbe esistere anche nelle comuni relazioni di coppia.
In un mondo pesante, il legame platonico è un balsamo per lo spirito, che alleggerisce il peso della vita e che ci da la possibilità di vivere in modo un po' più sereno. Non è facile da trovare, ma una cosa è certa: tutti ne abbiamo bisogno.