La sessualità è un argomento molto complesso, che si compone di infinite sfumature e varietà e come tale va affrontato con attenzione. Tra le molte condizioni esistenti ce n'è una che può avere effetti impegnativi sul rapporto con il proprio partner: l'iposessualità. Ma cosa significa essere iposessuali?
Si tratta di una condizione clinica che può essere cronica o passeggera e secondo recenti studi non va sottovalutata in quanto può portare a situazioni di distress, disagi emotivi e problemi nella vita di coppia. Tuttavia è perfettamente curabile ed è possibile tornare ad avere una vita sessuale soddisfacente.
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Essere iposessuali significa provare un basso o ridotto desiderio sessuale, ed è una condizione clinica caratterizzata da assenza di fantasie di tipo sessuale e quindi dalla mancanza di voglia di rapporti col partner. Chi soffre di iposessualità non ha voglia di rapporti sessuali con il partner o con altre persone, non prova pulsioni o desideri e non ha fantasie che coinvolgano rapporti intimi.
Capita a tutti, in periodi più strssanti, di avere un calo del desiderio, magari perché si lavora fino a tardi, o dopo aver avuto un bambino. Infatti, per essere considerata iposessualità, questa mancanza di desiderio deve durare per almeno sei mesi e deve causare una condizione di discomfort e distress nel soggetto, che si trova in grande disagio nel non provare desiderio per il partner. Ma quali possono esserne le cause?
Un basso o del tutto assente desiderio sessuale può essere causato in seguito a eventi dolorosi o traumatici, come ad esempio una separazione, un lutto, o anche l’uso di sostanze o di farmaci che impattano la sfera del desiderio. Anche la menopausa potrebbe essere una causa dell'essere iposessuali, così come l'ansia da prestazione, la bassa autostima, o una immagine corporea negativa, come nel caso di coloro che soffrono o hanno sofferto di disturbi del comportamento alimentare.
Secondo recenti studi si ritiene che le cause dell'iposessualità siano principlamente di tre tipi:
- cause organiche: ovvero dovuti a farmaci, o patologie e dipendenze da droghe e alcool
- cause piscologiche e sociali: legati all'educazione della famiglia di origine, a esperienze negative legate alla sessualità o a eventi traumatici
- cause legate alla vita di coppia: come la mancanza di interesse e di stimoli all'interno della relazione con il partner abituale, calo di attrazione, o tradimenti e mancanza di fiducia reciproca e intimità
In altri casi, la disfunzione può essere anche la manifestazione secondaria di un altro disturbo sessuale e rappresentare una sorta di difesa contro ansie e frustrazioni suscitate da problemi legati alla sfera sessuali, come incapacità di raggiungere l'orgasmo o di avere rapporti sessuali soddisfacenti.
Come superare l'iposessualità
Essere iposessuali potrebbe quindi essere solo una condizione del tutto transitoria, dovuta a un periodo particolarmente stressante, all'uso di determinati farmaci o a dei lutti o traumi recenti, o anche all'arrivo di un neonato che hanno provocato un forte stress emotivo ed emozionale.
Di norma quindi, una volta che si è tornati alla normalità, in una situazione di tranquillità e comfort emotivo, la condizione dovrebbe passare da sé, o magari con il supporto di uno psicologo o un esperto di sessualità e di relazioni di coppia. Non bisogna mai scoraggiarsi se ci si trova in una simile situazione; può infatti capitare a tutti ed è perfettamente possibile curarla e tornare alla normalità, e a una vita sessuale molto soddisfacente.
L'iposessualità non va però diffusa con un'altra condizione dello spettro della sessualità: l'asessualità. Con asessualità si intende una totale mancanza di attrazione verso il sesso e si tratta quindi di una condizione molto diversa dall'iposessualità. In questo caso non si tratta quindi di una categoria clinica, ma semplicemente di una condizione, come ad esempio quella degli aromantici, che non amano la componente romantica dei rapporti di coppia.
VEDI ANCHE LifestyleDesiderio maschile e femminile: le vere differenze secondo la scienza sono questeParlare al partner della propria iposessualità
Essere iposessuali può avere conseguenze importanti in un rapporto di coppia, in quanto il partner potrebbe sentirsi non apprezzato o respinto e quindi incrinare la complicità e di conseguenza tutta la relazione.
Ma come fare per superare insieme un periodo in cui si soffre di iposessualità? Innanzitutto, la cosa più importante è parlare chiaramente al partner e spiegare il proprio disagio e che non è dovuto da lui (o lei), ma da un fattore di stress che ci affligge e che può essere passeggero.
Poi è importante fare autoanalisi o chiedere supporto a un professionista in ambito relazionale o sessuale per intraprendere un percorso di coppia o anche di terapia individuale. Un terapeuta può infatti aiutarci a superare le difficoltà e capire perché il desiderio sessuale è calato.
Chiedere aiuto in questi casi è sempre la soluzione migliore e la più indicata: non c'è nulla da vergognarsi nel provare un calo del desiderio sessuale, l'importante è sapere che è una condizione che può essere risolta, tornando alla normalità e a una connessione erotica soddisfacente con il partner.