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Cosa significa essere libidoisti e non libidoisti?

Fluidità di genere
Fra le mille sfaccettature della sessualità emergono anche termini come libidoisti e non libidoisti: di cosa si tratta e come comprendere (davvero) il desiderio
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Sei libidoista oppure non libidoista? La sessualità, come ormai ben sappiamo, è sempre più qualcosa di fluido e ricco di sfumature. Un concetto caratterizzato da così tante sfaccettature che associare un’etichetta sembra quasi impossibile. Ognuno di noi infatti vive in modo unico ed esclusivo la propria sessualità, il desiderio e il rapporto con sé stesso.

La sessualità d’altronde ha un ruolo chiave nella vita di ognuno di noi. La viviamo quotidianamente, nelle storie scambiate con gli amici, nei contenuti che consumiamo e nelle esperienze con i nostri partner. Ma è importante comprendere e sottolineare che si tratta di qualcosa che va ben oltre il sesso. Non tutti provano una forma di attrazione sessuale e non tutti vivono il desiderio allo stesso modo. In questo quadro si collocano i libidoisti e i non libidoisti.

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Chi sono i libidoisti e i non libidoisti

Cosa sono i libidoisti e i non libidoisti? Potremmo identificarli come due macrocategorie (semplificando in realtà qualcosa che di semplice non ha nulla). Da una parte troviamo persone che provano desiderio sessuale al di là del genere e dell’orientamento. Si impegnano quindi in attività come l’autoerotismo, relazioni puramente sessuali oppure storie d’amore in cui il sesso è una componente importante.

Dall’altra parte troviamo i non libidoisti, ossia coloro che affermano di non provare alcuna pulsione sessuale. In generale i non libidoisti sono spesso persone asessuali. Un termine, quest’ultimo, in cui si identificano sempre più persone che non sperimentano alcun interesse verso il sesso.

Cosa vuol dire essere asessuali

Spesso sentiamo parlare di asessualità, pochi però sanno cosa significhi davvero. Una persona asessuale non prova nessuna attrazione sessuale nei confronti di altre persone. Questo orientamento, come accade per tanti altri, presenta moltissime sfumature, con emozioni, esperienze e atteggiamenti diversi.

Attenzione però: l’asessualità non è in alcun modo un sinonimo dell’astinenza sessuale. Le persone non libidoiste infatti vivono ognuna a modo proprio il desiderio sessuale. C’è chi prova un’attrazione limitata e chi non sente una pulsione sessuale verso nessuno. Per altri l'attrattiva sessuale si sperimenta solamente in determinate situazioni, ad esempio in presenza di un forte legame emotivo.

Dunque una persona asessuale può identificarsi con un genere oppure con un orientamento, senza rientrare per forza all’interno di una categoria standardizzata. Può essere bisex, gay, etero oppure queer, ma anche aromantico, ossia non provare nessun interesse nel ricevere o dare baci, coccole e carezze. Un non libidoista inoltre può essere biromantico, ossia provare delle pulsioni per entrambi i sessi. Scavando nello spettro di questa categoria troviamo anche i panromantici, che hanno una analogia con la pansessualità, ossia provano una attrazione sessuale oppure emozionale nei confronti di qualcuno al di là del sesso. Ma anche i demiromantici e i demisessuali che, in alcune particolari circostanze, possono provare desiderio verso una persona, ma solamente dopo aver stabilito un legame emotivo.

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Come vivere la coppia

Sia i libidoisti che i non libidoisti possono vivere delle relazioni sentimentali. Un libidoista può innamorarsi di una persona del suo stesso sesso, di entrami i sessi o di quello opposto. Mentre chi sperimenta l’asessualità è in grado di innamorarsi e di provare dei sentimenti per qualcuno. Ciò che va compreso infatti è che la sfera affettiva e le pulsioni rappresentano due elementi separati. In sostanza sesso e amore non sempre coincidono o sono la stessa cosa. Ci si può innamorare di qualcuno senza sentire in alcun modo la necessità di avere rapporti intimi oppure si può provare un forte desiderio per qualcuno che invece non suscita dei sentimenti.

Esiste l’amore senza sesso?

Se il sesso senza amore è comunemente accettato, quando si parla di amore senza sesso sono in tanti a chiedersi se possa esistere davvero. Di certo viviamo in una società che, con il tempo, è diventata sempre più sessocentrica. Essere delle persone desiderabili e vivere una vita sessuale varia e attiva sono degli elementi che, culturalmente, oggi portano a identificare una “persona di successo”. Questo perché il sesso è diventato immancabilmente il centro di tutto, una calamita attorno a cui si organizza la nostra esistenza e quella degli altri.

Una condizione di fronte a cui è facile porsi una domanda: l’amore senza sesso esiste? La risposta è piuttosto articolata, ma chi si dichiara non libidoista può senza ombra di dubbio vivere una relazione di coppia appagante. Ciò che dobbiamo fare infatti è cambiare il nostro punto di vista. Una storia d’amore funziona prima di tutto perché si crea fra i partner un rapporto di sincerità, si negoziano dei compromessi e si stabiliscono dei limiti. Solo in questo modo un legame può funzionare davvero. I conflitti sorgono esclusivamente di fronte a decisioni non consensuali capaci di provocare una perdita di fiducia, difficile in seguito da riconquistare. Va poi sottolineato che l’intimità è qualcosa di così intimo e ricco di sfumature da non poter essere catalogato solamente nel sesso.

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