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Chi è il metamore in un rapporto poliamoroso?

persone felici
09-01-2022
Chi è e che ruolo ha il metamore in un legame poliamoroso: tutti i segreti per vivere al meglio il rapporto con la persona amata senza pregiudizi né censure
Nell'articolo:

Ci sono uomini da una sola donna, donne da un solo uomo, e poi c'è il poliamore. Ma chi è davvero il metamore in un rapporto poliamoroso? E qual è il suo ruolo all'interno della relazione?

Ridefiniamo i confini dell'amore e scopriamo perché anche il metamore può svolgere ruoli fondamentali, di cui spesso capita di sottovalutare l'importanza.

Il poliamore

Ormai più o meno tutti sanno di cosa si parla quando si discute di poliamore, ma spesso le idee sono un po' confuse. Soprattutto a causa del mix and match che avviene tra cosa poliamore significa davvero e cosa invece la maggior parte delle persone lo fanno diventare.

Il poliamore è una forma di non monogamia etica e responsabile: coloro che vivono una relazione poliamorosa scelgono cioè di avere una relazione amorosa consensuale in cui ogni partner può avere contemporaneamente più rapporti d'amore. E il partner del proprio partner è colui/colei che prende il nome di metamore.

Il metamore

Quando parliamo di metamore non ci riferiamo quindi all'altra metà della mela, ma piuttosto all'intero albero da cui poter scegliere tutti i frutti che più ci piacciono. Più precisamente, il metamore è quella persona che, se non ci trovassimo in una relazione poliamorosa, sarebbe catalogabile come amante (o con altri appellativi poco gentili e molto evocativi) del nostro compagno o della nostra compagna di vita.

Lontani dagli stereotipi, e dagli insulti, bisogna però sempre ricordare che si tratta di una decisione consensuale. Alla luce della quale ridefinire i ruoli e i legami di una relazione, e attraverso cui godere di aspetti inediti, da scoprire senza pregiudizi. E soprattutto, senza gelosie.

Non monogamia etica

Che si tratti quindi dell'amante del tuo amante, del ragazzo del tuo ragazzo o dell'amante di tuo marito poco importa. Nelle relazioni poliamorose le etichette non contano, anzi durano una sera o anche meno.

Alla base di tutto c'è la condivisione del proprio partner con qualcun altro. E per la maggior parte dei monogami più convinti è infatti proprio questa intimità condivisa che non va bene.

L'opinione pubblica sentenzia poi la condanna tanto definitiva quanto teorica di una prassi, quella della non monogamia etica, che nella pratica è invece molto diffusa. Ma alla quale in concreto di etico non rimane nulla.

I metamori esistono infatti anche nel mondo monogamo, ma a differenza che nelle relazioni poliamorose, non si parla di decisioni consensuali.

Spesso si creano contesti disfunzionali basati sull'inganno e sul tradimento, che anziché alimentare una situazione positiva e di crescita condivisa, trasformano la pseudo relazione in un legame tossico e controproducente.

Armonia di coppia o di gruppo

Comunicazione e onestà rappresentano i punti di forza di qualunque tipo di legame etico, monogamo o meno. E sono fondamentali per l'armonia di coppia, o di gruppo, a seconda dei casi.

Nella non monogamia etica avere dei metamori fa parte dell'obiettivo della coppia perché è considerato funzionale proprio all'armonia della stessa: più persone entrano nel gioco, maggiori sono considerate le opportunità di crescita e divertimento. Ma non solo: il tuo metamore potrebbe davvero rappresentare un modo alternativo di vivere la relazione con il tuo partner.

E allo stesso tempo potrebbe aprire un mondo di possibilità rimaste chiuse nel cassetto di ciò che l'opinione pubblica e le sovrastrutture sociali considerano sbagliato.

Incontrare il metamore

Dopo aver detto sì al metamondo è davvero indispensabile andare a braccetto con chi ne fa parte? Più precisamente: dobbiamo per forza incontrare il nostro metamore?

Esiste un approccio chiamato "poliamore da tavola da cucina" secondo il quale è auspicabile che tutti gli appartenenti ad una stessa rete poliamorosa si incontrino e si conoscano, nella tradizione dei più comuni meet and greet.

Conoscersi ha infatti l'indiscutibile vantaggio di riscoprirsi umani, tutti alla stessa maniera. Impossibile così incorrere nel comune errore di idealizzare troppo un metamore, o di svilirlo e sottovalutarlo.

Come in una sorta di Tutti insieme appassionatamente via libera quindi al confronto e alla condivisione, in un percorso di crescita in cui il tuo metamore ha l'opportunità di giocare un ruolo fondamentale. E non solo nella vita del tuo partner, ma anche nella tua.

Incontrarlo non è però indispensabile poiché la prima regola in un rapporto poliamoroso è: fai ciò che ti senti e mai niente che tu non voglia. Esamina le tue motivazioni, metti in discussione le tue decisioni e non temere mai le conseguenze. Perché alla base di tutto c'è una scelta condivisa con il tuo partner.

Avere una relazione con il tuo metamore

Assodato che niente è dovuto e tutto è lecito, avere una relazione con il tuo metamore potrebbe essere importante. Non si tratta infatti di una serata in discoteca o di un incontro occasionale nato sul web. Avere un metamore significa avere in comune con un'altra persona la cura del vostro partner condiviso.

A parte questo però, solo tu puoi fissare i limiti oltre i quali non sei disposta a spingerti. E bisogna sempre ricordare che si tratta del partner del tuo partner, e non del tuo.

Le parti possono fare squadra e confluire nell'insieme o restare soggetti a sé stanti. Il bello è proprio questo: il tuo metamore può vestire i tuoi panni con il tuo partner quando tu non hai voglia o non puoi farlo. E il metamore del tuo compagno può fare lo stesso con te. Senza ricette precostituite, in una continua sperimentazione delle situazioni e assecondando le proprie aspirazioni.

Una situazione amorosa egualitaria, aperta al dialogo e sincera in cui una visione condivisa della vita prende il posto e diventa più significativa di un qualunque "sì, lo voglio" pronunciato alle volte troppo di fretta.

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