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Come riconoscere un “toxic good guy” e abbattere il mito del bravo ragazzo

Una donna manipolata
Forse ti sembrerà strano, ma credere nel mito del bravo ragazzo potrebbe essere il peggiore errore della tua vita (e ti spieghiamo perché)
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Siamo davvero sicuri che credere nel mito del bravo ragazzo sia così giusto come pensiamo? Sensibile, attento, generoso, sincero: il bravo ragazzo viene dipinto come un partner perfetto, con la giusta dose di empatia, capacità di ascolto e quel pizzico di romanticismo che non guasta mai. Impossibile non innamorarsi di un tipo così, giusto?

Eppure negli ultimi anni sempre più donne si sono rese conto di un meccanismo, piuttosto dannoso, che rischia di trasformare il mito del bravo ragazzo in un’arma a doppio taglio.

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Cos’è la sindrome del Toxic Good Guy

Si tratta del Toxic Good Guy, ovvero la tendenza di tanti uomini a dipingersi come “bravo ragazzo” con un solo scopo: fare ciò che vogliono. Ma andiamo con ordine. Una relazione sana e destinata a durare si basa sul dialogo e sull’ascolto: i partner spiegano come si sentono, condividono differenze, perplessità e bisogni sul loro rapporto e cercano, insieme, di crescere.

Ma cosa accade se uno dei due non è disposto a farlo? O, nello specifico: cosa accade se ogni volta che provi a parlare con lui e a spiegarti cosa non va vieni ignorata? Accade nel caso della sindrome del Toxic Good Guy. Un uomo che si autodefinisce come un bravo ragazzo e utilizza questo mito per manipolarti.

Nello specifico ogni volta che commenti un suo comportamento che non ti piace o qualcosa che vorresti migliorare nel vostro legame, lui ti ricorda quanto sei fortunata a stare con un bravo ragazzo. Non solo: ti impone di non lamentarti e non fare richieste o critiche perché rischieresti di perderti una persona unica. In sostanza il Toxic Good Guy gioca sulle tue paure e sul mito di quel bravo ragazzo di cui abbiamo sentito parlare spesso.

Come funziona

Il mito del bravo ragazzo funziona proprio così: il partner ti impone di non avere preoccupazioni o di commentare il suo comportamento perché hai di fronte un “good guy”. Per il bravo ragazzo dunque l’unica cosa che dovresti provare è ammirazione e gratitudine. Hai qualche particolare problema su quello che lui fa? Chiaramente non apprezzi abbastanza il tuo partner e ti pentirai dopo averlo perso.  

Una logica tossica in cui questo status viene utilizzato come scudo per respingere qualsiasi tipo di critica, trasformando la (o il) partner in una “ingrata” che non si rende conto di quanto sia fortunata. Il Toxic Good Guy continuerà quindi a ripeterti che non è “come gli altri” e che proprio per questo dovresti apprezzarlo e accettarlo.

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Le frasi per riconoscerlo

Chi ci ha avuto a che fare lo sa bene: il Toxic Good Guy spesso ripete (all’infinito) alcune frasi per convincerti di quanto tu sia fortunata, che a ben vedere sono vero e proprio gaslighting. Eccone alcuni esempi:

  • “I bravi ragazzi sono rari”

Una frase che serve per sottolineare quanto chi hai di fronte sia speciale, spingendoti a temere di perdere una persona davvero speciale e unica.

  • “I bravi ragazzi vengono superati dai cattivi ragazzi”

Una dichiarazione che punta a farti credere che i bravi ragazzi non solo siano speciali, ma anche sfortunati. Sotto queste parole si nasconde la convinzione che le donne siano attratte solamente dal bad guy di turno, uno stereotipo dannoso e fastidioso.

  • “I bravi ragazzi devono avere una possibilità”

Non importa se lui non ti piace, se non apprezzi il suo comportamento o non è il tuo tipo: secondo chi hai di fronte dovresti dargli una possibilità solamente perché si definisce “bravo ragazzo”.

I pericoli

Parliamo dunque di una manipolazione ancora più subdola perché sia tu che lui non vi renderete subito conto di ciò che sta accadendo. Al contrario: il bravo ragazzo continuerà a definirsi tale ancora per molto tempo, certo di essere nel giusto. Dietro ci sono insicurezze e la volontà di controllare l’altro. Il pericolo è quello di restare incastrati in una relazione in cui non c’è dialogo e i cui ci si sente in trappola e imbavagliati, segnati dall’impossibilità di parlare dei propri desideri e bisogni.  

Come uscirne

Riconoscere l’esistenza di una manipolazione è il primo passo per liberarsene. Ma il punto di partenza sta senza dubbio nel comprendere che quello del bravo ragazzo è – appunto – solamente un mito. Non esistono persone buone oppure cattive, ma solamente sfumature. Le persone sono fallibili, commettono errori, soprattutto nei rapporti, cadono e si rialzano, nel tentativo di comprendere come andare avanti. La verità è che la perfezione non esiste e che il bravo ragazzo, quello sempre generoso, attento e sincero, quello che quello pacifista e super sensibile, non esiste. Esistono persone con difetti e pregi, ma specialmente con la possibilità di migliorare grazie al dialogo e all’ascolto attivo.

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