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Quando lui (o lei) non si fa sentire dopo il primo appuntamento

non si fa sentire dopo primo appuntamento
12-01-2023
A chi non è capitato di chiedersi perché la persona con cui siamo usciti non si fa sentire dopo il primo appuntamento? Le ragioni possono essere molteplici ma come possiamo reagire?
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Quasi sempre un primo appuntamento andato bene crea alte aspettative. Altrettanto spesso quelle aspettative si infrangono contro un telefono che resta muto per giorni. Il motivo è quasi sempre banalissimo: siamo solo noi ad avere avuto l'impressione che l'appuntamento fosse andato bene, mentre l'altra persona magari si limitava a condurre la conversazione per buona educazione.

Come è possibile sbagliarsi così di grosso? Come possiamo aver preso un abbaglio così da grande da pensare che la serata fosse stata così pazzesca da far presagire un seguito? In realtà le variabili che pesano sull'esito di un primo incontro sono così tante che sbagliarsi (in un senso o in un altro) è davvero facilissimo. Non è detto poi che l'appuntamento sia andato "male" solo perché la persona con cui siamo uscite non ci chiama subito dopo.

Ma torniamo alla nostra situazione tipo: siamo tornate a casa in preda all'esaltazione, ma il giorno dopo della persona con cui siamo uscite nemmeno l'ombra. Un meccanismo psicologico inesorabile ci porta a desiderare ardentemente un altro contatto con il nostro date, ma ci impedisce anche di farci sentire per prime per mero orgoglio, e allo stesso tempo il nostro telefono p muto. Che fare? Quali sono le tecniche giuste da adottare e dopo quanto tempo ci si deve preoccupare? È giusto agire d’impulso o è bene pianificare un approccio?

Queste e molte altre domande se le pone chi è rimasto soddisfatto del proprio primo appuntamento e si chiede perché lui o lei non si faccia sentire. Se il primo bacio è stato indimenticabile, la conversazione serrata e mai noiosa e se si ha la sensazione che la scintilla sia scattata, allora è normale essere impazienti e sperare che ci sia un seguito.

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Lui (o lei) non si fa sentire dopo l'appuntamento: perché succede?

Se la persona con cui siamo uscite non si fa sentire la scelta più giusta non è sempre quella di resistere e di non cercarlo/a per primi. Innanzitutto, esaminando ogni dettaglio del primo appuntamento, è bene cercare di capire quali siano le ragioni che spingono l'altra persona a temporeggiare o a sparire. Possono essere molteplici e molto diverse fra loro.

Potrebbe scegliere di sparire semplicemente perché non è interessato o per orgoglio, perché aspetta che siamo noi a fare il primo passo. Le ragioni potrebbero essere legate alle tempistiche, perché lo abbiamo incontrato nel momento sbagliato. Forse c’è già qualcun altro, una vecchia relazione o una ancora in erba che confonde le idee.

Potrebbe anche essere che non ci fosse un interesse sufficiente per continuare la frequentazione. Probabilmente l'altra persona preferisce mantenere una semplice amicizia e non vuole mandare segnali equivoci. Succede soprattutto se sparisce dai radar per dieci giorni o più. È altamente probabile che preferisca darsela a gambe e non abbia il coraggio di affrontarci direttamente.

Se a non farsi sentire è una lei, può dipendere dal fatto che il giorno prima qualcosa non sia andato come lei si aspettava. Questo lo si capisce chiaramente quando una corrispondenza frequente si interrompe all’improvviso. Le telefonate e i messaggi diminuiscono drasticamente per poi cessare completamente. Ma cosa si può fare per reagire a questo stato di cose e capirci di più?

Cosa fare se l'altro non si fa sentire

Se ci troviamo nella spiacevole situazione di non avere notizie della persona con la quale abbiamo passato un piacevole primo appuntamento, possiamo giocare a carte scoperte e chiedere perché non si faccia sentire, cercare di capire senza troppi giri di parole se qualcosa non è andato per il verso giusto e chiedere se ha interesse o meno nei nostri confronti. Il coraggio alle volte premia, e comunque accorcia i tempi di incertezza e preoccupazione rispetto alle sorti del futuro con lei o lui.

Anche se c'è stato un bacio, interpretare le sensazioni altrui non è semplice. Quello che noi possiamo aver vissuto come magico non è detto che venga percepito come tale dalla persona con la quale siamo usciti a cena fuori. Molto dipende anche dal vissuto di ognuno e dalle esperienze passate, soprattutto se relativamente recenti.

Non farsi sentire per qualche giorno potrebbe essere una strategia per farsi desiderare e capire le reali intenzioni dell’altro, ma se le cose vanno per le lunghe forse è meglio togliersi il dente (e il dolore).

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Il primo passo

Forse potrebbe essere vincente fare il primo passo, quantomeno si accorciano i tempi di sofferenza e si lancia un segnale chiaro e inequivocabile. Probabilmente l'altro ha solo bisogno di essere incoraggiato.

Una strategia potrebbe essere quella di mandare un messaggio, non troppo esplicito ma che faccia capire quali sarebbero le nostre intenzioni se si avesse via libera. Basta anche un pretesto o una scusa qualsiasi per proporre un secondo appuntamento e vedere qual è la reazione.

Può anche essere che il nostro interlocutore sia solo molto insicuro e che anche lui/lei si stia facendo le nostre stesse domande. Non agire potrebbe rivelarsi un peccato. Se abbiamo davvero a cuore una persona, cosa sarà mai fare il primo passo? Non ci sono brutte figure in amore, quando si è se stessi e si esprimono chiaramente le proprie intenzioni nel rispetto altrui.

Il mezzo di comunicazione migliore

Non si deve per forza fare una telefonata, certamente il modo più diretto e veloce di affrontare la questione. Se si è un po’ più timidi o non si vuole mettere in imbarazzo l’altra persona, si può sempre optare per un messaggio. Lui/lei lo legge quando preferisce e ha anche del tempo per elaborare il contenuto e pensare a come rispondere.

La spontaneità è un valore e, se si ha il coraggio di buttarsi, è un bene assecondarla; ma non tutti hanno lo stesso carattere e la riflessione alle volte può aiutare a non fare passi falsi. Il comportamento migliore è una via di mezzo, non temporeggiamo troppo ma non agiamo nemmeno senza riflettere un minimo.

Cosa scrivere

Meglio iniziare girando intorno alla questione, con una scusa oppure semplicemente chiedendo come sta. È bene evitare le domande troppo dirette o spigolose come: “Perché non ti fai sentire?”. Anche le affermazioni con punto esclamativo potrebbero irritare (“Non ti sei fatto più sentire!").  

Prima di scrivere, chiediamoci quali potrebbero essere le cause del silenzio. Le variabili potrebbero essere tante: non ha più stimoli, pensa di aver subito un torto o semplicemente è molto impegnato. Qualsiasi sia la ragione, comunque, se c’è un reale interesse ma lui non si fa sentire, tentare un approccio dopo il primo appuntamento non è mai sbagliato. Nella peggiore delle ipotesi, si scopre il motivo dell’allontanamento e se non c’è nulla da fare, ci si mette una pietra sopra. Oppure, si dà il giusto slancio per approfondire la conoscenza.

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