Cosa è l'orgasmo espanso?
L’orgasmo espanso, o orgasmo esteso, è un orgasmo particolarmente intenso e potente che non rimane circoscritto ai genitali ma che, come il nome lascia intuire, si espande al resto del corpo. Chi ama le classificazioni lo può ricondurre a uno degli undici tipi di orgasmo femminile che sono stati (finora) individuati e descritti, e più precisamente a quello che viene definito come “orgasmo del corpo”.
Sì, perché a differenza dei più conosciuti (anche se non da tutte, ahinoi!) orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale, l’orgasmo espanso coinvolge molte altre parti del corpo femminile, e in particolare l’addome, che viene attraversato da numerose contrazioni.
Ma coinvolge anche (e soprattutto) la mente: il piacere provato durante l’orgasmo espanso, così intenso e prolungato, supera di gran lunga quello causato da un orgasmo “normale”, tanto che alcune fortunelle che lo hanno sperimentato avrebbero raggiunto addirittura quelli che nella letteratura scientifica sono riconosciuti come altered states of consciousness: sensazioni di vuoto assoluto o, al contrario, di assoluta pienezza, connessione con il divino, aumento della creatività, e un sacco di altre cose meravigliose e, forse, un po’ fricchettone.
La “scoperta” dell’orgasmo esteso
Ad averne intuito l’esistenza prima e ad averla portata sotto i riflettori della scienza poi è infatti stata Patricia Taylor, ex she wolf of Wall Street travolta, alla fine degli anni Ottanta, dall’incontro con lo scivaismo kashmiro (tradotto in soldoni: una delle tante declinazioni filosofiche e religiose del tantra). Patricia Taylor, dopo aver provato per la prima volta quello che avrebbe poi battezzato come expanded orgasm, decise di dedicare a esso la sua tesi di dottorato in Transpersonal Psychology, e nel 2000 intervistò e osservò un campione di 22 donne che sostenevano di avere una durata dell’orgasmo che andava dai 20 secondi ai 60 minuti (sì, proprio 60 minuti, un’ora!). E grazie a lei, divenuta nel frattempo counselor di coppia e autrice del bestseller Expanded Orgasm: Soar to Ecstasy at Your Lover's Every Touch, non solo si sono moltiplicati corsi e seminari mirati all’apprendimento dei segreti del piacere, ma anche il mondo scientifico ha iniziato a studiare con maggiore interesse uno dei grandi misteri dell’universo: l’orgasmo femminile.
Gli orgasmi più lunghi secondo la scienza
Molto interessante, a questo proposito, è uno studio tuttora in corso condotto dal dottor Umit Sayin della Instanbul University. Expanded Sexual Response in the Human Female: The Mechanisms of Expanded Orgasms in Women (questo il titolo dello studio) si propone di indagare più a fondo la natura dell'orgasmo espanso, studiandone le differenze rispetto all’orgasmo multiplo e all’orgasmo sequenziale, per esempio, e ha lo scopo di capire se l’orgasmo esteso è alla portata di tutte oppure no (decisamente utile saperlo, se pensiamo che in Italia 1 donna su 10 soffre di anorgasmia e che, stando a un sondaggio condotto da un noto brand di sex toys in Gran Bretagna, 1 donna su 20 non ha mai raggiunto l’orgasmo in compagnia di un partner!). Il dottor Umit Sayin e i suoi collaboratori hanno osservato un campione di 30 donne con quello che hanno definito ESR, Expanded Sexual Response (praticamente un sinonimo di expanded orgasm) e un gruppo di controllo composto invece da donne che non avevano mai provato un orgasmo di tale portata. E la cosa molto interessante è che sono riusciti a rintracciare alcune caratteristiche che differenziano le donne con ESR dalle altre.
Tutte le donne possono raggiungere l’orgasmo espanso?
Ci sono perciò donne alle quali l’orgasmo espanso è precluso? Speriamo di no (e nel prossimo paragrafo vedremo come provare a raggiungerlo), ma sicuramente ci sono donne che lo sperimenteranno con maggior facilità. I ricercatori hanno per esempio notato che le donne con ESR conoscono sia l’orgasmo clitorideo sia quello vaginale (e l’orgasmo vaginale è uno sconosciuto per il 70% delle donne) e che riescono a raggiungere l’orgasmo multiplo (cioè una serie di orgasmi crescente in intensità) con la maggior parte delle proprie attività sessuali. Inoltre queste donne hanno maggior consapevolezza delle proprie zone erogene (non sono clitoride-centriche come la maggior parte di noi), si masturbano con maggior frequenza e hanno più fantasie erotiche. Insomma, hanno una maggior conoscenza del proprio corpo e si sentono più libere di darsi piacere e di fantasticare. E, last but not least, hanno muscoli pelvici più tonici (tenetelo a mente perché ci torneremo su tra qualche riga).
Come raggiungere l'orgasmo espanso
Interessanti gli studi, belle le percentuali, ma adesso diteci un po' come si raggiunge un orgasmo espanso? Si tratta di una chimera come lo squirting? Come per tutto ciò che riguarda il piacere sessuale, una ricetta infallibile non esiste, ma di sicuro possiamo ricavare qualche dritta da quanto visto finora e dalla saggezza tantrica.
- Sappiamo bene che il piacere parte anzitutto dalla testa, e perciò per poterlo raggiungere dobbiamo liberarci da ogni pensiero che lo può ostacolare. Vietato pensare che state facendo qualcosa di “sporco”, vietato pensare alle bollette da pagare, vietato preoccuparsi della cellulite: tutto quello che dovete fare è concentrarvi sul presente, su quello che state provando e sulle sensazioni che vi restituisce il vostro corpo.
- Dedicate del tempo a voi stesse e al vostro corpo. In altre parole: masturbatevi! Solo così potrete sapere cosa vi piace e cosa no, e insegnarlo al vostro partner.
- Respirate. Non è un caso se il respiro è alla base del tantra! Un respiro lento, profondo e controllato permette di rilassare il corpo e la mente e di lasciarli aperti a ricevere il piacere. Non solo: respirare con calma quando si raggiunge l’orgasmo permette di “dilatare” e prolungare il piacere (che è un po’ il nostro obiettivo, no?).
- Sappiamo che è il clitoride la via di accesso principale all’orgasmo, ma provate a girarci attorno il più possibile. Dedicatevi per tanto, tanto tempo ai cosiddetti preliminari (ma senza mai giungere al quid però!): fatevi massaggiare tutto il corpo, fatevi baciare, fatevi accarezzare, e concentratevi il più possibile su ogni singola sensazione.
- Date una controllata ai vostri muscoli pelvici. Il pavimento pelvico è quell’insieme di muscoli che, tra le mille altre funzioni, consentono di provare l’orgasmo e di provarlo con maggiore o minore intensità. Passare degli anni, gravidanze, sedentarietà o al contrario sport ad alto impatto possono compromettere la tonicità di questi muscoli, e di conseguenza la vostra capacità di provare piacere. Ma con esercizi di Kegel e/o palline vaginali tornerete forzutissime!
- Avete mai sentito parlare di edging? Si tratta di una tecnica per posticipare l’orgasmo e renderlo, quindi, più intenso una volta raggiunto. Quando sentite che siete lì lì per venire, fermatevi: che siate da sole o in compagnia, rallentate drasticamente il ritmo o cambiate direttamente il tipo di stimolazione, per poi riprenderlo, per poi interromperlo di nuovo, e così via (non all’infinito!). Quando finalmente vi concederete l’orgasmo, sarà decisamente più potente!
- Invitate il partner a stimolare il vostro punto G o, meglio ancora, la vostra area CUV (clitoride-uretra-vagina): chiedetegli di solleticare il vostro clitoride massaggiando, al tempo stesso, la corrispondente area all’interno della vostra vagina.
- Prendetevi tutto il tempo che vi serve e godetevi tutti i tentativi più o meno riusciti: difficilmente riuscirete subito a raggiungere un orgasmo prolungato di mezz’ora se fino ad adesso facevate l’amore pensando nel frattempo alla lista della spesa! Ma ogni prova, se vissuta con spirito curioso e giocoso, sarà un tassello in più nella costruzione della complicità con il vostro lui e del vostro piacere. E quando riuscirete a essere attraversate da scosse orgasmiche per un’ora intera, fatecelo sapere!