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Esiste davvero una differenza tra orgasmo vaginale e clitorideo?

donna nella vasca
Orgasmo vaginale o clitorideo? Le sfumature del piacere femminile e come raggiungerlo facilmente
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Qual è a differenza fra orgasmo vaginale e clitorideo? Da sempre l'orgasmo femminile viene raccontato come un mistero, in eterna oscillazione fra tabù, segreti e nodi da sciogliere. Che fra uomini e donne, soprattutto quando si parla di sesso, ci siano delle differenze, è un dato di fatto. A partire dall’annosa questione dell'orgasmo vaginale e clitorideo, una sorta di yin e yang ancora da esplorare, da scoprire e da conoscere.

Il corpo femminile infatti è in grado di raggiungere diversi tipi di piacere, che per schematizzare possiamo ricondurli a tre ambiti: vaginale, clitorideo o multiplo. Quando la donna durante un rapporto sessuale raggiunge il suo culmine sperimenta delle contrazioni involontarie che amplificano al massimo le sensazioni provate: l’orgasmo è un’esperienza unica e può diventare ancora più appagante se impariamo a riconoscerne le sfumature.

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L'orgasmo vaginale

L’orgasmo vaginale viene solitamente raggiunto tramite la stimolazione di una zona che è stata definita punto G attraverso la penetrazione. Questo meraviglioso punto del piacere si trova nella parete frontale della vagina a circa 2 centimetri dall’ingresso. Provoca un piacere intenso caratterizzato da una sensazione di pulsazione profonda delle pareti vaginali. La durata può variare da persona a persona e non necessità di un periodo di riposo. Ciò significa che si possono provare degli orgasmi multipli in cui non scende la tensione sessuale. L’orgasmo vaginale è stato oggetto di studi per moltissimo tempo e in tanti hanno ipotizzato che sia il risultato di una stimolazione prolungata di varie zone erogene che provocano l’eccitazione femminile, come il clitoride, l’uretra e le piccole labbra.

Come trovare il punto G

L’orgasmo vaginale è strettamente legato alla stimolazione del punto G. Ciò significa che per raggiungerlo il rapporto sessuale si dovrà trasformare in una caccia a questa famigerata zona. Se vuoi riuscirci, sola oppure con il tuo partner, per prima cosa rilassati e sdraiati a pancia in su. Rivolgi il palmo della mano verso l’alto, poi inserisci una oppure due dita all’interno della vagina e piegale da un lato e dall’altro, toccando le parti interne sino a quando non percepirai la presenza di un’area tondeggiante e rugosa. A questo punto avrai trovato il punto G! Il piacere causato dalla sua stimolazione è profondo e intenso, ma attenzione: potresti avvertire un certo fastidio, in questo caso sarebbe preferibile interrompere e magari riprovare dopo un po’.  

L’orgasmo clitorideo

L’orgasmo clitorideo, a differenza di quello vaginale, viene raggiunto con più facilità dalle donne. Prevede infatti la stimolazione del clitoride, un’area ricchissima di terminazioni nervose che si trova proprio nella zona anteriore della vulva. In questi casi non è necessaria la penetrazione, ma basta stimolare direttamente il clitoride utilizzando la lingua oppure le dita. Ciò che conta in questo caso non è però solo la sollecitazione di quella zona, ma anche la pressione, il movimento e la velocità. Si inizia dolcemente, aumentando gradualmente i movimenti in modo da assecondare il piacere che cresce. L’orgasmo provoca una sensazione intensa di calore e di elettricità con contrazioni intense. Questo tipo di piacere è così forte che provoca una sensibilità eccessiva nell’area, così tanto che si ha la necessità di riposare per qualche minuto.

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Come stimolare il clitoride

Come si raggiunge l’orgasmo clitorideo? Se stimolato nel modo giusto il clitoride può regalare sensazioni intense in pochissimi minuti. Per trovarlo ti basterà aprire con delicatezza le grandi labbra e tastare con le dita sino a trovare una piccola sporgenza. I clitoridi non hanno tutti la stessa forma o dimensione, alcuni sporgono di più, altri invece sono nascosti fra le labbra. A questo punto basterà accarezzarlo con le dita, realizzando dei movimenti circolari, piccoli e delicati. Insisti nella zona che si trova in alto, proprio all’incrocio fra le labbra. Poco prima di raggiungere l’orgasmo il clitoride aumenterà il suo volume grazie flusso sanguigno, per poi ritirarsi.

Le differenze

L’orgasmo vaginale e clitorideo sono sempre stati oggetto di studio, scatenando discussioni e curiosità. Il primo a parlarne fu Sigmund Freud: secondo il noto psicoanalista il piacere vaginale si raggiunge dal momento in cui si arriva alla piena maturità sessuale, mentre al piacere clitorideo si arriva nelle fasi in cui l’intimità viene sperimentata e vissuta con immaturità. Questa visione è oggi completamente superata. Nel corso del tempo i ricercatori hanno dimostrato che molto più semplicemente i due orgasmi si raggiungono attraverso stimolazioni differenti di varie parti del corpo femminile. Non solo: attivano anche differenti aree sensoriali del cervello.

L’orgasmo clitorideo si sperimenta tramite la stimolazione del clitoride. Questa zona è facilmente raggiungibile anche senza la penetrazione, per questo il piacere può essere sperimentato da tutte le donne. Al contrario l’orgasmo vaginale è strettamente legato alla penetrazione e viene causato dalla pressione di dita, sex toys oppure del pene sulla parete frontale della vagina, proprio nell’area in cui si trova il punto G.

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