L’ultima tendenza (negativa) da cui fuggire quando si parla di dating online (e non solo) è il paperclipping. Non bastavano il ghosting o il breadcrumbing a complicarci la vita, ora ci si mettono anche ex che compaiono e scompaiono, in una sorta di gioco del nascondino che rischia di farci davvero male.
Le relazioni non sono mai semplici, soprattutto in un’epoca in cui tutto è fluido e in continuo mutamento. Basta un tap sullo smartphone per conoscere qualcuno, ma anche per cancellarlo per sempre. Ma cosa accade quando chi ti ha spezzato il cuore (o semplicemente deluso) ricompare? Non parliamo di un ex partner che cambia idea o che sceglie di riprovarci, ma di qualcuno che, periodicamente, bussa alla tua porta – con messaggi o chiamate – solo per assicurarti che ci sei. Piccolo spoiler: non ti fa assolutamente bene!
Se stare alla larga dal paperclipping a volte è impossibile, di certo fondamentale individuare le dinamiche di questo meccanismo dannoso e starne alla larga. Soprattutto perché il più delle volte chi mette in atto questa tecnica è un narcisista che non ha nessuna intenzione di tornare al tuo fianco, ma solo di nutrire il suo ego (e sentirsi meglio).
Cos’è il paperclipping
Ma andiamo con ordine. Come nasce il paperclipping? Il termine significa “fermare con una graffetta”. La graffetta di cui si parla è Clippy, lo strumento di Microsoft Word, ormai andato in pensione, che negli anni Duemila compariva all’improvviso sul foglio di lavoro per chiedere all’utente se avesse bisogno di aiuto. Nel tempo Clippy è entrato nell’immaginario dei Millennials e oggi viene usato, appunto, per descrivere un comportamento particolare nell’era del dating.
Il legame fra le relazioni e Clippy la graffetta nasce da una illustrazione realizzata da Samantha Rothenberg. La disegnatrice ha usato questa icona per raccontare un’esperienza vissuta sulla sua pelle.
“Per me, il paperclipping è quando qualcuno sa di averti lì a disposizione e sente che ti stai raffreddando. È un modo di tendere la mano, non nel tentativo di vederti o di far andare avanti le cose, ma per riaccendere la fiamma e assicurarsi che tu sia ancora un'opzione” - ha raccontato - “È piuttosto comune, e dare un nome all'azione ne rafforza l'empowerment; ma, piuttosto che lasciare che un paperclipper ti dia false speranze, puoi chiamarlo per quello che è e andare avanti”.
Nell’illustrazione, pubblicata sul suo profilo Instagram e divenuta virale, Clippy svela situazioni che, purtroppo, molte hanno vissuto e sperimentato.
“A volte compaio di colpo senza ragioni, come adesso”, dice. “La verità è che sono problematico, vulnerabile, e non particolarmente interessato a te”. E continua: “Ma non voglio che tu dimentichi della mia esistenza”.
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Il paperclipping si colloca a metà fra lo zombeing e il benching. Si tratta di un comportamento egoista e insensibile che non prende in considerazione le emozioni altrui. La persona infatti scompare, poi si presenta di tanto in tanto solamente per sapere che tu sei ancora lì, a disposizione. I suoi strumenti? Brevi messaggi, magari una foto o poche parole. L’obiettivo? Riaprire i contatti, creare un nuovo contatto con te e sapere, grazie alla tua risposta, che sarai sempre a disposizione.
Come difendersi dal paperclipping
Il paperclipping crea instabilità emotiva e ferisce, ogni volta di più, i tuoi sentimenti. Magari hai ripreso in mano la tua vita dopo una brutta rottura oppure hai dimenticato il modo orrendo in cui sei stata trattata proprio da questa persona. Insomma: sei andata avanti. Ma ecco che, proprio quando sembrava che ti sentissi meglio, questa persona ricompare con un messaggino.
Magari all’inizio la cosa ti gratifica, ma dopo un breve scambio…pouf…lui scompare ancora. Per poi ricomparire il mese successivo. E sparire di nuovo. Un’altalena emotiva che ti porta in Paradiso e subito dopo all’Inferno.
Gli altri termini da conoscere
Non solo paperclipping, esistono altri termini che devi conoscere se ti addentri nel mondo delle relazioni. Il ghosting, ad esempio, è il più classico dei meccanismi. Esci con una nuova persona, c’è una buona intesa e tutto sembra procedere per il meglio. Poi, proprio quando sembri pronta per una nuova relazione, ecco che scompare nel nulla, proprio come un fantasma, senza dare alcuna spiegazione.
L’evoluzione del ghosting è l’orbiting nel quale la persona, anziché sparire del tutto, torna ad orbitare intorno a te come un pianeta, ma non fa mai nessuna mossa. Il contrario del ghosting è invece l’haunting: tu l’hai mollato, stai riprendendo la tua esistenza come se nulla fosse, ma l’ex continua a comparire ovunque, sui social. Like alle foto, commenti: insomma un comportamento decisamente fastidioso!
Ma non finisce qui. Troviamo poi il benching, in cui sei costretta a restare in panchina in attesa di scoprire se lui ti chiamerà oppure no, e il textlationship, in cui la vostra relazione è fatta solo di messaggi, senza alcuna possibilità di incontri dal vivo.
Infine troviamo il breadcrumbing, che assomiglia molto al paperclipping e che significa letteralmente “spargere delle briciole”. Chi frequenti ti lancia dei messaggi, facendoti capire che gli piaci, per poi scomparire di nuovo e riapparire ancora una volta.