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Essere clingy in una relazione rende la vita difficile a entrambi: ecco cosa significa

essere clingy in una relazione
05-07-2022
Spesso confusa con quella needy, la persona "clingy" si attacca morbosamente e tende a creare un poco sano rapporto di dipendenza dove, sfortunatamente, tutto il resto passa in secondo piano

La parola clingy, che tradotta liberamente in italiano significa “appiccicosa”, non ispira associazioni particolarmente positive. Essere clingy in una relazione significa essere una persona che, più o meno consapevolmente, soffoca il partner con attenzioni non richieste e fatica a separarsene.

Eppure c’è qualcosa sul partner di questo tipo che dovresti sapere prima di etichettarlo automaticamente come una potenziale compagnia tossica o disfunzionale. Conosci ciò che ti circonda, come sempre, e riuscirai a sfruttare al meglio tutte le occasioni, senza sottovalutare le persone che ti vogliono bene davvero.

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Perché essere clingy in una relazione?

 Da non confondere con la persona needy, ovvero bisognosa di attenzione, quella clingy tende ad appiccicarsi al partner, con cui sviluppa un rapporto dove tutto il resto passa automaticamente in secondo piano. Può sembrare sbagliato, e in effetti lo è. Tuttavia, è bene capire da cosa questo bisogno origina.

Molto spesso la persona clingy vive il suo rapporto con ansia e paura. Non si aggrappa all'altra persona per controllare e manipolare, dunque, ma teme di perdere qualcosa di importante. Alcune persone appaiono clingy nei primi mesi di relazione, specialmente quando il partner sembra meno affezionato di quanto non si vorrebbe.

È una reazione – sbagliata – di slancio e totale dimostrazione di disponibilità al partner, per fargli capire che davanti c’è una persona su cui può fare affidamento. Molto spesso il comportamento "appiccicoso" nasce da un sentimento di insicurezza che origina dalla storia stessa, o magari dal proprio aspetto fisico. Dalle esperienze passate. Qualcuno potrebbe essersi approfittato di una persona clingy, in passato, e adesso essa ha scelto di dimostrare al suo partner che non c’è bisogno di approfittarsi di lei o lui: le sue intenzioni sono le più pure e disinteressate.

Ciò detto, questa non è una ragione valida per passare sopra a un simile comportamento. Quando le insicurezze del partner che si dimostra essere clingy in una relazione tendono a soffocare ogni spontaneità, non è sano per nessuno. Ricordati che molto, molto spesso essere clingy significa anche essere gelosi, e la gelosia nasce soprattutto dall’instabilità e dall’insicurezza.

Come riconoscere un partner clingy

Il partner può manifestare la sua “clinginess” in tanti modi. Quando non siete insieme, potresti ricevere un flusso costante di messaggi e vocali. Spesso le persone clingy si attaccano al partner per tenerle d’occhio, e questa è una conclamata red flag. Non hai bisogno di qualcuno che ti tenga d’occhio, te la caverai benissimo da sola in qualsiasi occasione. E viceversa, se sei tu la persona clingy: se sei una relazione alla base dovrebbe esserci la fiducia e l'autonomia, e non dovrebbe esserci alcun bisogno di "incollarsi" all'altro.

Quando siete insieme e magari siete fuori a cena con dei tuoi amici, magari di bell’aspetto, il partner clingy potrebbe manifestare comportamenti insolitamente appiccicosi e fastidiosi. Davanti a un possibile rivale, il tuo partner potrebbe sentirsi gravemente minacciato. La minaccia titilla l’insicurezza e, naturalmente, il risultato è una scenata di gelosia priva di alcun fondamento.

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Parimenti, potrebbe sentirsi minacciato tutte le volte che esci senza di lui (o di lei), o potrebbe presentarsi all’improvviso a cena con i tuoi amici – senza invito. In questi casi il bisogno di controllo è più forte anche del buon senso e, se applichi questo comportamento a un contesto a te sgradevole, è giunto il momento di affrontare il problema. Nessuno, nemmeno la persona della tua vita può permettersi di controllare con chi stai passando del tempo.

Un’altra particolarità delle persone clingy è quella di non coltivare interessi o hobby, e talvolta addirittura di non avere amici. Essere clingy in una relazione significa abbandonare o mettere completamente da parte i propri interessi per dedicarsi 24/7 alla relazione. I partner clingy ti mettono al centro del loro universo, nel bene e nel male.

È difficile interessarsi a una persona che vive e respira in funzione di quello che fai tu. Ti eri innamorata per i suoi interessi, per la persona che era, e adesso ha abbandonato tutto per crearti un altare di adorazione. Non è sano, sei d’accordo? Specialmente quando il partner clingy ha costante bisogno del contatto fisico, di toccarti e di baciarti anche quando non è il caso.

ATTENZIONE: tutti i comportamenti che abbiamo riportato fin qui potrebbero essere una buona traccia per fare un po' di autoanalisi. Se sei tu a comportarti in maniera "clingy" nella relazione, forse è ora di cominciare a cambiare atteggiamento e a capire perché ti stai comportando così.

Come sopravvivere a un partner "clingy"

Se senti che il paragrafo precedente racconta una grande fetta della tua relazione ma pensi che il rapporto meriti di essere salvato, ci sono diverse cose che puoi tentare.

  • Prova a spiegare al tuo compagno clingy che questo suo modo di comportarsi ti provoca disagio. Trasmettigli l’importanza che ha per te non solo il tempo che passate insieme, ma anche quello che passate separati.
  • Se il tuo partner prova a ritorcere contro di te le sue emozioni, potresti dovergli suggerire un taglio drastico della relazione. In alternativa, dovrebbe provare con la terapia presso un professionista.
  • Questo problema tende a ingigantirsi con tempo se non viene affrontato nel modo giusto. Molto spesso basta dimostrare di essere persone degne di fiducia, e il comportamento clingy scompare. In altri casi invece peggiora, e allora hai davanti una persona che ha bisogno di aiuto. Non del tuo, però: tu sei libera di non aiutarla.
  • Comunicazione, empatia e confini definiti e chiari: se la relazione vale la pena, dovrai lavorare soprattutto su questi tre punti. Per tutto il resto c’è l’amicizia!
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