Hai chiuso una relazione importante? Stai per dire al tuo partner che non lo ami più? Non dovresti colpevolizzarti quando finisce una relazione; smettere di amare qualcuno non è un crimine, non provare più le stesse cose è legittimo e trascinare un rapporto che non funziona non fa bene né a te né all’altra metà della coppia.
Provare dolore è più che legittimo, sia che tu vesta le parti di chi lascia che di chi viene lasciato, quello che è importante è non colpevolizzarsi. Rincorrere storie che non funzionano fino a farsi venire i sensi di colpa e avvertendo la sensazione di aver fallito non è altro che nocivo. Questo indipendentemente dalla durata della storia.
Nell’immaginario comune quando una storia si chiude ci si divide in due ruoli: da una parte il carnefice e dall’altra la vittima; questi due ruoli coincidono rispettivamente con chi lascia e con chi viene lasciato. Ma siamo sicuri sia davvero così? E soprattutto, è giusto provare sensi di colpa per aver chiuso una relazione? Te lo sveliamo in questo articolo.
VEDI ANCHE LifestyleAmore finito? Come capire se è davvero cosìPerché non colpevolizzarsi quando si chiude una storia
Come abbiamo accennato, provare un senso di colpa perché è finita una relazione non è affatto positivo e non ci fa stare bene. Se hai detto al tuo partner che non lo ami più, non dovresti focalizzarti sulle emozioni negative. Pensa che hai chiuso una relazione che non funzionava, ora potrai pensare a te stessa e il tuo ex partner potrà fare lo stesso. Continuare una relazione non avrebbe comunque avuto senso.
In caso tu invece sia la persona lasciata non dovresti colpevolizzarti ma casomai fare un lavoro di autoanalisi e di indagine della situazione: in questo modo potrebbero emergere le eventuali criticità che ci sono state, aiutandoti in futuro ad evitare di commettere gli stessi schemi.
Il senso di colpa non ti fa guardare al futuro
Sappiamo che fa parte inevitabilmente di una delle fasi della chiusura ma è importante lavorarci poiché il senso di colpa può diventare un limite che ti blocca; restare fermi e non riuscire ad andare avanti non solo non ti aiuta a rivivere il passato ma ti fa perdere giorni preziosi del tuo presente.
Sentirsi addolorati e con il cuore a pezzi, o al contrario avere timore che l’altra persona stia soffrendo può spingerti ad un momento di stop che ti potrebbe bloccare totalmente.
L’importanza della responsabilizzazione
Dividiamo due scenari tenendo conto del ruolo che potresti avere. Se vesti i panni di chi ha fatto in modo che la relazione si chiudesse devi prenderti le tue responsabilità; è giusto non trascinare rapporti che non funzionano ma allo stesso tempo non puoi nemmeno farti carico dei dolori degli altri.
Se al contrario vesti i panni di chi viene lasciata non puoi passare il tempo a provare senso di colpa per eventuali errori, continuando a rimuginare su quello che potresti aver sbagliato. Molte volte le relazioni si chiudono ma non c’è un vero colpevole; devi tenere a mente che ciò che è stato non lo hai fatto da sola ma con quello che era il tuo partner.
VEDI ANCHE LifestyleSette cose concrete che puoi fare subito per superare una rotturaCome liberarsi dal senso di colpa
Chiaramente comprendiamo che, nonostante ti stiamo dicendo quanto sia nocivo e inutile colpevolizzarti quando finisce una relazione non è assolutamente facile affrontare questa situazione. Ecco perché vogliamo svelarti qualche trucco per liberarti dal senso di colpa.
Queste sensazioni sono strettamente legati ad una serie di schemi comportamentali che abbiamo assorbito nel corso della nostra vita; può essere molto doloroso ed è quindi fondamentale prenderci cura di noi quando affrontiamo un periodo di questo tipo. Cosa possiamo fare dunque per combatterlo?
Per prima cosa smettiamo di farci la guerra e diciamoci di aver provato a fare del nostro meglio; l’errore è assolutamente umano ma nessuno fa naufragare volontariamente una relazione. Quindi iniziamo a guardare quanto impegno abbiamo messo e se non è bastato proviamo a farcene una ragione.
In seconda battuta vogliamo sottolineare quanto la nostra responsabilità non vada ad intaccare la vita degli altri; questo lo diciamo perché molte persone soffrono della sindrome da crocerossina e si trovano a schiacciare il proprio benessere per favorire quello degli altri. Ricordati che tu non hai la responsabilità sulle vite altrui ma solo sulla tua.
Con un lavoro di introspezione e autoanalisi puoi andare ad osservare le esperienze e far emergere i tuoi sentimenti; in questo modo potrai chiarire la situazione in modo più razionale.
Potrebbe anche capitare che tu possa essere la “colpevole” della fine di una relazione; questo non significa che tu debba farti divorare o metterti alla gogna. Ciò che è stato è stato, puoi chiedere scusa e accettare le conseguenze lavorando in futuro su quanto accaduto.
Imparare a perdonare te stessa è un passo fondamentale che dovresti fare per riuscire a smettere di colpevolizzarti quando finisce una relazione; spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi e andiamo a minare la nostra autostima con atteggiamenti autodistruttivi. Le cose che impariamo alla fine di una relazione ci aiuteranno ad affrontare il futuro in modo diverso e con più consapevolezza.