Quando si parla di relazioni, si entra in un mondo talmente intricato che è difficile comprenderne ogni dinamica. Comprese quelle che portano ad aspettarsi che il partner cambi e che il rapporto che si vive si trasformi rispetto a quello che è.
Ma perché, in alcuni casi, si vive con la tendenza ad aspettarsi che il partner cambi rispetto a quello che è perché farlo non è mai una cosa buona ne per se stessi ne per il rapporto stesso che si sta vivendo? Le motivazioni sono tante e tutte o quasi che portano alla stessa soluzione: questo genere di aspettative porta sofferenza, in chi le vive e, con grande probabilità, anche in chi dovrebbe soddisfarle. Ma cerchiamo di capire meglio il tutto.
Perché ci si aspetta che il partner cambi
Prima di scoprire perché è bene non farlo è importante capire anche perché accade, ovvero come ci si ritrova nella situazione di sperare o credere che il partner cambi e che la relazione che si vive si modifichi a sua volta, ovviamente in meglio.
Di fatto, questa è una cosa che capita per la maggiore al sesso femminile, molto più incline ad illudersi di poter cambiare chi si ha accanto, con pazienza e con la forza del proprio aiuto e amore. E tutto in funzione delle aspettative che ci si è create nei confronti della persona che si ha accanto e della relazione che si vorrebbe vivere e che magari, non soddisfa a pieno i propri desideri. Una modalità di pensiero che, non solo non dovrebbe esserci, poiché bisognerebbe accettare la persona che si è scelta di avere vicino così com’è, ma che, di rimando, porta anche una buona dose di sofferenza.
Ma non solo. Il cercare di cambiare la persona che si ha accanto o lo sperare che il partner cambi, è un po’ come credere che, se ci sono dei problemi, dipendano solo e unicamente dall’altro, senza fare un’attenta autocritica anche verso se stessi, ricercando i motivi della propria insoddisfazione o infelicità all’esterno senza invece lavorare internamente.
Cambiare o non cambiare?
Un circolo vizioso che non fa altro che genera ulteriore insoddisfazione e sofferenza e questo per la semplicissima ragione che, se il partner non vuole cambiare questo non accadrà mai. E oltretutto non siamo noi a dover decidere se la persona che abbiamo accanto debba essere diversa da ciò che è solo per esaudire un nostro desiderio e aspettativa.
Il credere che qualcuno cambierà in funzione dei propri desideri e richieste, poi, è un comportamento dannoso poiché può creare una dipendenza emotiva verso la persona che si ha vicino, restando in attesa di un qualcosa che non accadrà, percependo ogni minima mutazione come un segnale, e vivendo costantemente in una situazione che non dona serenità o che non soddisfa, subendola e facendola subire anche chi, del tutto inconsapevole, divide la sua vita con voi.
Di fatto, quindi, se ci sono aspetti del partner che non piacciono, che fanno stare male o che non soddisfano la propria idea di relazione, l’unica cosa possibile da fare è quella di parlare apertamente con il proprio/a compagno/a, rendendolo partecipe della propria situazione ma senza crearsi aspettative a riguardo. Imparando ad ascoltare anche le ragioni del partner e venendosi incontro. Mettendo sul tavolo le carte scoperte e permettendo all’altro di agire, sempre che lo voglia.
Se questo non dovesse avvenire o se la relazione intrapresa non è come la si vuole, poi, è bene evitare di mettersi in attesa che il partner cambi, ma piuttosto è doveroso nei propri riguardi cercare ciò che davvero può rendervi felici, prima dentro di voi poi con qualcuno che sia davvero ciò che desiderate.