Prova a pensare alle persone che generalmente ti affascinano e attraggono: sicuramente avranno dei tratti, fisici, caratteriali e/o comportamentali, simili. C’è una ragione: tutti noi tendiamo a scegliere sempre lo stesso tipo di partner. Ma qual è il denominatore comune che ci fa innamorare proprio di quelle tipologie di soggetti?
Molti di noi hanno un modello “tipo”
Molti, dopo aver rotto una relazione insoddisfacente, nel tempo si ritrovano in situazioni simili. Si innamorano cioè di una persona che somiglia molto al loro ex compagno e questo li porta a ripetere gli stessi schemi. Si ritroveranno, quindi, alle prese con ostacoli, difficoltà e conflitti uguali (o quasi) a quelli che hanno già affrontato pur avendo un nuovo legame.
Il motivo è semplice: i ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Toronto hanno scoperto che, nel bene e nel male, è probabile che ciascuno di noi abbia un "tipo" definito. E molti psicologi la pensano come loro.
Dopotutto, abbiamo una preferenza per molte cose: per uno shampoo, per un colore, per un mezzo di trasporto, per un look. Perché allora non dovremmo avere una predilezione anche quando si tratta di amore e relazioni?
Ci fa sentire sicuri
La tendenza a scegliere sempre lo stesso tipo di partner, secondo le ricerche, è in linea con il nostro istinto di cercare schemi conosciuti e agire in base a essi. La nostra sopravvivenza quotidiana dipende dalla nostra capacità di fare scelte, analizzare dati ed elaborare informazioni (spesso confuse o conflittuali), il che è reso possibile solo dalla capacità del nostro cervello di identificare e seguire schemi.
Quando operiamo all'interno di vecchi schemi familiari, non abbiamo bisogno di pensare a quello che stiamo facendo. Questo lascia la nostra mente libera di vagare e di rilassarsi.
Inoltre, se non cambiamo rotta ma ci muoviamo all’interno di ciò che abbiamo già sperimentato e che conosciamo, ci sentiamo più sicuri e protetti.
Ecco perché, anche nel campo delle relazioni, tendiamo a ripetere sempre le stesse dinamiche, anche se fallimentari e tossiche.
Tutta colpa dei genitori
C’è anche un’altra ragione se scegliamo sempre lo stesso tipo di partner. Secondo gli esperti, le persone tendono a relazionarsi con chi amano nello stesso modo in cui hanno appreso a relazionarsi con i genitori da bambini.
Queste prime relazioni, infatti, sono responsabili dello sviluppo dei nostri modelli di attaccamento e del modo in cui ci approcciamo agli altri, specialmente in situazioni di stress.
Chi ha avuto un rapporto positivo, soddisfacente, sano, sereno con i propri genitori tenderà a ricercare individui simili a loro nel modo in cui interagiscono e comunicano.
Lo stesso, però, faranno anche coloro che hanno avuto legami conflittuali, negativi e poco soddisfacenti con mamma e papà: anche loro tenderanno a ripetere questi schemi relazionali nelle loro future coppie. Cercheranno così, in maniera più o meno inconscia, soggetti che hanno qualcosa in comune con i loro genitori, magari per non commettere i loro stessi errori.
E, ancora, coloro che hanno sviluppato uno stile di attaccamento ansioso possono essere inclini ad attrarre persone emotivamente non disponibili, molte delle quali hanno uno stile di attaccamento evitante. Il che si traduce in scarse possibilità che la relazione duri.
Come smettere di scegliere sempre lo stesso tipo di partner
Gli schemi appresi nel passato, per quanto radicati, non sono immodificabili. Se ti rendi conto che ti impediscono di costruire relazioni davvero importanti e ti portano a essere scontenta della scelta dei tuoi compagni di viaggio, dovresti fare qualcosa per uscire da questa situazione.
Come? Ricorda: l'unico modo per cambiare il nostro comportamento è iniziarne uno nuovo. Se hai mai provato a rinunciare a una cattiva abitudine o a imparare una nuova abilità, allora sai già quanto il cambiamento possa essere difficile. Ma non è impossibile. Ecco da dove puoi iniziare.
- Per prima cosa identifica le tue paure: pensa a ciò che ti spaventa di più quando sei in coppia e pensa al motivo per cui potresti sentirti in quel modo (relazioni genitoriali nell'infanzia, rotture passate non volute, esperienze traumatiche, e così via).
- Chiediti quali sono le somiglianze tra le relazioni e i partner che hai avuto: sono finanziariamente inaffidabili, emotivamente freddi, violenti, infedeli? Questo è il modello da cambiare.
- Domandati anche quali sono i problemi che tendi ad avere con i tuoi partner. In questo modo, identificherai gli elementi su cui devi lavorare da sola.
- Non aver paura delle cose che potrebbero succedere prima ancora che accadano. Ma non lasciare che queste paure ti portino in situazioni che ti mettono a disagio o ti fanno sentire infelice.
- Sii sicura di te e impara a conoscerti di più: ogni persona ha un numero di virtù e difetti. Essere consapevole di questo può farti apprezzare maggiormente i tuoi atteggiamenti e comportamenti. E ricorda che i comportamenti possono essere elaborati e migliorati. Amandoti di più imparerai anche a farti amare e ad amare meglio gli altri.
- Non devi pensare che la tua felicità dipenda dalla persona accanto a te, ma dovresti sentirti bene e felice per te stessa.
- Allarga gli orizzonti: ci sono persone interessanti che escono dai modelli da cui in genere sei attratta. Datti la possibilità di conoscerle, non allontanandole a priori.
- Almeno all'inizio di una relazione, concentrati su ciò che fa il tuo partner, non su ciò che dice.