Di asessualità si è iniziato a parlare da pochissimo tempo e ancora meno si sente discutere riguardo le relazioni fra persone asessuali e non. Con questo termine si intendono persone che non hanno attrazione sessuale verso gli altri, non presentano dunque pulsioni sessuali. Ricerche indicano che questa condizione coinvolgerebbe circa l’1% della popolazione, motivo per cui l’asessualità è considerata fra gli orientamenti sessuali insieme a omosessualità, eterosessualità o bisessualità e via dicendo.
Cosa significa essere una persona asessuale
Spiegare l’asessualità non è semplice, soprattutto in un mondo in cui il sesso riveste ancora un ruolo chiave. Le persone asessuali infatti non hanno delle pulsioni fisiche, perché non ne hanno oppure perché decidono di non averne. In quest’ultimo caso la scelta può avvenire per motivi culturali oppure personali.
Ciò significa che possono anche scegliere di avere dei rapporti per motivazioni specifiche, ad esempio avere un figlio. Una persona asessuale dunque non prova nessun desiderio, questo accade non per via di qualche trauma passato, motivi clinici o disfunzioni ormonali, ma semplicemente perché considera il sesso qualcosa di irrilevante, a tratti noioso.
Chi "sceglie" l’asessualità quindi lo fa perché non considera fondamentale il rapporto sessuale. Può però avere un incontro con il partner per romanticismo oppure, più semplicemente, per soddisfare un desiderio dell’altro. Non solo: una persona asessuata potrebbe praticare l’autoerotismo, lo farebbe però non per via dell’eccitazione, ma per andare incontro a un bisogno puramente fisiologico. Quando si comincia a scoprire la propria asessualità? Solitamente a partire dall’adolescenza, quando si prende coscienza riguardo l’identità sessuale.
Un altro modo di vivere la sessualità
L’asessualità, dunque, sfugge agli schemi. Una persona che si definisce asessuale può essere bisex oppure gay, ma anche queer o etero. Non solo, può essere aromantica, ovvero non provare desiderio o attrazione romantica nei confronti degli altri, nel ricevere oppure dare baci, carezze e coccole. Può essere inoltre biromantica, ossia provare un interesse affettivo verso entrambi i sessi.
Troviamo poi gli eteroromantici e gli omoromantici. Mentre i panromantici hanno analogie coi pansessuali, ciò vuol dire che provano una speciale attrazione, romantica oppure emozionale verso altre persone, senza considerare sesso o genere. Fra le sfumature dell’asessualità troviamo inoltre l’orientamento demiromantico o demisessuale in cui si prova attrazione emotiva oppure sessuale come componente secondaria e non primaria, solamente dopo aver creato un legame con l’altro.
Cosa è l'asessualità
Come si affronta una relazione
Quando si parla di asessualità spesso si cade in errore, pensando che una persona asessuale non possa provare dei sentimenti oppure sia totalmente incapace di innamorarsi. In realtà chi sceglie questo orientamento può vivere una relazione soddisfacente e appagante con un'altra persona. Semplicemente non avverte nessuna pulsione oppure il desiderio di avere dei rapporti sessuali. Sesso e amore infatti – come molti di noi hanno sperimentato – sono due universi che possono unirsi, ma che possono rivelarsi anche molto distanti e differenti.
Ciò vuol dire che una persona può innamorarsi, senza però avere nessuna voglia di vivere l’intimità. Se ci pensiamo non c’è nulla di strano: sono tante le persone infatti che vivono legami in cui è presente solamente sesso senza l’innamoramento. Dunque una domanda sorge spontanea: una persona asessuale può vivere una relazione?
La risposta è assolutamente sì! Esiste infatti l’amore senza sesso, ma è importante che il partner sia informato nel modo giusto dalla persona asessuale e scelga di accettare questa possibilità. Il dialogo, in tutte le coppie, è fondamentale e lo è ancora di più in questi casi.
In moltissimi casi i partner scelgono, con sincerità, di raccontare i loro bisogni e di chiarire ciò che desiderano dalla relazione, magari fissando delle regole precise, riguardo i rapporti sessuali e la sessualità in generale. Come già spiegato infatti l’asessualità non deriva da traumi psicologici o problemi fisici, ma da una scelta ben precisa. Questo significa che volendo e per amore del partner, una persona asessuale potrebbe decidere di fare l’amore con il partner.