Il Kamasutra non finisce mai di stupire e regala nuovi spunti per aiutarci a tenere alto il fuoco nella coppia. Grazie alla posizione delle forbici, per esempio, non solo è possibile esplorare la complicità di una posizione diversa dal solito. Questa posizione è pensata per prolungare il piacere di entrambi, mantenendo un contatto visivo intenso che acuisce le sensazioni. Senza contare che le mani sono libere di trovare qualcosa di altrettanto piacevole da fare muovendosi sul corpo.
Posizione delle forbici
Esistono molte varianti della posizione delle forbici, dalle più spericolate alle meno complicate. Per cominciare, abbiamo deciso di raccontarvi quella che alcuni chiamano la posizione delle forbici rovesciate. Non preoccupatevi se non ne avete mai sentito parlare. Questa versione molto confortevole è perfetta per i primi approcci a qualcosa di diverso, proprio come lo è per esempio la posizione dell’unione dell’ostrica.
Come funziona questa posizione del Kamasutra? In questa variante, comoda e sensuale, lei è sdraiata sul letto supina con le gambe leggermente divaricate. Lui è adagiato perpendicolarmente a lei, possibilmente su un cuscino o sullo schienale di un divano. Le gambe si intrecciano nel modo più congeniale. Di solito, una gamba di lei è poggiata al fianco di lui durante tutta la penetrazione mentre l’altra è tra le sue gambe.
Se non c’è un divano immediatamente disponibile, la posizione delle forbici può essere eseguita anche in piedi o seduti. Vi consigliamo, però, di provare quella che vi abbiamo descritto poco fa: le gambe intrecciate creano un’alchimia sublime tra calore e contatto. Assicurano inoltre quel ritmo lento e irresistibile grazie al quale i partner possono scivolare dolcemente l’una contro l’altro.
Pro della posizione
Tra i vantaggi indiscussi di tutte le posizioni per fare sesso con lui sopra, e dunque anche quella delle forbici, vi è l’intimità che si crea attraverso il contatto di più parti del corpo e quello degli sguardi. È più facile capire quello che piace quando ci si guarda. L’uomo si gode una vista paradisiaca sulle curve di lei. Con una piccola flessione, ci si può anche baciare. Le mani libere aggiungono quel tocco di pepe che rende unico il vostro rapporto: carezze, massaggi e tante altre opportunità giocose.
La posizione presenta tanti vantaggi concreti: oltre ad essere davvero comoda per entrambi, è l’ideale per iniziare a sperimentare con il Kamasutra. Non solo: grazie alla penetrazione lenta e intensa, è possibile ritardare l’orgasmo di lui e prolungare i tempi dell’amore.
Non sempre c’è un letto a disposizione? La posizione delle forbici è perfetta anche sul divano, con lui poggiato languidamente sullo schienale che si gode la vista di lei. Parimenti, la mano libera può approfittarne per aiutarla a raggiungere il culmine del piacere nel modo che più stuzzica.
Controindicazioni
La posizione delle forbici è perfetta per cominciare a conoscersi ed esplorare il corpo l’uno dell’altra. Al tempo stesso, è ideale anche per chi cerca qualcosa di nuovo e non si sente pronto a gettarsi nelle piccole, grandi, meravigliose acrobazie del Kamasutra, come per esempio quella della cariola seduta.
Non sfidando la gravità e le giunture, la posizione delle forbici è adatta a tutte le età e tutti i livelli di allenamento. Ideale per prolungare i tempi dell’orgasmo maschile, potrebbe non essere quella giusta per se state cercando un rapporto veloce e intenso. Le forbici si prestano a stimolare, eccitare e a prendersi tutto il tempo necessario per amarsi.
In base all’intreccio delle gambe, la donna può assumere una posizione più o meno attiva nel rapporto. Aiutandosi con un cuscino, per esempio, può tenere la testa sollevata e trovare la giusta spinta di reni per coadiuvare il movimento cadenzato della penetrazione.
Ideale per neofiti ed esperti in cerca di una posizione romantica diversa dal solito, la forbice apre nuovi scenari esplorativi con le mani, che possono rivelarsi addirittura le protagoniste di questa posizione così affiatata.
Come sempre, quando si fa l’amore, è importante trovare il giusto livello di complicità e sentirsi a proprio agio, sia col proprio corpo che con le proprie sensazioni. E quelle dell’altro, naturalmente.