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Kamasutra, cos’è la posizione della sponda e a chi è adatta?

Posizione della sponda
La posizione della sponda regala sensualità e intimità ai partner ed è fra le più rilassanti del Kamasutra
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Il Kamasutra ci regala non solo posizioni spettacolari e acrobatiche, ma anche particolarmente sensuali e dolci. La posizione della sponda, ad esempio garantisce una fortissima intimità fra i partner e un contatto intenso. Il piacere è controllato da entrambi ed è possibile avere un orgasmo simultaneo. Si inizia con baci, sussurri e sguardi, lasciandosi guidare dalla passione. La voglia di fare l’amore è così tanta che non ci si sdraia sul letto, ma ci si appoggia alla sponda del letto, lasciandosi dondolare dolcemente.

Posizione della sponda

La posizione della sponda garantisce grande intimità fra gli amanti e un piacere che cresce d’intensità con la sincronizzazione dei movimenti. L’uomo si siede sul ciglio del letto, tenendo le gambe allungate e posate su una sedia. La donna invece si accovaccia su di lui, portando i palmi sulla sedia. Fra le posizione Kamasutra questa è una delle preferite dai romantici: permette infatti di guardarsi negli occhi e seguire le espressioni di piacere che compaiono sul volto del partner.

Posizione della sponda kamasutra

Pro della posizione

Fra le posizioni per fare sesso seduti e le posizioni sesso rilassanti, quella della sponda è senza dubbio una fra le migliori. Ideale per gli amanti dello yoga, porta i partner a sincronizzarsi nel movimento, ma anche nella respirazione. Consente dunque alla coppia di unirsi in una fusione emotiva e fisica. Il relax è massimo, così come il piacere. La posizione della sponda favorisce un contatto estremo e sensuali fra i corpi degli amanti che possono accarezzarsi e baciarsi durante il rapporto. Un faccia a faccia intimo, sexy e tenero in cui non solo la penetrazione, ma anche gli sguardi permettono di alimentare e moltiplicare il piacere. L’uomo inoltre riesce penetra la donna molto più facilmente, questo perché la vagina si dilata in modo naturale.

Controindicazioni

La posizione della sponda è fra le migliori per vivere con relax il sesso. Dunque è controindicata per chi è in cerca di una serata spicy o vuole aggiungere una nota di pepe all’incontro sotto le lenzuola con il partner. Massaggi e musica zen consentono di creare l’atmosfera giusta, soprattutto durante i preliminari. Questa posizione è sconsigliata per chi non ha una buona preparazione fisica, servono infatti elasticità e muscoli di braccia e addome ben sviluppati e allenati.

Come aumentare il piacere

Nella posizione della sponda sia l’uomo che la donna sono attivi e controllano il ritmo della penetrazione. Si tratta di una posizione in cui sembra che sia la donna a tenere sotto controllo il movimento, in realtà l’uomo può fare la sua parte, aiutandola. Come? Prendendola per la vita, spingendola delicatamente e afferrandola da sotto le natiche. Per muovere il bacino, lui può abbassare e sollevare le ginocchia, intensificando e controllando in questo modo il piacere. Lei in questo modo raggiungerà molto più facilmente l’orgasmo.

Esistono poi numerose varianti di questa posizione. La donna, ad esempio, può avvicinare una gamba al proprio corpo e sollevare l’altra, poggiandosi direttamente su una mano. Questo consentirà di variare la pressione del corpo femminile su quello maschile e, al tempo stesso, di moltiplicare le sensazioni di entrambi.

Le varianti

La posizione della sponda è una fra le più sensuali del Kamasutra e presenta numerose varianti da sperimentare sotto le lenzuola. La posizione del dondolo, ad esempio, è acrobatica e sexy. I partner si stendono su una panca oppure su un tavolo robusto. Lui posa la schiena con le gambe alzate, mentre lei si mette in ginocchio, accovacciata sui gomiti, rivolgendo le spalle verso l’uomo. Durante la penetrazione non resterà che dondolarsi dolcemente. Nella posizione del granchio invece i due amanti si posizionano a formare un granchio. Per fare sesso in questo modo è necessaria grande flessibilità, ma il piacere è intenso. Consente infatti di guardarsi negli occhi e perdersi nell’estasi uno dell’altro.

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