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Quanto contano davvero le prime impressioni? Ecco tutta la verità

fidarsi delle prime impressioni
Le prime impressioni, lo sappiamo, possono ingannarci, ma è sempre così? Quanto possiamo fare affidamento sul nostro intuito o dobbiamo conoscere a fondo una persona prima di farci una idea?

Le prime impressioni sono per molti di noi un modo per inquadrare chi abbiamo di fronte e spesso, anche frettolosamente, decidere se intavolare oppure no anche una banale conversazione. Anche se le prime impressioni possono portarci a sbagliare, sono molto importanti. A prescindere il consiglio è sempre quello di dare almeno una occasione a chi abbiamo di fronte, che si tratti di un collega, di una possibile amicizia o interesse amoroso.

Ma non possiamo fare a meno di pensare che, alcuni di noi, anche reduci da scottature passate, non lo faranno, o, addirittura, saranno davvero capaci di farsi l’idea giusta sull’interlocutore, anche al primo incontro. Non parliamo semplicemente di un giudizio sull’apparire esteriore dell’altro, a tratti superficiale, ma da tante piccole cose nel comportamento, nel tono della voce, nei gesti di chi si sta approcciando a noi per la prima volta.

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Le prime impressioni possono ingannarci

Lo sappiamo molto bene, è sempre bene non fermarsi alle prime impressioni (a parte i casi che vi illustreremo dopo). Ce lo dicono canzoni, libri, detti popolari, e anche l’esperienza: è importante conoscere le persone prima di giudicarle. La prima impressione è certamente importante, è il biglietto da visita che ci viene mostrato quando incontriamo persone nuove. Ma non è tutto: l’apparenza di una persona può ingannarci (sia in positivo che in negativo), è un giudizio superficiale, poiché il modo di vestirsi e di porsi non fa la personalità di nessuno di noi.

Questo non vuol dire non fidarci del nostro istinto, ma affiancarlo ad “indizi” più approfonditi da cogliere sui nostri interlocutori. L’importanza delle prime impressioni non è messa in discussione, anzi, saranno loro a farci capire molte cose, compreso se l’altra persona ha davvero intenzione di conoscerci a sua volta.

Quando le prime impressioni non sbagliano

Eppure, nonostante i detti popolari, una prima impressione non è sempre sbagliata, superficiale o affrettata. Ci sono persone che riescono a capire l’animo umano, la predisposizione verso gli altri, e persino i più fastidiosi difetti, già al primo incontro.

Forse perché hanno già incontrato molte persone, o perché sono stati scottati e riconoscono la persona sbagliata per loro appena la vedono, o semplicemente hanno un ottimo intuito. Quando parliamo di questi casi, però, non si tratta solo di come l’altro ci appare fisicamente, nell’aspetto, nel modo in cui si veste.

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C’è un micro-linguaggio del corpo che ci fa percepire quando qualcosa non va, quando questa persona ci mette a disagio, quando è lontana dal nostro modo di concepire le situazioni: il modo in cui parla, in cui cammina, ad esempio, ci dicono se qualcuno è troppo insicuro o troppo egocentrico, il modo di gesticolare ci può risultare fastidioso, così come le cose che dice. Seppure affacciarci alla conoscenza di persone che la pensano diversamente da noi sia spesso un arricchimento, non possiamo nascondere che non è sempre così.

Se una persona che ha opinioni diverse dalla nostra è ancorata alle proprie visioni per lui/lei inconfutabili, non vede altro che il proprio pensiero, ed è davvero lontana anni luce dal nostro modo di vivere e concepire aspetti della vita come l’amicizia, l’amore e persino il lavoro, molti di noi lo avvertono subito. Basta una chiacchierata di cinque minuti per comprendere se non avremo altro che punti di scontro con questa persona: sono la nostra mente e il nostro corpo a dirci di fermarci. Fidiamoci del nostro istinto, ed evitiamo situazioni sgradevoli.

A cosa fare o non fare attenzione al primo incontro

Certamente il modo in cui si presenta una persona è quanto di più importante che ci sia: ci dimostra il rispetto che l’altro ha verso di noi, sia nell’educazione che nell’esteriorità. No, non ci stiamo contraddicendo, non parliamo del modo in cui qualcuno si veste, ma nell’essere rispettosi verso gli altri, pur restando se stessi, che, forse, è persino più importante di un diktat di abbigliamento formale o meno a seconda delle situazioni.

Concentriamoci su come la persona si pone, non su come ci appare, notiamo la rispettosità nell'interagire, o, perché no, la schiettezza. Come abbiamo già detto, sono questi i dettagli da notare. Senza dubbio il modo di camminare, di tenere in mano gli oggetti, di gesticolare, ci dicono molto sulla persona, sulle sue abitudini, sul suo io. Sicurezza e insicurezza ci arrivano subito tra le prime impressioni, ma attenzione a non scambiare uno scudo difensivo per una attitudine.

Siamo intelligenti, le prime impressioni dipendono anche da noi, da come facciamo sentire l’altro, che potrebbe aprirsi o tirarsi indietro a seconda del nostro comportamento. Facciamo le domande giuste, non lasciamo che le prime impressioni siano dettate solo da preconcetti, approfondiamo subito se siamo interessati, anche se abbiamo appena conosciuto l’altro, sempre rispettando educazione e discrezione.

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