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Come il rapporto con il padre influenza le nostre relazioni (spiegato dalla scienza)

influenza padre figlia
04-03-2022
Dalla psicologia arriva la conferma: il rapporto con il padre influenza le relazioni amorose. Ecco perché e come c’entra il legame con tuo papà nella scelta del partner
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La scienza conferma: il rapporto con il padre influenza le relazioni sentimentali. Di sicuro, tutti abbiamo sentito parlare del cosiddetto “Complesso di Edipo”. Si tratta di un concetto coniato dal padre della psicanalisi Sigmund Freud secondo cui normalmente, lo sviluppo di un bambino passa attraverso l'identificazione con il genitore del proprio sesso e, nel contempo, attraverso il desiderio nei confronti del genitore del sesso opposto. Il suo analogo femminile, più o meno, è il "Complesso di Elettra", che secondo la definizione di Carl Gustav Jung, definisce il desiderio della bambina di possedere il padre, per cui sarebbe in competizione con la propria madre nei confronti dell'amore del padre.

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Senza addentrarsi troppo nei dettagli della filosofia freudiana e junghiana (cioè le idee dei due celebri psicanalisti Freud e Jung), si può comunque affermare che le relazioni con i genitori influiscono sulla nostra vita adulta, come provato da diverse teorie psicologiche. Naturalmente, entrambi i genitori e le relazioni con loro sono parimenti fondamentali per la crescita e lo sviluppo. Tuttavia, vari studi di psicologia sistengono l'influenza del rapporto con il padre nelle relazioni sentimentali in età adulta di una donna.

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Come si sviluppa il rapporto con il padre

Sono gli esperti di pedagogia e di sviluppo infantile a spiegare come il rapporto con il padre cambi nelle varie fasi della vita, sottolineando come le principali modifiche avvengono proprio nel periodo dalla nascita all’età adulta.

  • Nei primi anni di vita

Nel primo anno di vita il rapporto padre-figlia (ma anche padre-figlio maschi) praticamente non esiste. Non per motivi individuali, ma biologici: il neonato ha spontaneamente un rapporto simbiotico (in caso di allattamento naturale) e quasi del tutto esclusivo con la mamma. Intorno ai due anni, anche il papà comincia ad assumere un ruolo centrale nella vita della figlioletta che, in un certo senso, "registra" la sua presenza.

  • Durante l’infanzia

Quando i piccoli, femmine o maschi, raggiungono i due anni, la presenza del papà diventa più rilevante. Stando agli esperti di psico-pedagogia, il papà ha un ruolo molto importante nei confronti dei figli, che cominciano a scoprire il mondo. Nel caso specifico della bambina, il papà assume il compito di supportarne la crescita con serenità e sicurezza. In altre parole, dalla loro comunicazione, potrebbe in un certo modo dipendere l'autostima e il rispetto di sé della bambina, futura donna.

È con l’inizio della scuola e le nuove esperienze che iniziano le condizioni per cui il rapporto con il padre influenza le relazioni sentimentali (future). Durante l’infanzia, infatti, la figlia manifesta la massima ammirazione per l’uomo di casa, visto come un eroe buono. Il compito del papà in questa fase è accogliere l’amore della figlia. Deve farlo con la giusta misura, per non condizionare negativamente i rapporti futuri con l’altro sesso. Da qui il ruolo del padre è particolarmente delicato: dev’essere presente e affettuoso, ma senza eccessi che possano sfociare in promiscuità e morbosità.

  • Nell'adolescenza

Durante l’adolescenza, in genere le ragazze potrebbero avere un rapporto più conflittuale con la madre (perché si confrontano con un’altra donna) e vedere il padre come un fedele alleato, più “malleabile” e spesso più disponibile ad appoggiarle. Ovviamente non è la regola.

Padre e figlia

Perché la figura paterna è determinante

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Secondo la scienza, il padre è l’uomo che stabilisce lo standard rispetto cui verranno misurati (a livello conscio o meno) tutti gli altri uomini con cui ci si rapporta nella vita. Secondo vari studi, se il padre è stato un buon modello di riferimento (con te, ma anche nel rapporto con tua madre) e ti sei sentita amata e compresa, hai maggiori probabilità di avere un atteggiamento positivo nei confronti del sesso maschile.

Note scientifiche

A supporto della teoria per cui il rapporto con il padre influenza le relazioni, ci sono diversi studi. Spesso intervistata sy vari magazine come Medium, Shirani M.Pathak è una psicoterapeuta specializzata nelle relazioni, di cui scrive variamente anche sul suo sito. A proposito dell'influenza del rapporto genitori-figli nelle relazioni, Pathak sostiene «che le persone tendono a fare propri molti atteggiamenti che appartengono ai genitori e quanto il modo di interagire, di amarsi e comunicare che hanno mamma e papà inconsciamente si ripropongono nelle storie che le figlie vivono con il partner».

Stando alla tesi di M.Pathak, il rapporto padre-figlia ha un'influenza particolarmente incisiva nelle relazioni d'amore da condizionare la scelta del partner. Donne con un rapporto burrascoso e complicato con il padre tendono più facilmente a scegliere partner altrettanto complicati. Allo stesso modo, donne che hanno avuto un padre freddo e scostante crescono con poca autostima e tendono a “finire” in relazioni sbagliate, vale a dire disfunzionali.

Sopra tutti, la teoria dell’attaccamento di John Bowlby ha formulato il suo modello di psicanalisi sostenendo che sia proprio lo stile di attaccamento dei bambini con i genitori a condizionarne la scelta del partner da adulti. Stando alla teoria di Bowlby, infatti, il tipo di relazione che un bambino sviluppa nell'infanzia con le figure di riferimento (quindi, i genitori), può riproporsi anche da adulti, specie nei rapporti sentimentali.

Modelli di figura paterna

Tutti d’accordo, dunque, sul fatto che il rapporto con il padre influenza le relazioni amorose. Ma come? Ancora una volta, interviene la scienza a dirlo. Secondo uno studio di alcuni ricercatori di Harvard, cui fa riferimento un articolo su Psychology Today, esisterebbero tre modelli di partner che possono attrarti a causa della tua relazione paterna.

  • Padre affettuoso, aperto alle discussioni, ma autorevole
    Secondo il modello di Harvard, chi ha avuto un padre di questo tipo, affettuoso ma che mantiene il ruolo genitoriale, da adulta riuscirà più facilmente a intrecciare una relazione paritaria, senza confusione di ruoli, con il partner.
  • Papà permissivo e molto coinvolto emotivamente
    Chi ha avuto un padre che non si è mai mostrato severo, ma quasi un amico, tendenzialmente da adulta potrebbe cercare un partner pronto a concentrarsi sulla compagna.
  • Padre autoritario, distaccato o assente
    Sempre secondo lo studio di Harvard, chi ha avuto questo tipo di padre, tenderà a scegliere uomini sfuggenti ("emotivamente indisponibili") o, all'eccesso opposto, possessivi.
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