Quanti di noi si sono ritrovati single dopo una lunga relazione e si sono sentiti spaesati e persi senza qualcuno al proprio fianco? Superare una rottura può essere difficile, e le dinamiche che possiamo mettere in campo per superare sofferenza e delusione possono essere le più svariate, e possono essere anche apparentemente disfunzionali. Tra queste c'è sicuramente il “relationship hopping” che letteralmente significa saltare da una relazione a un'altra.
Parliamo di coloro che, piuttosto che assorbire il dolore della rottura e capirne i reali motivi, facendo i conti anche con se stessi, preferiscono gettarsi a capofitto in un nuovo rapporto, ciclicamente, dopo ogni separazione. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul relationship hopping e perché dovrebbe farci riflettere.
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Molte persone single, per motivi anche diversi, finiscono per cercare un compagno/una compagna a tutti i costi. La ricerca di qualcuno, anche grazie alle app di incontri e in generale ai social è ormai decisamente più semplice. Ciò però non significa che sia fruttuosa.
Precisiamolo: non serve che non si trovi qualcuno per rendere la ricerca infruttuosa. Al contrario, c'è chi riesce a passare da un partner all'altro con molta facilità, senza però essere davvero felice o appagato. Questo saltare di relazione in relazione, alla ricerca continua di affetti stabili, è detto appunto relationship hopping.
Per alcuni diventa una vera e propria abitudine, un circolo vizioso, di relazioni più o meno durature o giuste, che volgono spesso al termine dopo pochi mesi o anni, perché prive di fondamenta. Nulla di così negativo, certo, non parliamo di storie finte o prive di sentimenti, ma che, semplicemente, non sono destinate a durare, perché chi le ricerca continuamente, non supera mai del tutto la rottura precedente.
Perché diventa un’abitudine?
Parliamo, dunque, di uno scudo, un modo probabilmente per non soffrire, per non sentirsi soli. Le persone che seguono lo schema del relationship hopping sono dei “monogami seriali”, che amano la sensazione di essere costantemente innamorati, o che non riescono a vedersi single. Il rimbalzo dopo una rottura può sembrare una soluzione attraente quando si è alle prese con un cuore spezzato.
Per questo, quando anche la relazione “tappabuchi” non funziona, si innesca una vera e propria abitudine, si cerca il partner successivo, e poi un altro ancora, e così via. I risultati possono essere due: conoscere tante persone che restano per sempre nella propria vita o che lasciano un bel ricordo, o un entra ed esci da relazioni tossiche, basate solo sulla necessità di avere qualcuno al proprio fianco. Si tratta di una carenza affettiva? Di una condizione imposta dal retaggio culturale? Un condizionamento da parte di amici e famiglia? Ogni caso è diverso, e solo nei soggetti più equilibrati porta poi a un vero e proprio rapporto duraturo e stabile, che resiste al trascorrere del tempo.
VEDI ANCHE LifestyleCushioning: come non finire in una relazione “cuscinetto”Le conseguenze negative del relationship hopping
Il relationship hopping può diventare una consuetudine per la quale, indipendentemente dal numero di rotture che hai vissuto, potresti guardare indietro alla tua vita amorosa e renderti conto che hai trascorso a malapena del tempo da sol*. Questa può essere una brutta cosa, sia per la tua vita amorosa che per il tuo benessere emotivo. Se canalizzi su qualcun altro le tue energie ogni volta che una relazione svanisce, saltando da un partner all'altro, non ti concentrerai mai su te stess*, i tuoi obiettivi, la tua salute psico fisica.
Il soggetto interessato da questo processo emotivo ha paura di rimanere single, l'insicurezza ha iniziato a insinuarsi, e quindi ogni persona che gli concede delle attenzioni, seppure superficiali, sembra il compagno di vita perfetto. Il sentimento è forzato da dei bisogni che, di romantico, spesso hanno ben poco, e si rischia di perdere di vista cosa è veramente importante per la propria serenità.
Come capire se stai sbagliando qualcosa
La domanda importante da porsi è perché stai cercando un partner non appena esci da una relazione. Se lo stai facendo perché ti senti sola, o non vuoi affrontare una rottura, capendo i motivi e le conseguenze, allora devi fermarti. Potrebbe essere necessario restare single per un po’, per raggiungere un posto sicuro emotivamente, prima di aprirsi nuovamente agli altri. Forse potresti ricorrere a un aiuto esterno e iniziare un percorso psicologico con uno specialista, se ne senti il bisogno.
Fermare il ciclo della monogamia seriale ti dà anche la possibilità di conoscerti meglio. Perseguire i propri interessi e formare le proprie opinioni, senza sentire il bisogno di confrontarle con un partner, può essere trasformativo, soprattutto se si è abituati a essere in coppia. Indipendentemente dallo stato della tua relazione, quella con te stesso dovrebbe sempre venire prima.
Quando, invece, percepisci questo nuovo sentimento come concreto, e non condizionato dal passato, e non è, dunque, solo una via di fuga o una consolazione, stai andando nella direzione giusta. Questo, però, avverrà solo con una chiusura definitiva con il passato, e una comprensione matura e sana di ciò che è accaduto con il partner precedente. Equilibrio è la parola d’ordine, e dovrebbe esserlo per l’inizio di ogni relazione sentimentale.