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Come si sopravvive a una relazione disfunzionale?

relazione disfunzionale
Superare una relazione disfunzionale è possibile. Ci vuole tempo, pazienza e tutto l’aiuto possibile (anche di un terapista). Ecco alcune tappe che potresti percorrere nel tuo processo di guarigione.

Cosa è una relazione disfunzionale

Forse non viene detto abbastanza, ma una relazione disfunzionale o relazione tossica che dir si voglia, può capitare davvero a tutti. Relazione disfunzionale è una definizione "cappello" che descrive una vasta gamma di legami che si rivelano sotto vari aspetti insoddisfacenti, caratterizzati da dinamiche negative e comportamenti tossici. Questo tipo di relazione può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale, sul benessere emotivo e sulla qualità complessiva della nostra vita.

In questo articolo, esploreremo il concetto di "relazione disfunzionale" e forniremo utili consigli su come affrontare e gestire una situazione del genere. Attraverso l'applicazione di strategie pratiche e una migliore comprensione delle dinamiche relazionali, potrai recuperare l'equilibrio emotivo e stabilire relazioni più sane e soddisfacenti.

Purtroppo, quando una persona si ritrova in un rapporto malsano, di qualsiasi natura sia – familiare o sentimentale – potrebbe avere anche la paura di non poterne uscire. Non è così e, per quanto difficile possa sembrare in certi momenti, soprattutto all’inizio, è possibile sopravvivere a una relazione disfunzionale. Anzi, non solo puoi sopravvivere, ma tornerai anche a vivere appieno la tua vita.

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È un percorso facile? Inutile mentire: non lo è. Sopravvivere a una relazione disfunzionale è un percorso difficile, lungo e doloroso. Però è importante che tu sappia – è importante ripeterlo – che puoi superare una relazione malsana. Ne uscirai, sopravviverai e poi comincerai a vivere di nuovo.

Come riconoscere una relazione disfunzionale

A volte, le persone hanno ancora più paura quando non sanno con che cosa hanno a che fare. Ecco, il primo passo per sopravvivere a una relazione disfunzionale consiste proprio nel darle un nome. Per quanto possa essere difficile e doloroso ammetterlo, definire tossico un rapporto malsano è davvero il primo passo nel percorso di guarigione. Uno dei tanti effetti negativi di chi è vittima di una relazione disfunzionale, infatti, è un senso di solitudine estremo, che ti porta a sentirti sbagliata e a pensare che nessuno può capire tutte quelle emozioni contrastanti che provi.

Quando invece identifichi con "nome e cognome" la tua situazione, potresti addirittura trovare sollievo. Anche perché, proprio come una malattia, se sai qual è il problema, hai più possibilità e risorse per affrontarlo e curarlo.
Ma quali sono le red flag che ti dicono che sei in una relazione disfunzionale? Di seguito proviamo a mettere insieme segnali più ricorrenti e che tendono a ripresentarsi in queste situazione, anche se non è detto che debbano essere tutti presenti conteustualmente.

  • Susseguirsi di litigi e pace

In una relazione disfunzionale si litiga di continuo, e anche in maniera aggressiva e poco produttiva. Quello che tende a ripetersi è un continuo ciclo di guerra e pace apparente. Di solito la pace non arriva perché si è davvero risolta la questione, ma perché si decide di "deporre le armi", spesso per esasperazione. I problemi però si ripresenteranno presto.

  • Tendenza a isolarsi

Probabilmente uno dei partner fa pressioni perché l'altr* si allontani da amici o famiglia, o semplicemente la scarsa serenità della coppia porta a non frequentare altre persone per vergogna di mostrare a tutti la propria scarsa armonia.

  • Mancanza di comunicazione o comunicazione inefficace

Una comunicazione costantemente negativa, aggressiva, critica o manipolativa può indicare una dinamica disfunzionale all'interno della relazione

  • Manipolazione

Minacce, ricatti emotivi, colpevolizzazione costante o comportamenti passivo-aggressivi sono i classici segnali di un rapporto manipolatorio

  • Squilibrio nella relazione

Si verifica quando una persona esercita un controllo eccessivo sull'altra

  • Mancanza di rispetto

In una relazione sana, il rispetto reciproco e il sostegno emotivo sono fondamentali. Al contrario, in una relazione disfunzionale, potresti sperimentare continue mancanze di rispetto, degradazione, sarcasmo costante, continua volontà di sminuire, o mancanza di supporto nelle tue attività.

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Come superare una relazione disfunzionale?

Se si riscontrano una o più delle problematiche elencate sopra, con ogni probabilità qualcosa non sta funzionando nella nostra relazione. Ma cosa fare a questo punto? La soluzione è ovviamente cercare di chiudere la relazione: problematiche così profonde difficilmente possono essere risolte, o almeno non senza che entrambi i componenti della coppia facciano un lavoro su se stessi molto approfondito.

Ciò detto uscire da una situazione del genere non è affatto semplice, e spesso va fatto per gradi. Di seguito ti diamo alcuni consigli utili su come agire.

Chiedi aiuto

Questo punto è fondamentale e non sarà mai ribadito abbastanza spesso. Se vivi una relazione disfunzionale o hai il dubbio che ci sia qualcosa di malsano con una persona vicina a te (potrebbe essere un familiare, non solo necessariamente un partner), chiedi aiuto a un terapista. Uno psicologo potrà aiutarti a definire meglio la situazione – prima abbiamo detto quanto sia determinante dare il nome giusto alla situazione – e a supportarti per ridimensionare il rapporto.
Un terapista, tra l’altro, potrà aiutarti anche e soprattutto se decidi di chiudere la relazione tossica. In ogni caso, rivolgiti a un esperto, il tuo processo di guarigione sarà meno doloroso e più efficace.
Inoltre, un esperto potrà guidarti anche in caso in cui sia necessario adottare l’interruzione totale dei contatti, chiamato «no contact».

Accetta la situazione

Una volta che sei in grado di definire la relazione disfunzionale, puoi continuare il tuo processo di cambiamento, accettandola per quello che è. Questo ovviamente non significa pensare che non c’è via di uscita, che devi accettare la tua vita per com’è diventata.

Al contrario, vuol dire che dovresti cominciare a pensare che se vivi un rapporto tossico una persona vicino a te (il partner, un familiare, etc) il problema non sei tu, ma quella persona. Per esempio, se il tuo partner è un manipolatore, non pensare di cambiarlo. Non cambierà. In compenso, puoi cambiare te stessa o, meglio decidere di cambiare la situazione, accettando il fatto che l’elemento su cui puoi intervenire sei tu, e non la persona tossica.

Impara a rinunciare

Per sopravvivere a una relazione disfunzionale, dovresti mettere in conto anche un altro aspetto della guarigione, cioè la rinuncia.
Questa tappa è come un passo importante per uscire dalla sofferenza. Bisogna saper lasciare andare e entrare nell'ottica che è inutile cercare di dimostrare di avere ragione, di avere la pretesa di cambiare le cose, rimuginare sulla vendetta.

Solo quando si è pronti a lasciar andare si può fare il passo successivo, quello di comprendere e prendere le distanze. La rinuncia è dolorosa poiché implica la totale presa di coscienza che la persona amata era una finzione e che assolutamente nulla è recuperabile. Di certo con questo non si intende rinunciare ad avere giustizia, e se ci sono stati comportamenti violenti è necessario denunciare il responsabile nelle sedi opportune.

Stabilisci i tuoi confini personali

In qualsiasi relazione, è essenziale che ciascuno stabilisca dei confini personali: è la chiave per avere relazioni sane e soddisfacenti, di qualsiasi natura. Per confini personali, si intendono le cose e le situazioni che possono ferirti, irritarti, quali compromessi puoi accettare di fare, etc. In qualche modo, i confini personali hanno a che fare con i tuoi valori fondamentali.

Se stai superando una relazione disfunzionale, è probabile che ti sentirai confusa anche negli altri rapporti. Proprio per questo è importante che tu rifletta sui quali sono i tuoi confini personali. Poi, stabiliscili in modo chiaro.
È importante che tu riesca a comunicarli in maniera chiara, in modo che le altre persone possano comprenderli. Tutti meritano la possibilità di cambiare in meglio il proprio comportamento. Tuttavia, agisci con decisione e immediatamente se il tuo confine viene superato.

Perdonati

Nel tuo processo di guarigione da una relazione disfunzionale, arriverai anche a un punto che, anche se non sembra, è piuttosto ostico. Riguarda il perdono, ma non quello nei confronti della persona che ti ha fatto del male. Ancora una volta, ricordati che sei tu la persona determinante per la tua guarigione. Meriti il perdono. Non giudicarti una persona cattiva perché hai fatto un passo indietro, o addirittura interrotto una relazione disfunzionale. Aver messo fine a un rapporto che ti logorava, danneggiava e svuotava, non è una cattiva azione. Ripeti a te stessa che non sei una cattiva ragazza, fidanzata, moglie, figlia, madre, qualunque ruolo avessi nel rapporto.

Perdonati di aver fatto le cose in un modo che forse avresti potuto fare diversamente. Perdonati per essere rimasta più o meno a lungo in un rapporto tossico. E, naturalmente, perdonati per averlo interrotto. Non dimenticare che, quando sarai guarita, la relazione disfunzionale che hai superato sarà solo un ricordo tra le tue esperienze, e non la tua vita intera.

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