Ci sono individui che assumono comportamenti sessuali mentre dormono, del tutto inconsapevoli di ciò che stanno facendo. In una parola soffrono di un particolare disturbo del sonno, atipico e complesso, che prende il nome di sexsomnia, ancora sconosciuto a molti ma in verità più diffuso e comune di quanto si pensi.
La sexsomnia si inscrive in una più ampia categoria di disturbi del sonno, la parasonnia, che indica in generale la condizione per cui una persona si lascia andare a comportamenti insoliti o prova un determinato tipo di sensazioni mentre dorme o nella fase immediatamente precedente al sonno vero e proprio. Ecco perché la sexsomnia è conosciuta anche come sonnambulismo sessuale.
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La sexsomnia ha diversi nomi: sesso nel sonno o sleep sex, più comunemente sonnambulismo sessuale. Il nocciolo della questione, però, non cambia. Si tratta di un particolare e complesso disturbo del sonno caratterizzato da azioni a sfondo sessuale di cui un individuo si rende protagonista in modo del tutto inconsapevole. È davvero difficile immaginare uno scenario simile, ma in realtà differisce ben poco dal "classico" sonnambulismo, che spinge alcune persone ad alzarsi dal letto per aprire lo sportello del frigorifero nel cuore della notte, tanto per fare un esempio semplicissimo.
Le implicazioni della sexsomnia sono sicuramente più pesanti, specialmente per chi la sperimenta al fianco di un partner. Può provocare vergogna, disagio, frustrazione perché tutto ciò che avviene durante la fase non-REM (quella del sonno profondo) è totalmente fuori controllo, sebbene risulti in qualche modo coerente con il comportamento sessuale tipico di chi ne soffre.
Quali sono i sintomi della sexsomnia
Come accade in genere quando si parla di simili disturbi, i sintomi non sono sempre identici e possono variare da un individuo all'altro. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PubMed, con l'intento di fornire la prima classificazione dei disturbi del sonno e dei comportamenti e delle esperienze sessuali anormali, li riassume in questo modo:
- Chi soffre di sexsomnia dà avvio a veri e propri rapporti sessuali mentre dorme, senza accorgersene, coinvolgendo il partner che dorme al suo fianco;
- Nel caso in cui dorma da solo, generalmente pratica la masturbazione e, se in compagnia, masturba il compagno o la compagna, sempre inconsapevolmente;
- La persona che soffre di sexsomnia emette vocalizzi e gemiti tipici dell'amplesso durante la fase di sonno profondo;
- Infine, imita l'atto sessuale compiendo movimenti pelvici e cercando attorno a sé un partner con cui copulare.
C'è anche un caso-limite, registrato in bassissime percentuali, in cui gli individui sia uomini che donne in preda al sonnambulismo sessuale mostrano atteggiamenti aggressivi e violenti nei confronti del partner.
Ciò che accomuna tutti i sonnambuli sessuali, indistintamente, è la totale mancanza di memoria di quel che è accaduto durante il sonno, la difficoltà nel passare dal sonno alla veglia (seppur stimolati dall'esterno) e la concomitanza di altri disturbi sessuali, come la masturbazione compulsiva o l'ipersessualità (o dipendenza sessuale).
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Attualmente i dati a disposizione su questo particolare e complesso disturbo del sonno sono insufficienti a dare un quadro completo delle possibili cause. Tuttavia gli esperti hanno appurato che nella gran parte dei casi la sexsomnia si accompagna ad altre parasonnie (sonnambulismo, incubi, paura notturna) e in generale si registra in questi individui un vero e proprio disturbo del sonno in fase REM.
Come sottolinea la Sleep Foundation, c'è un'ampia gamma di condizioni sottostanti e secondarie che possono alimentare nelle persone il sonnambulismo sessuale, quindi possiamo parlare di vere e proprie cause cliniche. Tra questi vi sono le apnee notturne, la narcolessia, il bruxismo, l'insonnia cronica, convulsioni temporali e frontali, la sindrome di Kleine-Levin e i disturbi dissociativi legati al sonno.
Eppure in molti casi sono i fattori esterni a essere determinanti. In parole povere, possiamo essere sani come un pesce e non avere alcun disturbo o malattia tra quelle che abbiamo appena citato, ma comunque assumere uno stile di vita (sbagliato) che ci porta a sviluppare episodi di sexsomnia. Qualche esempio? Le ricerche confermano che l'abuso di alcolici alimenta i disturbi del sonno così come il consumo di droghe, la privazione del sonno, lo stress e l'ansia patologica.
Si può curare la sexsomnia?
La risposta è sì, ma tutto dipende da una diagnosi accurata. Per curare la sexsomnia e prescrivere la terapia adeguata, il medico deve conoscerne le cause sottostanti: non dimentichiamo che il sonnambulismo sessuale può essere un campanello d'allarme per un problema clinico serio. Purtroppo nella gran parte dei casi la sexsomnia non viene diagnosticata perché la persona non si accorge neanche degli episodi notturni. Altre volte, invece, c'è una sorta di vergogna nell'ammettere simili comportamenti e anche col medico stesso si fa fatica a parlarne.
Dunque la primissima cosa da imparare è: non sentirsi in colpa. Se sospettate di soffrire di tale disturbo non esitate a parlarne con un bravo specialista. Da lì, poi, la strada è in discesa, potrete conoscerne le cause e, di conseguenza, affrontare una terapia che vi consenta di tenere i sintomi sotto controllo.