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È vero che siamo attratti da chi ci ricorda i nostri genitori?

siamo attratti da chi somiglia ai nostri genitori
16-02-2023
Chiunque si sia trovato in una relazione sentimentale si è spesso trovato a pensare della persona accanto: questa cosa che ha appena detto la direbbe anche mio padre. Ebbene, in qualche modo i genitori costituiscono un modello per noi su cui elaboriamo la nostra personale matrice del mondo

Siamo attratti da chi somiglia ai nostri genitori, vero o falso? In realtà non si tratta di un pensiero d’avanguardia ma di qualcosa che, ai tempi, enunciava già Sigmund Freud. E, be’, sì, siamo d’accordo che il signor Freud avesse delle idee molto polarizzanti sulla legge dell’attrazione, ma di certo gli spunti di riflessione non mancano.

Sebbene la scienza moderna abbia preso le distanze dal complesso di Edipo e di Elettra, per cui saremmo attratti dai nostri genitori, la loro presenza nella nostra vita getta di certo le fondamenta per le relazioni a venire. Insomma: secondo alcuni studi scientifici è plausibile che l’attrazione prenda forma sul modello di chi abbiamo avuto accanto durante l’infanzia. Una specie di storia che si ripete, un modello familiare e che ci mette a nostro agio. Circa.

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Dal complesso di Elettra all’attrazione per chi somiglia ai genitori

Andiamo con ordine. Adesso ti spieghiamo cos’è il complesso di Elettra (per le ragazze) e di Edipo (per i ragazzi). Secondo le teorie di Sigmund Freud, ogni bambino all’età di tre anni circa sviluppa una specie di attrazione irresistibile verso il genitore di sesso opposto. Al tempo stesso, sviluppa anche un odio atavico verso il genitore dello stesso sesso, il qualche viene visto come una specie di rivale, o comunque un elemento di disturbo e dispersione.

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Naturalmente questa inclinazione porta con sé un certo numero di sensi di colpa, dovuti all’istinto omicida nei confronti del genitori dello stesso sesso e alle manie incestuose. Mettendo a tacere questa parte di sé, e rimuovendo dalla coscienza queste idee, andiamo a trasferire l’esperienza nell’inconscio, dove sedimenta e si trasforma in quell’istinto per cui siamo attratti da chi somiglia ai nostri genitori.

Ecco perché quando siamo adulti tendiamo a sceglierci dei partner che, più o meno inconsciamente, ci ricordano i nostri genitori. In questo modo andiamo a realizzare un sogno atavico che avevamo represso.

Questa teoria è stata più e più volte messa in discussione nel corso degli anni. Tuttavia c’è qualcosa di vero quando si afferma che la scelta del partner sia fortemente influenzata da ciò che sono stati i nostri genitori. Insomma, non è valido per tutti, ma molte persone si trovano a voltarsi sconvolte verso il proprio partner dopo che ha detto qualcosa chiedendogli: sei proprio tu, papà?

Siamo attratti da chi somiglia ai nostri genitori, ma non solo

L’insieme di tutte le esperienze che ci portano a desiderare un partner specifico è complesso e include così tanti fattori da non poter essere facilmente riassunti. Tuttavia, l’incontro da due persone è caratterizzato da una parte da ciò che consapevolmente desideriamo e ricerchiamo nella persona che vogliamo vicino. Dall’altra, invece, ci troviamo a essere influenzati in maniera inconsapevole da fattori che a volte nemmeno ci soffermiamo a razionalizzare.

Quando incontriamo una persona compatibile avvertiamo quella scintilla. Non solo una reazione chimica, né solamente un colpo di fulmine. È un insieme di elementi, ricordi e inconscio, che si mescolano creando quel brivido che alla fine può trasformarsi in una bella storia.

Se siamo il frutto delle nostre esperienza, è pertanto impossibile pensare che i nostri genitori, l’esperienza per eccellenza (nel bene o nel male) non abbiano in qualche modo influenzato la decisione di questo o quest’altro partner.

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L’attrazione non è mai del tutto conscia

Lo stesso si può dire per le relazioni e i modelli affettivi dei genitori e dei nonni. Molto spesso siamo inclini a replicare (o ribellarci con violenza) i pattern comportamentali che vediamo in famiglia, e ricreiamo le storie che hanno vissuto i nostri parenti. Non si tratta di un atto volontario o consapevole, ma di un istinto, quasi, o di un’inclinazione dalla quale non possiamo sottrarci se non con un atto di volontà.

In linea generale siamo creature abitudinarie, e tendiamo a scegliere persone che, nel profondo, riconosciamo. Il pattern dei genitori è il più familiare per molte di noi, e non sorprende dunque che si ricerchi un partner che somigli al padre o alla madre.

Oltre a questo, le relazioni portano in gioco anche il bagaglio emotivo di ognuna di noi. In altre parole tendiamo a ricercare persone che in qualche modo, si spera, possano lenire le nostre vecchie ferite, andando ad appagare quel desiderio che è rimasto sospeso per così tanto tempo. E che talvolta è rimasto in sospeso perché è nato proprio dalla relazione con i genitori.

Siamo attratti da chi ci ricorda i nostri genitori, dunque, come sfida alla sorte, come atto di deliberata rivincita nei confronto dei vecchi modelli di relazione che spesso ci hanno viste sconfitte.

Non è mai un discorso facile, quello delle relazioni, e questo è solo uno dei moltissimi aspetti su cui possiamo riflettere.

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