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Perché conoscere il nostro stile relazionale è così importante

Coppia che si tiene per mano
21-07-2022
Come vivi le relazioni sentimentali? Tendi a essere equilibrata e serena oppure incostante, ansiosa e timorosa? Potrebbe dipendere dal tuo stile relazionale, ecco perché capire qual è il tuo è così importante
Nell'articolo:

Gli stili relazionali

Secondo alcuni psicologi il modo in cui viviamo le relazioni (gli stili relazionali) è influenzato dai primissimi legami con le figure di riferimento, genitori o chi ne fa le veci. In tale ottica relazioni soddisfacenti dal punto di vista emotivo aumenterebbero le probabilità di viverle in modo altrettanto appagante da adulti. Fu lo psicanalista John Bowlby a introdurre la cosiddetta teoria dell'attaccamento, in seguito ai suoi studi sul legame madre-figlio, che venne poi approfondita da ulteriori studiosi. Era convinto che per sviluppare una personalità equilibrata, e quindi relazioni sane in età adulta, fosse indispensabile un attaccamento sicuro con la figura di accudimento.

Bowlby individuò 3 stili di attaccamento principali: sicuro, ansioso-ambivalente, insicuro-evitante. Main e Solomon successivamente ne aggiunsero un quarto, quello disorganizzato. Da essi dipenderebbero (fra le altre cose) i nostri stili relazionali in età adulta, ovvero il modo in cui ci rapportiamo al partner nelle relazioni di tipo sentimentale. Ovviamente si tratta di teorie e non tutte le correnti psicologiche concordano pienamente con questo punto di vista, ma è interessante scoprire di cosa si tratta.

Inoltre inquadrare il nostro stile relazionale è molto utile per focalizzare su quali sono le nostre modalità nei rapporti sentimentali o amicali, e per individuare i nodi interiori sui quali ha più senso lavorare per migliorare la qualità della nostra vita relazionale.

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Sicuro

Un bambino che si è sentito protetto e tranquillo nell'infanzia, che ha avuto figure di riferimento stabili, affidabili, accoglienti, in grado di capirlo e di proteggerlo senza soffocarlo, ha più probabilità in età adulta di rapportarsi all'altro in modo equilibrato. Si tratta dello stile di attaccamento sicuro.

Chi cresce in un clima di fiducia impara infatti ad autoregolare le emozioni, tende a sviluppare una maggiore autostima, a essere più empatico e a non avere paura del mondo. A tutto beneficio delle relazioni interpersonali, incluse quelle di coppia, dove la persona sicura si dimostra bendisposta verso l'altro, pronta a lasciarsi coinvolgere emotivamente in modo costruttivo, ma anche capace di tracciare confini sani. Inoltre chi ha uno stile relazionale sicuro tende a gestire meglio i conflitti, adottando spontaneamente una comunicazione di tipo assertivo. Queste persone non hanno bisogno di vincere a tutti i costi, ma cercano di risolvere i problemi trovando un accordo conveniente per entrambe le parti. Atteggiamento decisamente più maturo e saggio di chi, al contrario, cerca solo di avere ragione imponenndo la propria verità.

Ansioso-ambivalente

Un bambino con figure di riferimento incostanti tende a sviluppare uno stile relazionale altrettanto instabile. L'alternanza di accudimento ad atteggiamenti di rifiuto può infatti confonderlo, inducendolo a percepire le figure di riferimento come imprevedibili. In questo caso si parla di stile di attaccamento ansioso-ambivalente.

In età adulta, soprattutto nelle relazioni sentimentali, la persona cresciuta con questo stile di attaccamento tende a volere continue rassicurazioni, a preoccuparsi in modo eccessivo e a provare spesso angoscia perché terrorizzata dall'idea dell'abbandono. Non ha controllo sulle proprie emozioni, che gli sfuggono di mano, e alterna fasi in cui è totalmente arrendevole nei confronti del partner ad altre in cui pretende l'impossibile. Se il partner fa qualcosa di inaspettato, l'insicurezza tende a scatenare emozioni incontrollabili, in particolare rabbia. Ma anche nervosismo, insicurezza, stress, possessività, sbalzi d'umore, mania del controllo, gelosia, pensieri negativi la fanno da padrona, rendendo le relazioni sentimentali decisamente difficili da gestire e vivere.

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Insicuro-evitante

C'è anche chi impara precocemente a trattenere le emozioni e ad evitare l'altro. Succede negli stili di attaccamento insicuro-evitanti, dove le figure di riferimento si dimostrano fredde e poco affettuose. Il bambino che cresce in un contesto simile pensa di non meritare amore e pertanto, per difesa, tende a reprimere i propri bisogni emotivi.

Da adulto preferisce non lasciarsi eccessivamente coinvolgere nelle relazioni intime più impegnative, dimostrandosi freddo, distaccato, esageratamente razionale. Spesso è poco propenso a impegnarsi a lungo termine e mantiene costantemente una certa distanza dagli altri, una sorta di scudo protettivo. Nega le emozioni per evitare il dolore di un eventuale rifiuto, ha un comportamento indipendente ed è spesso più proiettato sul lavoro (o altri interessi) che sulle relazioni sentimentali. Chiede raramente aiuto, detesta l'idea di perdere la libertà, evita l'intimità perché ha una terribile paura della propria vulnerabilità. Anche nelle amicizie fatica a lasciarsi andare e frequentemente ha più conoscenti che amici veri.

Disorganizzato

L'ultimo stile di attaccamento è quello disorganizzato, tipico dei bambini che hanno vissuto con figure di riferimento turbate da esperienze traumatiche, spaventate, destabilizzate e focalizzate più sui propri bisogni che su quelli del bambino. Emozioni di dolore, paura, rabbia si alternano in modo improvviso e inspiegabile in questa tipologia di genitori, disorientando i figli. Un comportamento altalenante che causa un conflitto interiore in chi lo subisce, inducendolo ad adottare atteggiamenti contraddittori.

Lo stile relazionale che ne consegue in età adulta è caratterizzato da un profondo conflitto interiore che induce la persona ad alternare desiderio di vicinanza a momenti di totale distacco nei confronti del partner. Chi ha questo stile tende inoltre a non fidarsi degli altri, ad averne paura, a evitare talvolta i conflitti, vivendo in uno stato di perpetuo caos che si riversa negativamente sulle relazioni sentimentali, percepite come insidiose e potenzialmente pericolose.

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