Ti viene spesso detto che fai scelte sbagliate in amore? Pensi che i tuoi flirt siano stati selezionati in modo non adatto a te? I tuoi familiari e i tuoi amici dicono che potrebbero trovarti la persona perfetta? Se un tempo questo veniva fatto con presentazioni ufficiali, oggi si utilizza la tecnologia e le app di incontri: ecco perché si parla di outsourcing.
Cosa significa outsourcing? Letteralmente si tratta di far fare il lavoro sporco a qualcun altro, e per lavoro sporco intendiamo la selezione e il primo contatto con altri profili sulle app di dating. Alla base di questo sotterfugio l'idea che un'altra persona possa scegliere meglio di noi, o magari regalarci un colpo di scena inaspettato facendoci incontrare una persona che noi non avremmo mai preso in considerazione.
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Abbiamo quindi sintetizzato che l'outsourcing significa affidare a qualcun altro il "lavoro" sulle app di dating, ma che quello che forse non sai è che ormai non ci si limita a coinvolgere gli amici: esistono addirittura figure professionali che si occupano di questo compito.
Tutto è nato quasi per scherzo da un esperimento condotto online, questo però ha reso sempre più presente la figura professionale dell’outsourcing. Non si tratta semplicemente di un amico che ti consiglia di uscire con una determinata persona ma di un vero e proprio professionista esperto di arti di comunicazione, di seduzione, di strategie.
Chi si occupa ti outsourcing prende letteralmente in mano il tuo profilo e lo gestisce come se fossi tu a scrivere. Sarà la persona incaricata ad inviare direct, lanciare i match ed intraprendere le prime conversazioni guidandoti verso un appuntamento di persona.
Insomma: attiri sempre uomini già impegnati? Narcisisti patologici? Oppure sei diventata una vera pro nel gestire chi ti fa ghosting? Molto probabilmente l’errore sta alla base: nella scelta della persona con cui uscire. Ecco perché l’outsourcing sta diventando sempre più diffuso; potersi affidare ad occhi esterni per analizzare in modo più freddo la situazione e trovare davvero il pezzo di puzzle giusto per sé.
Non vogliamo parlare di metà della mela o di persone che completano; come diciamo sempre bisognerebbe già sentirsi completi da soli. Quello che devi trovare è un valore aggiunto; qualcuno che possa davvero darti di più. E spesso siamo i peggiori nemici di noi stessi, cerchiamo (più o meno inconsapevolmente) il medesimo schema che porta ad attivare dinamiche assolutamente dannose e non proficue. Una persona esterna invece, potrebbe aiutarci a rompere gli schemi e a valutare opzioni che prima non avremmo mai scelto.
Si chiama Holly Bartter la prima donna che ha lanciato questa professione; si è lanciata in questo mondo dando vita all’outsourcing per appuntamenti online dopo aver aiutato decine di amici a trovare il giusto profilo con cui fare match.
A chi si rivolge all’outsourcing per il dating?
I dati mostrano che sono profili molto interessanti quelli che scelgono di rivolgersi al professionista del settore o che affidano ad amici e familiari l’app. Si tratta per lo più di donne over 35 in carriera. Insomma, quello che appare è che chi si realizza sul piano professionale abbia poi difficoltà a trovare la dolce metà che possa portarla a vivere una storia d’amore equilibrata.
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Tecnicamente sono diverse le pratiche di cui si occupa l'outsourcer. Crea la tua bio in modo accattivante mettendo in luce i punti giusti con le parole più coinvolgenti, sceglie le tue foto migliori e costruisce la tua identità online.
Terminato questo passaggio inizia a navigare sull’app al posto tuo, intrattenendo conversazioni al tuo posto e scegliendo in base ad alcune tue richieste i partner ideali. Una volta individuati la palla passa a te che dovrai avere il primo appuntamento dopo aver riletto le chat.
Ma siamo sicuri sia la scelta migliore?
Perché questa tecnica è dannosa
Iniziamo subito con immaginare di rivoltare la frittata; sareste felici di sapere che state uscendo con una persona che non è quella con cui stavate parlando? E soprattutto che è stata tutta una strategia per poter avere il vostro numero e un appuntamento con voi?
Non prendiamoci in giro, la risposta sarebbe probabilmente un no secco. Se non si ha il tempo da dedicare a qualcuno in una fase di conoscenza scambiando qualche messaggio, come puoi pensare di averne per una frequentazione?
Se la tua vita in questo momento è così piena da non avere spazio per un’altra persona allora non cercarla; ti faresti male tu e lo faresti a chi inconsapevole si sta aprendo e lasciando andare.
Capiamo bene quanto sia complicato dover gestire una o più conversazioni contemporaneamente mentre continui a far funzionare la tua vita tra amici, familiari, appuntamenti di lavoro, studio e molto altro ancora… ma davvero pensi che delegare questa fase sia la soluzione?
Sarebbe come ingannare la persona ma non è tutto: chi accetta di uscire con te potrebbe invaghirsi di un determinato modo di usare le parole, l’ironia o alcune attenzioni che forse non sarai altrettanto disposta a dare dopo la prima uscita.
La tecnologia non è da demonizzare, le app di dating possono aiutarti davvero a fare nuove conoscenze e magari anche ad innamorarti ma è chiaro che devi mostrarti nella tua verità. Assumere una persona o delegare questa scelta ad amici e familiari non gioverà alla tua relazione. Tutto sarebbe partito con una menzogna e nessuno vuole costruire una relazione sana e forte su un inganno, non trovi?