Esattamente come per il nostro corpo, anche per la mente è importante avere delle buone abitudini, volte al suo benessere e al mantenimento di uno stato di equilibrio tale da farci vivere serenamente e con un plus energetico soddisfacente. Così come ci sono le abitudini ” buone”, però, è possibile che questa energia ci venga tolga dalle cosiddette abitudini mentali “negative” ovvero quelle che, invece di sostenerci e di farci andare avanti, ci abbattono e ci tengono legati a situazioni o stati d’animo deleteri e per nulla volti al nostro benessere.
Tutta una serie di pensieri che ledono la nostra stabilità mentale e che possono portare a situazioni di stallo, oltre che a una mancanza di energia non indifferente e che mina il nostro benessere mentale e generale. Ma quali sono queste abitudini mentali da eliminare dalla propria vita, per stare meglio e vivere senza auto danneggiarsi? Le vediamo di seguito.
VEDI ANCHE LifestyleQueste sono le abitudini positive di chi ha una mente apertaCosa sono le abitudini mentali
Per prima cosa è bene precisare che quando si parla di abitudini mentali, si intendono proprio tutti quei pensieri più o meno ricorrenti che si è soliti fare o in cui si cade spesso. Ma che, in questo caso, invece di aiutarci ci abbattono, consumando la nostra energia.
Abitudini che molto spesso derivano dall’educazione che si è ricevuta, dagli ambienti che si sono frequentati, da convinzioni errate, da esperienze vissute o anche da tratti della propria personalità. E che, invece di supportarci e farci del bene, minano il nostro benessere, condizionando i nostri comportamenti e limitandoci nella nostra vita quotidiana.
Quali sono le abitudini mentali da eliminare
Una serie di piccole zavorre, quindi, che è bene saper riconoscere ed eliminare dalla propria vita. Per poter riprendere in mano il proprio benessere mentale e non lasciare che nulla lo possa ledere, soprattutto se a farlo siamo noi stessi.
Non prendersi responsabilità
Una delle abitudini mentali più deleterie e controproducenti che si possano avere, per esempio, è quella di non prendersi mai responsabilità ma affrontare le cose in modo passivo. Un modus operandi che vale in qualsiasi ambito, dalle relazioni al lavoro e che, oltre a essere un comportamento che ci toglie energie, ci insinua la convinzione di non potersi mai opporre a ciò che ci viene imposto, cosa che per altro nessuno sta facendo se non noi stessi (nell’impedirci di prenderci delle responsabilità).
Un atteggiamento che porta a concentrarsi sempre verso l’esterno e mai verso di sé e che si collega a un’altra abitudine mentale che risucchia le nostre energie, quella di seguire sempre obiettivi esterni, magari dettati dal contesto o dalle aspettative degli altri, e non ciò che si desidera davvero. Certo, sapere cosa si vuole non è sempre facile ma molto facile, invece, è lasciarsi prendere dalla paura e dal timore di fallire, preferendo lasciare indietro ciò che si vuole adeguandosi o chiedendo all’esterno cosa fare.
VEDI ANCHE LifestyleQueste sono le 10 cose che tutte le persone positive fanno (e che dovresti imitare)Preoccupazioni e carenze immaginarie
Anche l’abitudine mentale di vedersi costantemente in una condizione di carenza, fragilità, ecc. è un atteggiamento che ci fa perdere energie. In primis perché questo modo di pensare e agire porta insoddisfazione, mancanza di autostima, di iniziativa e una condizione di passività. E in secondo luogo perché questo genere di abitudine mentale pone dei limiti al proprio agire, quasi a volere avverare questa condizione, generando di fatto un disagio nella persona che la vive e che va a consumare le sue energie emotive.
Esattamente come accade se si hanno continuamente delle preoccupazioni, ma non perché queste ci siano realmente, quanto piuttosto perché si vede con preoccupazione qualsiasi cosa. Un circolo dal quale è difficile uscire e che si autoalimenta mentre lo si attua.
Il voler cambiare gli altri porta via energie
Infine, un’altra abitudine mentale che va a consumare le nostre energie, è senza dubbio quella di voler cambiare gli altri. Un cambiamento che, da parte vostra, non dovrebbe mai essere imposto e che se si cerca di ottenere non fa altro che fare del male e consumare la propria energia emotiva. E questo perché, oltre a non essere corretto è anche un atteggiamento inutile visto che il cambiamento è personale in ognuno di noi e non conseguente a un’imposizione esterna.
Insomma, da quanto detto appare piuttosto chiaro che le abitudini mentali che ci fanno male sono per lo più collegate a una mancanza di consapevolezza personale, e che solo l’ascolto e la comprensione di sé possono aiutare a eliminare queste convinzioni o strutture di pensiero, permettendovi di vivere in modo più pieno, presente e sereno.