A volte capita: vediamo in una vetrina o su un sito internet un paio di scarpe, l'ultimo modello di smartwatch o persino un libro, un set di tisane o un tappetino da yoga. Poco importa, lo desideriamo (anche se non ci serve) e poco dopo scatta l'acquisto compulsivo, seguito inevitabilmente dal senso di colpa.
È successo a tutti di non riuscire a trattenersi di fronte al desiderio di comprare qualcosa. Spesso gli acquisti fatti in questo modo sono la spia di qualcosa di più profondo, soprattutto se avvengono in maniera sistematica, e possono influire negativamente sulla nostra vita.
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L'acquisto compulsivo, o hopping compulsivo, è un disturbo che comporta un bisogno irresistibile di fare acquisti, malgrado chi ne soffra sia perfettamente consapevole di non avere bisogno di queste cose o di stare esagerando.
Chi soffre di questo disturbo, che può essere più o meno grave, compra solo per il piacere di fare un nuovo acquisto, non necessariamente per rispondere a un bisogno reale, e avverte una tensione crescente che rende il desiderio di acquisto un impulso impossibile da controllare.
La frequenza di questi acquisti determina la gravità della situazione: a chi non è mai successo di cedere ad un acquisto impulsivo? Tuttavia se questo avviene in modo sistematico e i prodotti acquistati sono invariabilmente destinati a essere dimenticati e si provano sensi di colpa, vergogna o persino un vuoto emotivo, allora la cosa è più seria e potrebbe portare anche a gravi conseguenze a livello psicologico, finanziario e sul piano delle relazioni.
Identificare lo shopping compulsivo
Identificare chi soffre di dipendenza da shopping compulsivo si distingue però da chi semplicemente desidera comprarsi cose nuove di tanto in tanto per diversi aspetti:
- L'acquisto è vissuto come un impulso cui è impossibile resistere
- Gli acquisti avvengono frequentemente e sono spesso al di sopra delle proprie possibilità economiche
- Il desiderio di acquistare causa stress e interferisce con la vita quotidiana
- L'appagamento è si prova solo nell'atto di spendere
- Si comprano spesso oggetti inutili e costosi
Inoltre è anche utile porsi delle domande, per capire se si soffre di questo problema, e porvi rimedio prima che si aggravi; è importante chiedersi (e rispondersi in tutta sincerità) quanto spesso compriamo cose che poi non usiamo, se facciamo acquisti solo con lo scopo di sentirci meglio e quanto spesso proviamo prima euforia e poi vergogna e senso di colpa dopo lo shopping.
L'acquisto compulsivo è quindi caratterizzato da stati emozionali, piuttosto che da bisogni reali, e viene spesso usato come un modo di affrontare sensazioni negative come ansia, tensione o solitudine, sostituite subito dopo la spesa, da sollievo o persino euforia. Tale sensazione di benessere è però transitoria e una volta terminata, subentrano tristezza, senso di colpa o sconforto, generando così un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.
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Ma quindi quali sono le cause che portano a fare un acquisto impulsivo? Non sono certo uguali per tutti, ma nella stragrande maggioranza dei casi lo shopping compulsivo è scatenato da emozioni negative come solitudine, frustrazione, tristezza o ansia o essere persino sintomo di una depressione latente.
Inoltre dietro questo comportamento potrebbero nascondersi il timore di apparire poco desiderabili, sciatte, o persino un desiderio di essere al centro dell'attenzione e di dimostrare il proprio valore attraverso il denaro (o la possibilità di spenderlo), generando un falso senso di controllo sulla propria vita.
Potrebbe anche essere vissuto come un modo per gratificarsi - comportamento comune a molte ossessioni - o riempire un vuoto presente o passato, evadere dalla quotidianità per qualche ora o ritrovare, come abbiamo detto, sicurezza in sé stessi.
Come comportarsi se si soffre di shopping compulsivo
Premesso che in questi casi la cosa migliore è sempre chiedere aiuto a un familiare, un amico o persino uno specialista, nelle situazioni meno gravi si possono mettere in campo delle soluzioni per cercare di evitare l'acquisto compulsivo.
Una volta che abbiamo preso coscienza che potremmo avere (o abbiamo) un problema con lo shopping, la cosa migliore è iniziare a tenere un diario dove annotare le spese, oltre al giorno e l'ora in cui le abbiamo effettuate - non per nulla la tecnica del journaling viene usato in moltissimi percorsi di coaching. Poi è utile fermarsi un momento e chiedersi con totale onestà se quello che vogliamo acquistare ci serve davvero, senza mai giudicare il proprio atteggiamento in modo negativo.
Altri utili stratagemmi da mettere in campo sono:
- Fare una lista della spesa e acquistare solo le cose che abbiamo segnato
- Portare solo con sé solo i contanti e usare le carte solo in caso di emergenza
- Quando si sta per scatenare l'acquisto impulsivo, distrarsi con attività sportiva o una passeggiata nella natura
Uscire da un circolo vizioso di shopping compulsivo, al di là della gravità del caso, non è facile, ma nemmeno impossibile. Parlarne con qualcuno che ci è vicino è sempre un ottimo aiuto, ma la cosa più importante è identificare cosa causa questo irrefrenabile desiderio di acquisto e cercare di porvi rimedio, eliminando il problema alla radice.