Chiunque veda un bambino fare i capricci, si trova davanti a una situazione che potremmo definire “normale”. Dopo tutto quale bambino, noi compresi, non li ha fatti? Vuoi per stanchezza, per attirare l’attenzione, per manifestare un dispiacere o contrarietà verso qualcosa o per le più svariate ragioni, i capricci fino a una certa età sono all’ordine del giorno. E in quanto tali non suscitano particolare stupore in chi li vede. Ma cosa accade quando sono gli adulti a lasciarsi andare a questo genere di comportamento? E, soprattutto, per un adulto è lecito e consentito fare i capricci?
Partiamo dal presupposto che, anche se in modo diverso e con una capacità di gestione e comprensione diversa, bambini e adulti provano le stesse emozioni. E dal momento che i capricci derivano da queste, potremmo dire senza alcuna incertezza che si, anche gli adulti possono fare i capricci. Possono, certo, ma dipende sempre come.
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Gli scatti di ira o i capricci, infatti, fanno parte di quelle emozioni primarie che tutti noi proviamo. Nei bambini tra i 2 e i 4 anni, però, questi sono riconducibili a una normale manifestazione nello sviluppo emotivo, ed è compito dei genitori insegnare ai propri figli a comprendere e gestire l’emozione che li ha generati,. Così come è compito degli adulti gestire la situazione con comprensione e calma.
Quando i capricci vengono fatti in età adulta, invece, manifestandosi con attacchi di rabbia, comportamenti eccessivi, contrarietà ecc. è perché, in quell’adulto, è ancora presente un’intelligenza emotiva infantile. Questo significa che il soggetto in questione non è in grado, probabilmente perché nessuno gli ha mai spiegato come fare, di comprendere la sua sfera emotiva e le emozioni che prova, incanalandole nel modo corretto e vivendole senza che queste prendano il sopravvento, anche sotto forma di capricci.
La crescita fisica e anagrafica, infatti, non vanno di pari passo con quella emotiva, per la quale ci vogliono impegno e dedizione, prima da parte dei genitori che aiutano il bambino in questa sua evoluzione interiore e poi direttamente della persona stessa.
Cosa scatena i capricci negli adulti
Come visto, quindi, quando si parla di capricci si intende la manifestazione di un qualcosa che crea frustrazione a vari livelli e che sfocia in una reazione eccessiva rispetto al fatto stesso.
Questo nella maggior parte dei casi dipende da immaturità emotiva, come spiegato nelle righe sopra, ma può anche avere alla base delle cause diverse, identificabili tramite delle diagnosi specifiche di patologie relative alla salute mentale. Diagnosi che ovviamente devono essere fatte da uno specialista.
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Di fatto, quindi, la questione non è tanto se sia consentito o meno fare i capricci da adulti, poiché in moltissimi casi questa è la manifestazione di qualcosa di più grande e di emozioni che non si sa come gestire.
Il punto, piuttosto, è come andare a lavorare sulle cause che generano queste reazioni sovradimensionate verso le cose e che portano anche gli adulti a fare i capricci. Per farlo, quindi, è opportuno lavorare sulla propria emotività:
- evitando di inibire le emozioni negative o lasciandole esplodere, ma imparare a incanalarle in un modo costruttivo;
- imparando a controllare le proprie aspettative;
- capendo quali sono le situazioni che ci portano a fare i capricci e valutandole in modo diverso, agendo in modo più maturo e provando a crescere di fronte alla situazione stessa, senza lasciare che sia questa a prevaricare su di noi.
E di fatto, compiendo quei passi di crescita emotiva che non si sono fatti nel corso dell’infanzia e maturando anche sotto questo importantissimo aspetto.