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Impariamo a rendere utili le critiche affrontandole in maniera assertiva

affrontare in maniera assertiva critiche
13-03-2024
Sono queste le tecniche per affrontare in maniera assertiva le critiche e usarle come mezzo positivo per migliorarsi.
Nell'articolo:

Ognuno di noi, prima o dopo e con maggior o minor frequenza, può trovarsi nella poco piacevole situazione di dover affrontare una critica. Per le più svariate ragioni e nei più svariati campi. Capita a tutti ma non per tutti la reazione che ne consegue è la stessa. Perché c’è chi la critica la subisce, chi reagisce in malo modo e chi, invece, decide di affrontare la critica in maniera assertiva. E questo fa un’enorme differenza.

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Quando si parla di assertività, infatti, si fa riferimento all’abilità comunicativa di focalizzarsi sul contenuto di ciò che si vuole dire, rimanendo calmi ma fermi in ciò che si sta esprimendo, senza essere aggressivi ma restando comunque attivi. E condividendo i propri pensieri e sentimenti in modo onesto, chiaro e nel rispetto di chi si ha davanti. Il tutto attuando anche un buon bilanciamento tra le proprie necessità e quelle degli altri. Ma come si fa ad affrontare in maniera assertiva le critiche che ci vengono rivolte?

Le tecniche di assertività

Per prima cosa è bene chiarire che esistono due tipologie distinte di tecniche di assertività: quelle comunicative e quelle di difesa. Le tecniche di comunicazione ci permettono di sviluppare maggiori capacità di comunicare, appunto, dirigendo la conversazione dove vogliamo. Con le tecniche di difesa, invece, si impara a gestire l’aggressività degli altri e propria. Ma anche la possibilità di essere manipolati e le possibili critiche che ci vengono mosse, a ragione o meno.

Per poter affrontare in maniera assertiva le critiche che si ricevono, quindi, è importante conoscere queste tecniche di difesa e imparare a usarle correttamente. A prescindere dalla tipologia di critica a cui si è sottoposti.

Tipologie di critiche

Esistono, infatti, due tipologie di critiche:

  • quelle costruttive,

che hanno lo scopo di far riflettete e di informare chi le riceve di un suo comportamento, con lo scopo di stimolare un cambiamento;

  • quelle distruttive o manipolatorie,

che puntano a far del male psicologicamente e che si focalizzano sulla persona e non sui comportamenti della stessa.

Le prime, quindi, hanno una valenza positiva e di utilità, mentre le seconde hanno una valenza negativa e che mira a demolire chi si ha davanti.

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Come affrontare in maniera assertiva le critiche

Una volta compresa questa differenza, cosa che andrebbe capita anche nel momento in cui si sta ricevendo una critica, ecco che è bene imparare a ricevere il colpo. Sia esso con intenzioni positive che negative, attuando una serie di “tecniche” utili ad affrontare in maniera assertiva le critiche che ci vengono mosse. Come?

Per esempio imparando a collocare ciò che ci viene detto in uno spazio e determinato, concreto e specifico. Contestualizzando la critica stessa senza che questa dilaghi oltre il limite di suo interesse. In questo modo si eviterà di sentirsi messi sotto accusa a livello generale e come persone, ma si riuscirà a contenere la critica ricevuta all’interno del momento e dell’ambito in cui è stata fatta.

Passo importante che ci permette di affrontare le critiche in maniera assertiva, poi, è quello di non permettere a chi si sta rivolgendo a noi di metterci delle etichette che non ci appartengono. Ma specificare la ragione e la causa che hanno determinato il nostro comportamento.

Allo stesso modo, poi, è anche opportuno chiedere esplicitamente delle spiegazioni e dettagli concreti all’altro rispetto a quanto sta affermando, in modo da poterli comprendere meglio e, se necessario, chiarendoli a nostra volta.

Reagire positivamente

Infine, è bene farsi un velocissimo esame di coscienza, soprattutto nel caso in cui si riceva una critica costruttiva, provando a chiedere consiglio e suggerimenti a chi si sta rapportando con noi. Per capire come reagire positivamente alla critica fatta, imparando qualcosa e provando a cambiare - se possibile - il motivo per cui ci è stata fatta.

Se ci sono punti in cui ci si trova in disaccordo, invece, cosa che può capitare (e anche di frequente) è importante parlarne. Il motivo? Trovare un punto in comune tra ciò che è stato fatto o detto e il modo in cui è stato recepito e che ha fatto nascere la critica stessa. Una sorta di mediazione che è utile a entrambe e parti e che vi aiuterà in futuro se vi ritroverete nelle stessa situazione.

Un comportamento attento e propositivo, quindi, che non manca di chiarire la propria posizione ma che è anche aperto a cambiarla se serve, usando la critica ricevuta come mezzo di autovalutazione e di un potenziale miglioramento.

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