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Come riconoscere e affrontare l’agorafobia

agorafobia
03-06-2022
Cos'è l'agorafobia e cosa significa soffrire di questa fobia sia a livello fisico che mentale? Proviamo a scoprirlo e a capire come uscirne

Cosa provereste se veniste assaliti dalla paura di trovarvi in una situazione dalla quale non è possibile fuggire e in cui non vi è possibile richiedere o ottenere aiuto? Sicuramente non bene. Se poi questo timore vi assalisse anche in circostanze comuni, dove non esiste nessun pericolo reale, la cosa diventerebbe ancora meno gestibile e impattante. Ed è quello che accade a chi soffre di agorafobia.

Si tratta di un disturbo d’ansia che porta chi ne soffre a evitare qualsiasi tipologia di luogo (all’aperto e al chiuso) e/o situazioni in cui sono presenti delle persone e in cui anche solo potenzialmente potrebbe sentirsi in trappola, in imbarazzo, impotente di fronte al pericolo e quindi, preda di attacchi di panico e paura. Una condizione che limita fortemente chi la vive e che ha cause e sintomi ben precisi che è bene conoscere.

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Cos’è l’agorafobia

Con il termine agorafobia dal greco “paura” (phobia) “della piazza” (agorà) si intende un particolare disturbo d’ansia che si manifesta nel momento in cui il soggetto che ne soffre si trova (o pensa anche solo alla possibilità di trovarsi) in un luogo dal quale gli è poi impossibile fuggire in caso di pericolo. Nel quale potrebbe provare imbarazzo senza possibilità di allontanarsi, ecc.

Un problema che quindi nasce potenzialmente ovunque, dal supermercato, ai mezzi pubblici, dal cinema ad appunto una piazza. Portando chi ne soffre a evitare di trovarsi in queste situazioni e luoghi, limitando notevolmente la sua vita e i suoi spostamenti nel tentativo di tenersi al sicuro.

Chi soffre di agorafobia, per esempio, tenderà a evitare di:

  • uscire da sola/o da casa;
  • viaggiare o guidare la macchina;
  • prendere un treno o un aereo;
  • usare l’ascensore;
  • frequentare dei luoghi in cui sono presenti molte persone come centri commerciali, mercati, eventi, ecc.;

e tutto ciò che, secondo la persona che vive questo disturbo, può essere potenzialmente pericoloso. Ma da cosa dipende l’agorafobia?

Le cause

Nonostante le cause dell’agorafobia non siano ancora del tutto note ci sono dei fattori che possono aumentare il rischio di soffrirne come:

  • l’aver subito degli abusi fisici;
  • l’essere soggetti ad altre tipologie di fobie;
  • la depressione;
  • l’abuso di sostanze:
  • l’avere in famiglia persone che soffrono di agorafobia;

Così come l’aver avuto un attacco di panico in passato in un luogo o contesto ben preciso e di cui si ha memoria. Tutti fattori che possono favorire la comparsa della fobia e di tutti i sintomi a essa collegati.

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Come si manifesta l’agorafobia

L’agorafobia, infatti, è un timore che non è solo ipotetico o vissuto a livello mentale, ma che si sviluppa con tutta una serie di sintomi e manifestazioni ben precise. A livello fisico, per esempio, chi soffre di agorafobia può provare:

  • una sensazione di svenimento;
  • vertigini;
  • tremori;
  • dolore al petto;
  • diarrea;
  • nausea;
  • sudorazione eccessiva:
  • respirazione accelerata e affannosa;
  • battito cardiaco accelerato;
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Oltre a tutte quelle sensazioni legate alla paura stessa come:

  • il sentirsi in pericolo di vita;  
  • il timore o l'ansia di perdere il controllo e di attirare l’attenzione delle altre persone;

E adottando tutta una serie di comportamenti di autotutela come il non uscire di casa da soli o per lunghi periodi, l’evitare luoghi e situazioni “pericolose”, ecc. Limitando così il proprio raggio di azione, la propria vita sociale e riducendo le attività durante l’arco della giornata. Banalmente anche la possibilità di andare a lavorare.

Come affrontare l’agorafobia

Una paura che, quindi, anche per riprendere in mano la propria vita e tornare a svolgere le normali attività quotidiane che caratterizzano le giornate di ciascuno di noi, deve e può essere affrontata. Come? Affidandosi a un bravo terapeuta che saprà come intervenire anche a seconda della gravità della fobia stessa, attraverso uno specifico percorso di psicoterapia.

Tra le possibilità di intervento per curare l’agorafobia più utilizzate ed efficaci, infatti, ci sono:

  • la terapia cognitivo comportamentale, in cui la persona viene aiutata a comprendere e controllare le emozioni che prova e quindi la paura stessa, imparando a pensare in modo positivo e consapevole;
  • la terapia sistemica;
  • la terapia psicodinamica, in cui si va all’origine delle emozioni e/o eventi rimossi dal paziente ma che determinano la sua fobia. Ripercorrendo e riportando alla luce ciò che è accaduto e vivendolo in modo più razionale;
  • l’utilizzo di farmaci specifici ma sempre e solo sotto controllo e prescrizione medica.

Uscire dall’agorafobia, quindi, si può. Ed è importante farlo per riprendere in mano la propria vita o aiutare chi ne soffre a farlo. Ritrovando un benessere pieno e reale e potendo tornare a vivere in ogni luogo e ogni circostanza serenamente. Senza paure e senza limiti.

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