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Amare se stessi: perché è così difficile e come imparare a farlo

amare se stessi
05-06-2023
E tu quanti ti ami? Imparare ad amare se stessi è una cosa che dovrebbe essere automatica ma che in realtà è molto più difficile di quanto si possa pensare. Ecco i motivi e come imparare ad amarsi ogni giorno e sempre di più.

Nessuno potrà mai amarti più di quanto tu non faccia con te stessa/o. O almeno così dovrebbe. In moltissimi casi, infatti, non è esattamente questo quello che succede e il motivo è molto semplice: amare se stessi non è poi così facile come si potrebbe pensare. Ma, anzi, si potrebbe tranquillamente inserire nella lista delle cose più difficili da raggiungere nel corso della nostra vita, sebbene sia il principale antidoto alla bassa autostima.

Amare se stessi, infatti, è un vero e proprio lavoro quotidiano, fatto di consapevolezza, di errori e di successi, di comprensione e di azioni. Ma soprattutto di accettazione incondizionata, uno dei tasselli fondamentali per poter amare se stessi ed essere pronti ad accogliere ogni parte di noi, anche quelle che consideriamo meno belle, ma che fanno parte di ciò che siamo.

Ma perché è così difficile amare se stessi e come fare per imparare a farlo?

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Perché è difficile amarsi

Se si pensa che la sola e unica persona con cui si passa l’intera esistenza è quella che si vede ogni mattina allo specchio, sembra difficile credere che amare se stessi abbia bisogno di impegno costante. Dopo tutto siamo disposti a donare amore a un’altra persona, diversa da noi e di cui chiaramente non piace sempre tutto, a volte anche per tutta la vita. Quindi perché con noi stessi, che ci conosciamo fin da quando siamo nati e che, volenti o nolenti, non possiamo lasciare, sembra essere così difficile?

Forse esattamente per quello che abbiamo appena detto: di noi conosciamo, più o meno bene, ogni cosa, e non sempre ciò che si è piace. Ma perché è difficile amarsi? Principalmente per via di alcuni ostacoli che si pongono tra noi e l’amore che dovremmo darci senza se e senza ma:

  • il desiderio e la ricerca di approvazione da parte degli altri e che ci spinge anche da adattarci alle esigenze che ci vengono richieste tralasciando quelli che sono i nostri bisogni e desideri;
  • la paura di non essere abbastanza e di restare soli;
  • la tendenza a voler assomigliare a chi si reputa una persona di successo (sia nel lavoro che in amore, che nell’aspetto fisico, ecc.);
  • l’incapacità di vedersi per come si è realmente, cosa che solitamente accade anche per le cose belle che si hanno e che vengono oscurate da quelli che si considerano difetti e che non si accetta di avere.

Il rimedio a tutto questo? Iniziare, passo dopo passo, ad accogliere ogni nostro lato come elemento di unicità di chi siamo. Solo accettandosi, nel bene e nel male, e imparando a guardarsi con consapevolezza, sia nei limiti che nei punti di forza, sia nei pregi che nei difetti, sia negli errori che nei successi, è possibile amare se stessi. E questo indipendentemente dall’opinione o dal giudizio (per altro non richiesto e quasi sempre inopportuno) di chi si ha davanti.

Come fare per amare se stessi

Per prima cosa, quindi, è importante avere più gentilezza nei propri confronti, giudicarsi di meno, avere maggior considerazione per la propria felicità e benessere e prendersi cura di ciò che sono i propri bisogni e le emozioni che si vivono. In poche parole, darsi maggior valore. Elementi imprescindibili e a cui dedicarsi ogni giorno per poter dire di amarsi davvero. Dopo tutto lo fareste nei confronti del vostro/a compagno/a o verso chi volete bene. Quindi perché non doveste farlo anche con voi stesse/i?

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Ma non solo. Amarsi significa anche perdonarsi. Nessuno è infallibile e gli errori sono all’ordine del giorno, cosi come le cose che ci caratterizzano e che sono sicuramente migliorabili (atteggiamenti modi di fare, pensieri, ecc.). La cosa importante però, è quella di non darsi addosso e colpevolizzarsi per ogni cosa andata male. Capita e basta. Quello che è importante fare è comprendere ciò che si è fatto. Accettarsi per come si è, limiti compresi, e cercare di migliorarsi, perdonandosi e ripartendo con una maggior consapevolezza verso chi si è . Nessun giudizio o valutazione, ma comprensione e accettazione incondizionata.

Amarsi: egoismo sì o no?

Attenzione poi a sviluppare un sano egoismo. Per poter amare se stessi, infatti, è implicito che ci si debba prendere cura di sé, sotto diversi punti di vista e a più livelli. E per farlo è bene mettersi davanti a ogni cosa, o quasi. I bisogni personali non sono meno importanti di quelli degli altri ma anzi, se non ci si rispetta noi per primi e se non ci si dedica il giusto tempo, non vi sarà possibile farlo con gli altri.

Dopo tutto amare se stessi è una vera e propria conquista, un’arte, un lavoro, in cui sono necessarie la cura, il rispetto, la libertà di essere ciò che si desidera. Ma anche una buona dose di autostima, l’onestà di seguire i propri desideri, il non giudizio, il sapersi e saper dire no quando non si vuole fare qualcosa, l’assenza di paura nel seguire ciò che si ha dentro, la gratitudine, ecc. E la consapevolezza di quello che si è e di ciò che si prova.

A prescindere da ciò che vi possano dire, quindi, quanto detto all’inizio è ancora più vero: non ci sarà mai nessuno che saprà amarvi più di quanto possiate fare voi stessi. Ed è questo l’obiettivo che ognuno di noi dovrebbe avere, per vivere una vita piena di amore, a partire da noi.

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