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Anoressia nervosa: questi sono i 10 segnali da non trascurare mai

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05-10-2023
L'anoressia nervosa continua a essere uno dei disturbi psichiatriche più letali: ecco perché bisogna mantenere alta l'attenzione sulla patologia e sui segnali più ricorrenti da monitorare
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Salute mentale e anoressia nervosa

L'anoressia nervosa è spesso segnalata come uno dei disturbi psichiatrici con il più alto tasso di mortalità, posizionandosi criticamente anche al di sopra della depressione severa. In situazioni in cui manca un intervento terapeutico, la mortalità dovuta a gravi disturbi alimentari può scalare fino al 20%, ma questo numero può calare significativamente, al 2-3%, con l’implementazione di un trattamento efficace.

Questo è quanto riferiscono i dati emersi da una ricerca promossa dalla National Association of Anorexia Nervosa and Associated Disorders (ANAD). Proprio per questo è importantissimo tenere sempre molto alta l'attenzione su questo disturbo, che ad oggi interessa quasi 3 milioni di persone in Italia, di cui soprattutto adolescenti.

L'importanza della sensibilizzazione

Per contrastare l'anoressia nervosa è fondamentale la sensibilizzazione e la consapevolezza del problema, cosa che permette un intervento tempestivo. Ce lo ricorda anche Aurora Caporossi - 25 anni, di Roma, ex-paziente di anoressia nervosa e fondatrice dell'associazione Animenta.

Animenta prende l'abbrivio dalla storia personale della fondatrice, e ad oggi è diventata una community che conta oltre 37mila follower su Instagram e 300 volontari in Italia, ha ricevuto finora 21mila euro di donazioni, utilizzate per organizzare eventi di sensibilizzazione nelle scuole e creare reti locali di supporto.

In un contesto più ampio, dati del 2023 rilasciati dall'Osservatorio ABA e ISTAT rivelano che circa 3 milioni di italiani lottano contro i disturbi alimentari, con un aumento dell'incidenza del 30% post-pandemia, che colpisce principalmente i giovani a causa di fattori come l’isolamento prolungato e la limitazione delle interazioni sociali. Anche l'Istituto Superiore di Sanità evidenzia l'anoressia come la patologia preminente in circa il 42,3% dei casi diagnosticati.

Se una persona che ami, un amica o un amico, o qualcuno nella tua famiglia sta affrontando l'anoressia nervosa, è importante sapere che puoi fare molto. Per sostenere chi vive con l'anoressia nervosa o disturbi alimentari affini, infatti è cruciale la tempestiva identificazione dei primi sintomi, che spesso si manifestano in maniera subdola.

Come riconoscere i sintomi iniziali dell'anoressia nervosa

Riconoscere l'insorgere di un disturbo alimentare può essere una sfida, dato che la società tende a normalizzare e talvolta incentivare comportamenti alimentari poco sani. Aurora Caporossi, insieme alla Dottoressa Giulia Graziano, dietista specializzata e volontaria presso Animenta, propone una guida su alcuni segnali d'allarme da non sottovalutare mai. Scopriamoli insieme:

  • Variazioni Nelle Abitudini Alimentari

Un cambiamento, sia graduale che repentino, nelle quantità o nei tipi di alimenti consumati può essere segnale di allarme.

  • Frequenza delle Visite al Bagno Post Pasto

Specialmente nel caso della bulimia nervosa, l’utilizzo frequente del bagno dopo i pasti può indicare meccanismi di compenso attraverso il vomito.

  • Incremento dell’Attività Fisica

L’intensificazione dell’attività fisica, spinta dalla necessità ossessiva di compensare l’apporto calorico, anche in caso di stanchezza o infortunio, è un segnale preoccupante.

  • Alterazioni dell’Umore

Variazioni dell’umore, specialmente in concomitanza dei pasti, possono includere maggiore irritabilità, ansia e tristezza.

  • Evitamento della Socialità

Un rifiuto persistente di partecipare a eventi sociali o familiari, specialmente dove il cibo è presente, può nascondere un tentativo di evitare situazioni non controllabili relative all’alimentazione.

È fondamentale sottolineare che queste indicazioni non esauriscono tutti i possibili sintomi e segnali di un disturbo alimentare. Ciascun individuo può manifestare la patologia in modo unico, ma questa guida potrebbe segnalare i sintomi più comuni che è importante saper riconoscere.

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