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L’ansia fluttuante è un problema serio: come riconoscerla e affrontarla

Donna con ansia fluttuante
Preoccupazioni e stress incontrollabili occupano un posto d’onore nelle tue giornate? Potrebbe trattarsi di ansia fluttuante. Ecco in cosa consiste e come imparare a gestirla
Nell'articolo:

Per definire cosa sia l'ansia fluttuante cominciamo dal focalizzare su cosa è l'ansia "normale". Ti è mai capitato di essere particolarmente nervosa o preoccupata di dover affrontare una determinata situazione? Succede a tutte, si tratta di uno stato d’ansia molto comune, relativo, in particolar modo, al dover avere a che fare con circostanze o contesti che ci fanno sentire a disagio. Sono momenti circoscritti, archi temporali brevi che non condizionano la nostra quotidianità e che scompaiono quando lo stress si dissolve. Questa tipologia di ansia è quella che si definisce ansia normale.

Ma cosa succede invece se questa condizione persiste nel tempo arrivando a condizionare ogni nostro pensiero e ogni nostra azione, mettendo a repentaglio le attività di tutti i giorni e il sereno prosieguo della nostra vita? Succede che non possiamo più considerare la nostra ansia come qualcosa di passeggero e che molto probabilmente, senza saperlo, stiamo facendo i conti con la cosiddetta ansia fluttuante.

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Sintomi fisici e psicologici

Che cos’è l’ansia fluttuante e come possiamo riconoscerla? Con il termine ansia fluttuante si intende, in gergo comune, la patologia definita come disturbo d’ansia generalizzata (GAD). Un termine particolarmente diffuso, ma spesso confuso con l’ansia normale, che invece di patologico non ha nulla ed è legata, come abbiamo accennato, a uno stato passeggero e circoscritto di preoccupazione. Chi soffre di ansia fluttuante sperimenta invece tutta una serie di condizioni emotive, psicologiche e fisiche che ostruiscono pensieri e bloccano azioni, irrompendo in maniera continua, quotidiana e incontrollabile nella nostra vita.

Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai a che fare o hai avuto a che fare con disagi e preoccupazioni che hanno minato la serenità delle tue giornate. Se pensi che l’influenza che l’ansia ha sulla tua vita stia diventando invalidante, allora potresti aver sperimentato alcuni dei sintomi tipici del disturbo d’ansia generalizzata o ansia fluttuante. Ecco quali sono i più comuni:

  • Tensioni estreme e immotivate
  • Pensieri invadenti
  • Nervosismo
  • Apprensione
  • Stanchezza
  • Irrequietezza
  • Mal di testa
  • Disturbi del sonno
  • Nausea
  • Fiato corto
  • Battito accelerato

Tutte condizioni che, lavorando o meno in sinergia, vincolano ogni nostra azione, influenzando mente e corpo e procurando un’angoscia costante e incontrollabile.

 L'ansia è come una sedia a dondolo: sei sempre in movimento, ma non avanzi di un passo.

Jodi Picoult

Questo disturbo emotivo rende infatti difficili le nostre giornate, riempiendole di stress, nervosismo e pensieri invadenti. Pensieri che mentre lavorano sulla nostra psiche, ci bloccano e ci portano a evitare situazioni ed eventi per la paura immotivata di doverli affrontare e di poter fallire.

Sembra una battaglia persa? Non lo è affatto e non siamo sole. Sono tante le celeb che hanno voluto portare la loro testimonianza. Volti noti che hanno deciso di mostrare al mondo quanto sia importante capire di avere un problema e chiedere aiuto per superarlo.

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La testimonianza delle celeb che ne soffrono

Lady Gaga, Emma Stone, Kendall Jenner, Selena Gomez, sono solo alcune delle numerose star che hanno ammesso pubblicamente di soffrire di disturbo d’ansia generalizzata e di aver intrapreso un percorso terapeutico per imparare a gestirla. In particolare, Kendall Jenner nel corso del primo episodio della serie Open Minded: Understanding Anxiety, ideata da Vogue US, ha affermato:

Ricordo di essere stata molto piccola, direi attorno agli 8, 9, 10 anni. Avevo il fiato corto e tutte le volte mi rivolgevo a mia madre per cercare aiuto. Col senno di poi, ho capito che erano attacchi di ansia.

Kendall Jenner

L’ansia fluttuante è un disturbo che non conosce sesso, età e condizione socio-economico, è una patologia che come abbiamo visto, può colpire tutti, anche chi ha fama, successo e una vita apparentemente appagante. Una patologia che però, per molti, troppi anni, ha subito, così come la maggior parte dei disturbi mentali, uno stigma sociale che ha impedito in tanti casi alle persone che ne soffrono, di cercare aiuto, di sentirsi comprese e di parlarne apertamente cercando supporti concreti per affrontarla serenamente.

Ansia fluttuante: a chi rivolgersi?

Partiamo da un presupposto fondamentale, parlare del proprio disturbo d’ansia è il primo passo per iniziare ad affrontarlo davvero. Accettare di soffrire d’ansia fluttuante e condividere il peso di questa condizione con chi ci è vicino è vitale per eliminare, una volta per tutte, l’inutile stigma che si porta dietro da anni. L’ansia fluttuante insieme al resto dei disturbi d’ansia (ansia sociale e disturbo di panico) riguarda infatti oltre 270 milioni di persone in tutto il mondo e la maggior parte di queste sono donne.

Donne che combattono ogni giorno con l’invalidante paura di agire e con pensieri che ostruiscono la mente minando l’autostima, il benessere mentale e la riuscita dei compiti più banali. Gestire tutto questo vuol dire riprendere in mano la propria vita. Per farlo è necessario sia imparare a tenere l’ansia sotto controllo tramite tecniche di rilassamento, sia rivolgersi a un terapista specializzato. Un percorso psicologico mirato saprà darci la giusta diagnosi e saprà aiutarci a trovare la chiave di volta per imparare ad affrontare e finalmente sconfiggere la nostra ansia fluttuante.

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