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Come e perché dobbiamo imparare a conoscere l’apatia

Ragazza soffre di apatia tra la gente
29-09-2022
L'apatia potrebbe essere la spia di un disagio emotivo e psicologico con conseguenze anche gravi, per questo è molto importante imparare a riconoscerla, in noi stessi e negli altri

Svogliatezza, un perenne senso di stanchezza e frustrazione, spossatezza fisica e mentale, oltre che perdita di appetito e interesse pressoché per qualsiasi cosa: sono molte le facce dell'apatia e imparare a riconoscerle è molto importante.

Questo status emotivo e spesso anche fisico è infatti spesso il segnale di un disagio più grande che potrebbe avere conseguenze anche serie sulla vita di tutti i giorni e portare a disturbi del comportamento più gravi e complessi poi da affrontare.

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Cosa è l'apatia e come riconoscerla

Con apatia si intende uno status psicologico caratterizzato da un drastico calo (se non dalla totale assenza) di motivazione, dal disinteresse verso la vita in generale e da un'indifferenza generalizzata nei confronti della quotidianità e del mondo che ci circonda, oltre che delle persone.

Tutto questo viene confermato e inasprito da una serie di pensieri intrusivi e negativi, che spingono la mente in un circolo vizioso di pessimismo e fanno vedere tutto nero, come se non ci fosse via d'uscita.

Chi soffre di apatia vive in un perenne stato di vuoto emotivo e perde anche interesse a stabilire nuovi rapporti sociali e mantenere quelli esistenti. Inoltre perde del tutto la capacità di provare emozioni, positive o negative che siano e sembra non avere alcuna reazione di fronte a ciò che gli succede intorno.

Questa condizione è molto difficile da comprendere e accettare non solo per chi ne soffre, ma anche per gli altri che si trovano ad avere a che fare con un amico, partner o familiare che quasi non riconoscono più e con cui non riescono più a intrattenere una relazione.

Tra le cause più comuni dell'apatia possono esserci malattie psichiatriche o neurologiche, esperienze traumatiche o anche l'abuso di sostanze psicotrope e psicoattive, come ad esempio molte droghe.

I sintomi più comuni dell'apatia

Tra i sintomi più comuni di chi soffre di apatia ci sono sicuramente la perdita di interesse per il mondo circostante e l'incapacità di realizzare o portare a termine una qualsiasi attività, lavorativa e non, oltre che la tendenza a isolarsi.

L'apatia potrebbe spesso venire confusa con la depressione, in quanto alcuni sintomi di questi due disturbi sono in comune; nei soggetti apatici tuttavia manca di norma quella componente di senso di colpa e disperazione che rende questo disturbo così doloroso e pericoloso.

Per ricapitolare, i sintomi più comuni dell'apatia sono:

  • tendenza a isolarsi
  • pensieri intrusivi e negativi
  • perdita di interesse per relazioni, lavoro e nuove esperienze
  • senso di spossatezza
  • mancanza di motivazione
  • problemi in ambito lavorativo e relazionale
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Cosa fare in caso di tendenze apatiche

Conoscere questo disturbo è fondamentale per imparare a riconoscerlo in noi stessi e in chi ci circonda; e se è bene rivolgersi a un medico o a un terapista, è anche vero che ci sono tante piccole cose che possiamo fare se noi stessi o qualcuno che amiamo soffre di apatia.

La prima cosa da fare è innanzitutto riconoscere di avere un problema e cercare dentro di noi la forza di porvi rimedio, nei limiti del possibile. Porsi degli obiettivi realizzabili e realistici aiuta a uscire da un circolo vizioso di poca motivazione e disagio.

Anche riprendere in mano un hobby o un interesse che ci piaceva può aiutare, dal momento che intraprenderne uno nuovo potrebbe sembrare un ostacolo insormontabile e demotivare ulteriormente. Molto importante anche non lasciarsi abbattere da pensieri intrusivi e negativi, ama anzi allenare l'ottimismo: il primo passo per uscire dall'apatia parte proprio da noi stessi.

Ma se chi soffre di apatia è qualcuno attorno a noi, le cose potrebbero essere più complesse in quanto non è detto che il soggetto in questione ne sia consapevole e voglia trovare dentro di sé la forza di uscirne.

Ci sono però delle piccole cose che possiamo fare per alleviare almeno in parte il suo disagio, senza spaventarlo. Innanzitutto è bene cercare di incoraggiare questa persona a uscire fuori di casa, portandola in contesti sociali ricchi di stimoli e a contatto con altre persone, dimostrandole che la vita è (ancora) piena di cose belle.

Fare delle sessioni di autoanalisi e introspezione psicologica di tanto in tanto è una pratica essenziale per assicurarci di stare bene con noi stessi e non scivolare in disturbi come l'apatia o la depressione senza nemmeno accorgercene; il dramma di questi stati emotivi è infatti ritrovarcisi senza nemmeno aver capito come sia successo, quando ormai potrebbe essere troppo tardi.

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